SORA, il bus a idrogeno di Toyota presentato al Tokyo moto show

Toyota svela SORA, il bus a idrogeno che sarà la star delle Olimpiadi di Tokyo 2020

di Sergio Troise
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TOKYO - Volete sapere qual è la novità più interessante del 45° Tokyo Motor Show? Non è un’automobile ma un autobus, anzi un ecobus a emissioni zero. Si chiama SORA, acronimo di Sky-Ocean-River-Air (Cielo-Mare-Fiume-Aria), gli elementi che scandiscono il ciclo dell’acqua sulla Terra. Lo ha realizzato Toyota puntando, per l’alimentazione, sul sistema delle celle a combustibile già sperimentato sulla berlina Mirai, sistema in grado – com’è noto - di produrre elettricità da una reazione chimica tra idrogeno e ossigeno ed emettere allo scarico esclusivamente vapore acqueo.

Per ora è soltanto un concept, ma il colosso giapponese ha fatto sapere di aver pianificato il lancio sul mercato del prodotto definitivo entro il 2018 ed ha già previsto l’introduzione di oltre 100 unità nell’area metropolitana di Tokyo prima dell’inizio dei Giochi Olimpici e paralimpici che si svolgeranno nella capitale giapponese nel 2020.

“Il nostro obiettivo - ha comunicato la Casa dell’ellisse - è mettere a disposizione della comunità un mezzo di trasporto per il mondo e per la gente, un autobus ecologico il cui contributo sociale vada oltre il concetto di mobilità e si imponga come una intramontabile icona urbana”. Per fare questo, i tecnici Toyota hanno puntato su due linee guida: sfruttare al meglio le caratteristiche delle celle a combustibile e massimizzare il comfort dei passeggeri.

Il Toyota Fuel Cell System (TFCS) sviluppato a suo tempo per la Mirai è stato dunque trasferito sul bus per garantire il massimo in termini di performance ecologica, azzerando le emissioni di CO2 e di altri agenti inquinanti. Secondo le informazioni fornite dalla Casa, l’apparato adottato per il SORA ha la capacità non solo di muovere il bus a emissioni zero, ma anche di essere utilizzato come generatore elettrico in caso di necessità (calamità naturali o altro).

Lungo poco più di 10,5 metri, SORA si presenta con un design che si allontana dalla forma classica degli autobus tradizionali, distinguendosi al primo impatto per l’adozione di LED all’anteriore e al posteriore che lo rendono immediatamente riconoscibile. La capienza è di 79 posti, 22 seduti e 56 in piedi, più la postazione del conducente.

Estrema cura è stata messa sull’ottimizzazione del comfort e della sicurezza. Le sedute orizzontali sono dotate di un comodo meccanismo di stivaggio automatico utile per riporre bagagli, passeggini o sedie a rotelle. In funzione della sicurezza, invece, agiscono 8 telecamere ad alta definizione: collocate all’interno e all’esterno del veicolo, consentono di rilevare i pedoni e i ciclisti e di avvertire immediatamente il conducente.

Novità interessanti sono anche il controllo dell’accelerazione (elimina il rischio di far cadere i passeggeri in piedi negli stop&go imposti dal traffico) e il controllo automatico della fermata, reso possibile da un sistema che porta il bus a circa 3/6 cm di distanza dal marciapiede, con uno scarto minimo rispetto alla giusta posizione di fermata (ideale per persone con difficoltà motorie, con sedie a rotelle o passeggini per bambini).

Un bus all’avanguardia come il SORA non può fare a meno, com’è facile prevedere, di un sistema di connettività avanzato, in grado di contribuire ad ottimizzare funzionalità, velocità, puntualità e comfort. Si chiama ITS Connect il sistema adottato per l’ecobus Toyota e – secondo le anticipazioni fornite dalla Casa - sfrutta al meglio la comunicazione tra veicoli e quella tra il bus e l’infrastruttura stradale (semafori, segnaletica, limiti di velocità, ecc.).

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Martedì 24 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 26-10-2017 16:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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