La Ioniq hybrid dispone di 141 cv complessivi che garantiscono una velocità massima di 185 km orari con emissioni medie di 79 g/km di CO2 e una piacevolezza di guida superiore alla concorrenti grazie all'abbinamento con un cambio automatico doppia frizio

Hyundai punta sull'ecologia: la famiglia Ioniq disponibile ibrida, elettrica e plug-in

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - Al salone svizzero la rivoluzione ecologica è targata Hyundai. Il maggior gruppo automobilistico (e non solo) del Paese asiatico continua l'escalation che, con una velocità raramente riscontrata in passato, gli ha permesso di trasformare i prodotti, l'immagine e il posizionamento nel panorama automobilistico mondiale. Ancora all'inizio del millennio i due marchi che ne fanno parte, Hyundai e Kia, puntavano soprattutto sulla convenienza economica dei prodotti, interpreti di una low cost ante litteram, meno trendy di quella poi nobilitata dalla Renault con il fenomeno Dacia. Vetture affidabili e robuste che non spiccavano certo per lo stile.


Oggi il gruppo ha scalato la classifica e si trova ai piedi del podio mondiale dei costruttori: quarto con quasi 8 milioni di unità vendute nel 2015. Un risultato raggiunto rinunciando all'arma del prezzo e puntando sulla qualità, sullo stile moderno ispirato al concetto che “quello che piace in Europa piace nel mondo”, sull'accelerazione dello sviluppo tecnologico, preferibilmente affidato alle risorse interne di un gruppo dalle molteplici attività industriali. L'impegno e la determinazione hanno portato i due brand a bussare - senza clamori e proclami trionfalistici estranei alla cultura coreana - alle porte del mondo premium con contenuti elevati e qualità in costante crescita.


Una strategia di miglioramento che non può trascurare la sfida, sempre più attuale e pressante, della mobilità sostenibile. È in questo campo che Hyundai ha sorpreso Ginevra con la famiglia Ioniq che segna una svolta nell'elettrificazione dell'automobile: per la prima volta, infatti, un'unica piattaforma tecnologica viene declinata nelle varie alternative concretamente disponibili di mobilità a basso o nullo impatto ambientale. Il tutto non in una show car dimostrativa, ma in un prodotto vero, pronto per affrontare il mercato.
Perché con Ioniq il marchio coreano intende offrire un'auto del futuro accessibile a tutti gli automobilisti di oggi, con soluzioni diverse per soddisfare un ampio ventaglio di esigenze: le tre vetture viste al Salone verranno commercializzate, a circa tre mesi di distanza l'una dall'altra, a partire da settembre: per prima la ibrida, poi l'elettrica pura, mentre a chiudere il cerchio provvederà la versione ibrida plug-in.

Coerente con la filosofia stilistica del marchio, la Ioniq è una gradevole berlina a 5 porte dalla linea morbida e filante, con un terzo volume appena accennato e una silhouette che conferma la grande attenzione riservata all'efficienza aerodinamica, testimoniata peraltro dall'eccellente Cx di 0,24.
Esteticamente le due ibride sono sostanzialmente identiche, affidando la riconoscibilità al disegno dei gruppi ottici anteriori e condividendo i profili azzurri scelti per identificare questo tipo di tecnologia, mentre la versione elettrica si caratterizza per le sottili cromature color rame, ispirate a un metallo il cui uso è in gran parte legato alla sua elevata conducibilità. La differenza più evidente, però, è costituita dalla mancanza della griglia anteriore, inutile in un'auto che si affida soltanto alle batterie.

Dal punto di vista dinamico, le due ibride condividono il motore termico 1.6 a benzina da 105 cv della famiglia Kappa. La Ioniq hybrid dispone di 141 cv complessivi che garantiscono una velocità massima di 185 km orari con emissioni medie di 79 g/km di CO2 e una piacevolezza di guida superiore alla concorrenti grazie all'abbinamento con un cambio automatico doppia frizione a 6 rapporti. Solo 32 g/km di CO2 in media e 50 km di autonomia elettrica per la plug-in, mentre l'elettrica pura dispone di 120 cv e può percorrere più di 250 km con una velocità massima di 165 km/h.
 

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Giovedì 2 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 22:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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