La Seat Ateca, esordio tra i Suv della casa spagnola

Seat, il 2016 è stato l'anno della riscossa con vendite in ascesa e piani ambiziosi

di Giampiero Bottino
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BARCELLONA - Finalmente la Seat sembra aver imboccato la strada giusta. La marca spagnola, a lungo considerata l'anello debole della collana Vokswagen per la difficoltà nel trovare una fisionomia precisa e con essa un corretto posizionamento di mercato, con le 410.000 auto consegnate nel 2016 (+2,6% sull'anno precedente) non solo archivia il miglior risultato dal 2007, ma corona un quadrienno di crescita costante che ha portato al 28% l'incremento cumulato delle vendite globali.

Per il presidente della casa spagnola Luca de Meo è solo l'inizio di un lungo cammino: «Il 2017 si prospetta come un anno molto speciale per Seat, visto che ci porterà il rinnovo della Leon, la quinta generazione della Ibiza e l'Arona, un crossover completamente nuovo. E il lancio della Ateca, che appena nata è già il terzo pilastro del marchio, ci induce a guardare al futuro con ottimismo, visto che quest'anno il suo contributo ai nostri risultati sarà ancora più evidente».

Proprio il nuovo Suv, il primo nella storia della marca, con le 24.200 novità consegnate dal lancio commerciale a luglio 2016, ha dato manforte all'Alhambra e alla Leon, cresciute rispettivamente del 13,6% a 30.700 unità e del 3% a 165.000 consegne, il risultato migliore ottenuto dal lancio del 1999, che rafforza la sua posizione di top seller del brand, seguito da Ibiza con 152.000 immatricolazioni, un lieve calo (-0,9%) per un modello ormai prossimo al cambio di generazione. Il potenziale di Ateca trova conferma nei numeri: se su base annua le vendite Seat sono cresciute del 2,8%, nel secondo semestre, cioè dopo l'arrivo del Suv, il tasso di crescita è quasi raddoppiato (+5,3%).

La parte più sostanziosa delle consegne, e cioè 319.900 unità, è stata appannaggio dell'Europa Occidentale, con percentuali di crescita particolarmente significative in Paesi come Svezia (+31,3%), Portogallo (+17%) e Austria (+12,9%). Anche i cinque mercati principali hanno dato il loro contributo al risultato complessivo, seppure con tassi di crescita diversi, compresi tra il +2,5% della Germania (il primo per Seat, con 90.000 consegne) e il + 0,1% della Spagna, passando per lo 0,5 di Regno Unito e Francia. In questa eletta compagnia la performance migliore è stata quella dell'Italia – che per la casa di Barcellona è il settimo mercato in ordine d'importanza – le cui 16.500 nuove targhe equivalgono a un progresso del 3,9% rispetto all'anno precedente.

Sono risultati buoni, anche se con tassi di crescita inferiori a quelli registrati nelle altre aree in cui il marchio è presente. L'Europa Orientale ha chiuso con un +8,2% a 28.200 vetture totali, al traino soprattutto di Polonia (+22%) e Ungheria (+11,1), mentre in Repubblica Ceca (+3,2%) Seat ha archiviato il miglior risultati di sempre. Fuori (o a cavallo) dei confini Europei, da segnalare i due nuovi record assoluti stabiliti in Turchia (+41,7% a 19.700 unità che ne fanno il sesto mercato per la casa) e Israele, dove le vendite sono state 8.000 per un incremento del 5,2%. In salita, seppur piuttosto modesta (+1,5%) anche il quarto mercato per il marchio, il Messico che nel 2016 ha assorbito 24.300 vetture del brand spagnolo.
 

 

 

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Venerdì 14 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-04-2017 15:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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