Il simbolo Bosch

Bosch ribadisce la piena fiducia nell'Italia dopo un 2016 da 2,4 miliardi di fatturato

di Giampiero Bottino
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MILANO - Nonostante i tanti problemi irrisolti che fanno del nostro Paese una sorta di eterna incompiuto, Bosch continua ad avere fiducia nell'Italia e nelle sue prospettiva. Per la multinazionale tedesca leader nel campo delle tecnologie e dei servizi, particolarmente impegnata nel comparto automotive, il nostro continua a essere uno dei mercati più importanti e come tale da presidiare in forze.

Per questo motivo, la presenza italiana della Bosch viene ribadita a suon di numeri: le venti società e i quattro centri di ricerca che le fanno capo danno lavoro a 5.800 persone che la inseriscono di diritto tra gli investitori esteri più impegnati e qualificati, anche se la longevità della sua presenza – che risale al 1904 – rende difficile continuare a considerarla un'azienda straniera.

Una fiducia ricambiata dai risultati conseguiti da Bosch Italia, che nel 2016 ha registrato un fatturato di 2,4 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all'anno precedente. E il 2017 è iniziato sotto i migliori auspici, come conferma il numero uno del gruppo in Italia Gerhard Dambach: «Nonostante una prospettiva economica non favorevole, stiamo confermando i livelli di fatturato con una performance particolarmente positiva dei settori “Mobility Solutions” ed “Energy and Building Technology”. E a gennaio è nata la prima start-up Bosch “Deepfield Robotics Smart Farming” che sviluppa soluzioni innovative per un'agricoltura 4.0, come i sensori che registrano parametri quali umidità, variazione di temperatura dell'aria e del terreno, trasmettendoli agli agricoltori tramite App».

Per quanto riguarda le soluzioni di mobilità, il buon andamento del mercato automobilistico italiano ha indubbiamente propiziato i risultati positivi della divisione che si occupa dei componenti e delle tecnologie fornite ai costruttori di auto e moto, dei ricambi, delle attrezzature per officine e dei servizi di mobilità. In questo contesto, le attività dedicate all'aftermarket automotive hanno registrato una sostanziale stabilità, mentre sono risultati in decisa crescità i settore dei sistemi di gestione dei carburanti e dell'elettronica automotive.

Esulando del mondo della mobilità, la divisione dedicata ai sistemi di sicurezza ha trainato la crescita del business delle tecnologie energetiche e della domotica, ma anche in beni di consumo firmati Bosch hanno risentito della favorevole congiuntura. Gli elettroutensili, per esempio, hanno beneficiato di alcune significative novità di prodotto, mentre per gli elettrodomestici sono cresciuti sia il fatturato, sia la quota di mercato ormai quasi tornata ai livelli per-crisi soprattutto per merito della aree cottura, lavastoviglie e asciugatrici.

Tra le iniziative del 2016, da segnalare l'apertura della sede italiana di Bosch Sensortec, leader mondiale nello sviluppo dei sensori Mems che sono alla base delle nanotecnologie e che hanno a Milano il centro per la progettazione dei cosiddetti Asic, il "cervello dei sensori" che rappresenta la la chiave per il futuro della connettività. E con l'iniziativa “Allenarsi per il futuro” Bosch Italia è entrata nel gruppo delle 16 aziende che il ministero dell'Università e della Ricerca ha incluso nel progetto "Campioni dell'alternanza", per diffondere l'alternanza scuola-lavoro attraverso progetti di qualità. In oltre 300 scuole sono stati coinvolti 60.000 studenti e offerti oltre mille tirocini formativi. E quest'anno l'obiettivo è coinvolgere 100.000 studenti.
 

 

 

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Lunedì 19 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 20-06-2017 03:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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