La nuova giardinetta dimostra al primo sguardo che tutta la nuova gamma Mégane vuole diventare grande, prima di tutto attraverso la somiglianza con la sorella maggiore Talisman dalla quale prende molto più dell'apparenza

Sporter, il tocco di Megane: Renault punta sulla conquista dello spazio

di Nicola Desiderio
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GINEVRA - È una Renault che cerca ulteriore spazio quella che si è presentata al Salone di Ginevra. Insieme alla nuova Scénic, è stato infatti il turno della Mégane Sporter che arriva mentre la berlina è in fase di lancio e prepara la volata alla Talisman Sporter per imbandire un 2016 ancora più brillante dell'anno precedente.


La nuova giardinetta dimostra al primo sguardo che tutta la nuova gamma Mégane vuole diventare grande, prima di tutto attraverso la somiglianza con la sorella maggiore dalla quale prende molto più dell'apparenza. Comuni sono infatti la piattaforma Cmf, l'impostazione dell'abitacolo e tutto il carico di tecnologia per il comfort e la sicurezza, voce per la quale la francese si è già conquistata i galloni delle 5 stelle EuroNCAP.


L'elenco è lungo, comincia dai fari e dalle luci a Led continuando per il cruise control adattativo con l'allerta pericolo e la frenata autonoma che tiene anche conto dei pedoni, la lettura dei segnali e la sorveglianza sia per l'angolo morto e sia per il superamento involontario della carreggiata. Sulla Mégane la tecnologia è anche ben visibile, a cominciare dalle amenità come i sedili con funzione massaggio e il sistema di parcheggio semiautomatico, ma soprattutto in plancia con la strumentazione digitale su display da 7 pollici con head-up display e lo schermo verticale da 8,7 pollici del sistema R-Link2. Il bello è che per cambiarne la grafica, insieme all'illuminazione dell'abitacolo, basta premere il pulsante del Multisense e selezionare una delle 5 modalità di guida.

La Mègane Sporter esprime bene i suoi contenuti con lo stile, la forma sofisticata dei gruppi ottici e le sue forme, scolpite anche in questa variante giardinetta che si allunga di 267 mm - 4.626 mm, se qualcuno vuole controllare se va bene nel proprio garage - e rispetto alla berlina ha anche un passo più disteso di 43 mm. Dunque ne guadagna l'abitabilità, mentre il bagagliaio da 521 litri è identico a quello della precedente generazione, ma con il piano regolabile in altezza e lo schienale 40/60 abbattibile da dietro premendo un pulsante. Soglia bassa e possibilità di riporre il soffietto a scomparsa completano l'identikit di un'auto che, vuole sì alzare il tiro, ma non dimentica la propria vocazione alla praticità. Speculare alla 5 porte dovrebbe essere anche la gamma motori, tutti turbo ad iniezione diretta.


Per le unità a benzina ci sono un'1.2 da 100 cv o 130 cv, disponibile con cambio Edc doppia frizione a 7 rapporti, di serie con l'1.6 da 205 cv della GT, versione arricchita da un allestimento sia estetico sia tecnico, che include le 4 ruote sterzanti, disponibile anche con il diesel 1.6 biturbo da 165 cv con Edc a 6 rapporti di serie. Onnipresenti l'1.6 monoturbo da 130 cv e l'1.5 da 110 cv che si potrà avere anche con EDC a 6 rapporti e offre consumi estremamente bassi, destinati a diventare ancora più bassi quando, all'inizio del 2017, arriverà l'“Hybrid Assist”, un ibrido “mild” che, con l'aiuto di un piccolo motore elettrico alimentato a 48 Volt, darà alla Mégane più brillantezza e un taglio ai consumi del 10-15%.
 

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Domenica 24 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 07:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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