ROMA - Nuova Astra rappresenta l’inizio di una nuova epoca per Opel e la vittoria del premio Auto dell’Anno dimostra che siamo sulla strada giusta», ha dichiarato Karl-Thomas Neumann. Di più: «È la migliore auto che abbiamo mai costruito», ha aggiunto Roberto Matteucci, amministratore delegato di General Motors Italia. L’undicesima generazione della berlina (5 centimetri di lunghezza in meno rispetto al modello precedente) ha anticipato il debutto della decima della berlina, avvenuto qualche mese fa.

La Opel di segmento C si chiama Astra dal 1991, quando con i suoi 4,1 milioni di esemplari commercializzati, la “F” divenne la Opel più venduta di sempre. Finora, di Astra e dei modelli che l’hanno preceduta (ad esempio Kadett) ne sono state consegnate 24 milioni. Per la casa del Fulmine , questo modello è una certezza, tanto che oltre al titolo di Car of the Year 2016 aveva già ottenuto quello del 1985 con Kadett E. L’undicesima Astra – disponibile anche in versione da TCR,cioè da competizione – è completamente nuova.

È più filante e più leggera (tra i 120 ed i 200 kg in meno a seconda delle versioni): il peso del solo involucro della carrozzeria è stato “limato” di quasi 80 chilogrammi (adesso 280). Altri 50 chilogrammi sono stati “risparmiati” sul telaio per la realizzazione del quale è stato fatto un generoso ricorso ad acciai leggeri altamente e ultra-resistenti. Nuova Astra è anche più aggressiva e, in qualche modo, esteticamente meno accomodante rispetto a prima. È spinta da una gamma di propulsori Euro 6 di nuova concezione e costituisce un impegno sul fronte della democratizzazione della tecnologia e dei servizi. Un salto nel futuro, insomma: “Un salto quantico”, assicura il costruttore.

Sotto il cofano c’è una gamma di unità di nuova generazione la cui potenza oscilla tra i 95 ed i 200 cavalli, incluso il propulsore da un litro (che ritorna a 53 anni di distanza dal primo, che aveva debuttato su Kadett A) con 105 cavalli di potenza (all’epoca erano 40) e tre cilindri (quattro negli anni Sessanta). Una delle grandi novità è l’annunciato turbo benzina ad iniezione diretta da 1.4 litri interamente in alluminio (10 chilogrammi di peso in meno) in versione Ecotec da 145 cavalli con 250 Nm di coppia. In entrambe le varianti di carrozzeria, dispone di un’aerodinamica ottimizzata (0,28 e 0,27 di Cx) e di una struttura più rigida e razionale (fino a 200 chilogrammi in meno di peso complessivo).

La nuova familiare del Fulmine è alla decima generazione e misura 4,7 metri di lunghezza. Si vedono, ma al volante non si sentono, perché l’assetto è molto equilibrato,. Del resto l’impostazione è anche più rigida (la si avverte in particolar modo in curva), a beneficio di prestazioni anche molto dinamiche, in particolare se Astra Sports Tourer è equipaggiata con l’unità biturbo da 160 cavalli. Malgrado dimensioni identiche alla versione precedente, gli ingegneri sono riusciti a ricavare 2,8 centimetri di spazio in più per le gambe di chi è seduto dietro e 2,6 in più per la testa di chi sta davanti. La nuova e più leggera architettura (la wagon ha perso fino a 190 chilogrammi) ha consentito di guadagnare spazio anche per i bagagli: 80 litri in più, fino a 1.630 complessivamente. La funzionalità è aumentata grazie ai sedili posteriori abbattibili (40/20/40) che consentono configurazioni variabili a seconda delle necessità.

A richiesta, sono disponibili anche gli accessori FlexOrganizer (barre laterali, reti e diverse opzioni di fissaggio) per adattare il vano alle necessità più disparate, oltre ad una poltrona ultra comfort per chi sta al volante. Il prezzo d’ingresso è di 18.600 euro. I motori “italiani” sono il benzina aspirato da 1.4 litri da 100 cavalli che costituisce la versione d’accesso, i turbobenzina da 1.0 litri da 105, 1.4 litri da 150 e 1.6 litri da 200 ed i turbodiesel Cdti sviluppati in Italia dalla GM Propulsion System di Torino da 1.6 litri da 95, 110 e 136 cavalli. Al top della gamma c’è il biturbo a doppio stadio da 160 cavalli offerto con il solo cambio manuale a 6 marce per trasferire il piacere di guida a chi sta al volante.

La gamma è stata calibrata sul profilo di alcuni potenziali clienti: senza rinunce grazie a dotazioni importanti come IntelliLink 7’’ touchscreen, Bluetooth, AppleCarPlay, AndroidAuto, comandi al volante, climatizzatore automatico bizona e Cruise control, e Innovation, il top di gamma.

Opel è tornata a “giocare” a calcio per avvicinare i propri clienti. In Germania, dopo aver sposato per anni la “causa” del Borussia Dortmund e del suo trainer Jürgen Klopp (dallo scorso anno “emigrato” in Inghilterra), ha deciso di appoggiare il Mainz 05 che disputa anche l’Europa League. In Italia, visto che “per Opel il calcio è un terreno di dialogo ideale col proprio target, che identifica nello sport un luogo di condivisione di valori e passioni”, come ha spiegato il direttore marketing Nicola Benai, sostiene il Napoli (impegnato nella Champions League) come sponsor istituzionale ed il Pescare come fornitore ufficiale.

L’operazione è stata completata attraverso due concessionari locali, Farina e Brabuscia. Astra Sports Tourer è uno dei veicoli messi a disposizione delle società. È un’auto al passo con i tempi che, fra le altre tecnologie, propone la nuova generazione di fari IntelliLux Led con proiettori composti da 16 segmenti, il sistema brevettato dalla casa tedesca che permette di guidare con gli abbaglianti senza accecare gli automobilisti che arrivano nella direzione opposta. E se con la doppia sponsorizzazione Opel dialoga con i potenziali clienti, con Opel OnStar parla direttamente con gli automobilisti: è il servizio di assistenza personale che offre una connettività totale. La vettura è un hot spot wifi mobile 4G LTE (fino a 7 dispositivi supportati simultaneamente) ed è sempre collegata al “quartier generale” con un servizio che risponde 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.