Colombo mentre si allega a navigare sul lago di Como con la sua Suzuki da cross

Planare in moto sul lago di Como, Luca Colombo vuole “navigare” con una Suzuki da cross

di Antonino Pane
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COMO - Con la moto da enduro vai dove vuoi. Ma pensare di andare anche sull’acqua poteva venire in mente solo a lui, Luca Colombo, l’organizzatore del Lario Motor Show. E non vuole navigare per un po’ e poi affondare come fanno gli stunt-man nei film: lui tenta il record mondiale dei 5,5 km sul lago con una moto da cross.

Ha scelto una RMZ 450, quattro tempi. Ed è in sella a questa moto che tenterà di attraversare il lago di Como dalla sponda di Gravedona a quella di Colico. La moto di Luca è stata preparata dal Bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, "il padre della Yamaha R6E elettrica" e da Giorgio Lumini tecnico motorista di numerosi campioni mondiali.

Allestita con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocità di 25 nodi (50 km/h) Luca Colombo percorrerà domenica alle 9.30 i 5,5 km che dividono le due cittadine sempre col gas spalancato e per questo ha scelto di indossare per la sua sicurezza in acqua Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, affidando invece il recupero del mezzo, che a vuoto pesa 150 kg, ad un sistema autogonfiabile che si attiva in caso di perdita di potenza evitando così alla moto di affondare nel lago che nel punto centrale ha una profondità di 250 metri.

Il Kingii Wearable è il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, ma quando ci si trova in difficoltà in acqua può fare una grande differenza. Kingii si porta al polso come un orologio e in caso di bisogno è sufficiente tirare una levetta per azionare un cuscino autogonfiante che si dispiega in soli due secondi ed è capace di mantenere a galla una persona di 130 Kg. Dopo l’uso Kingii è facilmente riutilizzabile: basta ripiegare il cuscino nel suo alloggiamento e sostituire la cartuccia di CO2. 

Ma com’e nata l’idea di andare in moto sul lago? Luca Colombo si è ispirato ad alcuni filmati visti in rete. «il video di Guy Martin su YouTube - dice - quello dove ha surfato per 80 metri sulla foce di un fiume e, pochi mesi dopo, la pubblicità della DC Shoes in cui Robbie Madison scivolava sulle acque di Haiti nel 2015. Io sono amico di  Carlo Gelmi, ci conosciamo da anni: ogni occasione è buona per metter mano alla mia moto “da terra” e farsi due risate insieme. Mi ha visto con un sorriso che conosce bene e mi ha chiesto cosa c’è, cosa vuoi fare stavolta? E io gli ho risposto  un’impresa impossibile: attraversare il lago come Madison. Lui si è messo a ridere, impossibile? E noi lo facciamo lo stesso!».

Luca Colombo rivive tutta la preparazione. «Siamo partiti con  l’Hydro MX: il primo tentativo con una KTM250 in prestito, la ricerca dei migliori materiali e forme per realizzare e agganciare lo scafo e la gomma, ispirata a quelle da sabbia ma realizzata “ad hoc. Le serate - aggiunge -  a guardare insieme i video di Madison, le foto, a dedurre a sensazioni, a esperienza, a quei secondo me necessari per creare il mezzo non avendo schemi o dati tecnici”.

I primi test a maggio del 2016 ci fanno scontrare con una dura realtà: la mancanza di spinta  ha portato Carlo a coinvolgere Giorgio Valenti, noto preparatore di svariate categorie competitive. Così il progetto svolta con il contributo: alcuni particolari dello scafo posteriore e le continue messe a punto, i primi 100 metri che diventano 500, poi un chilometro e…vedremo”.
 

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Venerdì 23 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 17:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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