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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Rosberg scende dalla giostra: mi ritiro da campione del mondo

Niente rivincita. E nel 2017, dopo tanti anni, la F1 non avrà al via il campione in carica. Con un annuncio shock, ma che poi non è nemmeno più di tanto un fulmine a ciel sereno, Nico Rosberg si sfila la tuta, butta i guanti nel casco e saluta in Circo proprio nel giorno in cui la Fia gli consegna a Vienna la corona della velocità. Il tedesco, come è solito fare, ha spiegato la scelta dichiarando che chi doveva sapere era a conoscenza della svolta già da qualche giorno, un passo che lui aveva deciso di fare addirittura prima della gara di Abu Dhabi.

«Se fossi diventato campione», ha aggiunto e con parole rilassate ha descritto il suo stato d’animo. Una condizione che in parte era già emersa dopo l’ultima gara quando Nico, invece di festeggiare come un pazzo, era sembrato un po’ stordito, sicuramente stanco, quasi distaccato: gli unici momenti di vera gioia li aveva esternati abbracciando la moglie Vivian o mamma Gesine. E nella calda serata del Golfo si poteva intuire che il futuro del campione non sarebbe stato al volante della Freccia d’Argento per duellare ancora con Hamilton, ma nelle stradine dell’agiata Montecarlo spingendo il passeggino della piccola Alaia.

«Da quando avevo 6 anni sognavo di diventare campione del mondo di F1, ho trascorso 25 anni della mia vita con questo unico obiettivo ed ora che l’ho raggiunto voglio fare cose diverse. Il mio cuore mi spinge altrove e credo che sia giusto così. Ho una famiglia straordinaria, voglio dedicargli più tempo». L’intero paddock si è scatenato sui social, soprattutto i suoi colleghi che hanno reso onore al neo campione esternando grande ammirazione e rispetto.

Anche il suo amico-rivale Lewis Hamilton ha avuto parole dolci, ma non è riuscito ad evitare la stoccatina finale: «Mi mancherà, ci mancherà. Certo che mi dispiace non potermi confrontare con lui per prendermi la rivincita, ma rispetto la sua decisione. E io che lo conosco bene posso dire che non mi ha sorpreso nemmeno più di tanto: in 18 anni che abbiamo corso insieme è la prima volta che è riuscito a battermi...».

Ma la F1 corre veloce e subito è scattato il toto sedile poiché nessuno immaginava che si sarebbe liberato un volante della monoposto più veloce del pianeta, l’unica per la quale diversi fenomeni sarebbero disposti a lavorare anche gratis. Alla Mercedes hanno confermavano che sapevano, Nico prima di esternare si era confidato con la sua famiglia, anche quella sportiva visto che ormai da 7 anni correva per la Mercedes. I vertici della casa di Stoccarda hanno annunciato di non avere fretta, si prenderanno tutto il tempo necessario per fare la scelta migliore.

Le indiscrezioni non escludono proprio nulla poiché la posta in gioco è alta e in squadra c’è un cannibale come Hamilton, affamato e un po’ inferocito per aver dovuto mollare il titolo. Lo scenario è ancora più fluido perché non c’è un delfino designato e i giovani nell’orbita Mercedes (Wehrlein e Ocon) non sembrano maturi per sostenere l’attacco a due punte che tanto piace al boss Dieter Zetsche e a Toto Wolff. Se la squadra migliore deve puntare al pilota più forte, almeno in prospettiva non può non entrare nel casting Verstappen. Max, in ogni caso, appare blindato alla Red Bull (l’improvviso ingaggio in primavera è stato a fronte di un impegno ferreo e duraturo).

Per buttarla sollo scherzo pare che le due parti si siano messe a dialogare in rete con ipotetici contatti fra Wolff e l’olandese volante. Poi c’è Alonso, anche lui blindato in McLaren-Honda, ma Fernando per guidare una Stella farebbe carte false. I più audaci ipotizzano addirittura uno scambio Vettel-Hamilton visto che Stoccarda vorrebbe un tedesco, l’amore fra Seb e il Cavallino è un po’ in crisi e Lewis, che con la sua squadra ha avuto più di qualche attrito, ha spesso ammesso di essere attratto dal rosso.

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Sabato 3 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 07-12-2016 13:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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