La nuova McLaren 650S che sarà svelata al salone di Ginevra

McLaren, continua la sfida con la Ferrari:
la 650S per contrastare la 458 Speciale

di Sergio Troise
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LONDRA - Si dice che i saloni dell’auto illustrino bene lo stato dell’arte della produzione e della progettazione ma non regalino troppe emozioni a chi li visita. Può darsi che nella gran parte dei casi sia così. Ma se i riflettori si accendono su uno stand firmato McLaren – 50 anni di storia in Formula 1 e 20 nella produzione di esclusive supercar – il discorso cambia. Provare per credere. Appuntamento alle ore 11 del 4 marzo allo stand 1240 del padiglione 1. Lì verrà esposta una di quelle auto capaci di far tremare le vene e i polsi prim’ancora che si metta in moto il suo V8 da 650 cavalli.

Si chiama 650S, ed è una sorta di summa tecnologica che compendia il lavoro svolto nelle mitica factory di Woking a partire dal 2010, quando venne annunciato un programma ambizioso – una nuova supercar ogni anno – avviato nel 2011 con la 12C e proseguito con la 12C Spider e la P1, sfruttando sempre sofisticate lavorazioni per le scocche in fibra di carbonio e tecnologie all’avanguardia per motori e meccanica.

“McLaren è una società in rapida evoluzione – dice Mike Flewitt, Ceo del brand fondato nel 1963 dal pilota neozelandese Bruce McLaren (alle origini solo come scuderia di F1) e poi cresciuta come casa costruttrice nelle mani di Ron Dennis. - Siamo costantemente impegnati nell’innovazione, vogliamo essere leader nel settore delle supercar e portare sul mercato tecnologie sempre più avanzate. Dalla Formula 1 – aggiunge Flewitt - abbiamo ereditato questo spirito, lo abbiamo trasferito nella 12C e nella McLaren P1, e tutto ciò che abbiamo imparato lo abbiamo ora utilizzato per la progettazione e lo sviluppo della nuova 650S, una supercar nata per chi vuole un’auto di lusso ad altissime prestazioni, capace di entusiasmare chi avrà la fortuna di guidarla”.

La 650S è una sportiva a due posti, bassa e profilata, di aspetto molto aggressivo, realizzata sul medesimo pianale della 12C, di cui rappresenta l’evoluzione. Disponibile con carrozzeria chiusa oppure coupè/spider, ovvero con tetto rigido ripiegabile elettricamente, a prima vista si fa notare per il frontale che richiama la P1, per le grandi prese d’aria lungo le fiancate e per la scenografica apertura delle portiere verso l’alto. Sarà in vendita dopo la passerella ginevrina ad un prezzo ancora da stabilire, ma presumibilmente non inferiore ai 250.000 euro, e cioè più della McLaren 12C (che rimane in listino) e meno della P1, al top della gamma McLaren, dall’alto dei suoi 916 cavalli.

Stile e aerodinamica attiva sono stati ulteriormente affinati, così come i sistemi di controllo della dinamica di marcia (ProActive Chassis Control). Il design, come detto, è ispirato un po’ alla MP1 (frontale), un po’ alla 12C (fiancate a coda). Anche i valori di penetrazione aerodinamica sono assimilabili a quelli della 12C. Da Waking, comunque, fanno sapere che “a 240 km/h i livelli di effetto suolo sono aumentati del 24 per cento”. Sul carico agisce certamente lo splitter anteriore integrato nel paraurti, dove si fanno notare i passaggi dell’aria e, nella parte superiore, i sottili fari a Led. “Come sempre – tiene a spiegare Mike Flewitt – il design è condizionato da esigenze tecniche e aerodinamiche ed è studiato per esaltare le prestazioni. Il paraurti anteriore di nuova concezione migliora la deportanza e l’entrata in curva, mentre le luci a Led – aggiunge - utilizzano meno energia e durano più a lungo”.

Importante la funzione dell’Airbrake, ovvero del “freno aerodinamico”, marchingegno di chiara ispirazione F1 già sperimentato sulle McLaren 12C e 12C Spider. Progettato per offrire livelli ottimali di carico aerodinamico sul posteriore della vettura, si attiva non solo con il comando manuale o in frenata, ma anche quando l’auto ne rileva autonomamente la necessità. Sotto l’Airbrake, un paraurti diviso in tre parti (simile alla versione da corsa GT3 della 12C) completa la sagomatura aerodinamica delle 650S. Nel discorso rientrano anche i nuovi cerchi a cinque razze e le gomme PZero Corsa fornite da Pirelli, abituale partner in Formula 1 con cui è stato concordato un programma di sviluppo specifico per la nuova 650S.

Anche il sistema delle sospensioni è stato aggiornato. A Waking definiscono infatti “pionieristico” il primo ProActive Chassis Control e parlano con orgoglio dell’evoluzione studiata per la 650S. “Un miglioramento oggettivo” affermano gli ingegneri della factory del Surrey, sicuri di aver messo a punto un sistema che “regala il massimo del fun-drive soprattutto in modalità Sport”. Tra le caratteristiche del sistema c’è la possibilità di regolare le sospensioni a proprio piacimento. Naturalmente si può intervenire anche sulle “risposte” del motore.

Il motore della 650S è un V8 sistemato in posizione posteriore/centrale. La McLaren non ha fornito dettagli prima dell’esposizione a Ginevra, ma è chiaro che si tratta di una evoluzione del propulsore montato sulla 12C. Dotato di sovralimentazione twin turbo, ha una potenza 650 cv cv (625 sulla 12C). La sigla di progetto è M838T, che potrebbe voler dire McLaren 8 cilindri 3,8 litri Turbo, mentre la S della sigla (650S) sta per Sport. Quanto al cambio, è un automatico/sequenziale doppia frizione a sette marce Non dichiarate le prestazioni, ma la McLaren fa sapere con chiarezza che “la 650S sarà più veloce della 12C” e che “vuole essere la migliore della categoria”. Al setup della nuova vettura ha collaborato, tra l’altro, anche Jenson Button, il pilota di punta del team McLaren 2013 in Formula 1.

Le dotazioni sono più ricche del solito. Abitualmente concentrata su riduzioni di peso e ricerca delle prestazioni estreme, questa volta la McLaren si è data da fare anche per assicurare equipaggiamenti degni della classe executive. A bordo della nuova 650S non mancheranno dunque, tra le dotazioni di serie, il sistema di navigazione satellitare Iris con telefonia Bluetooth, radio digitale e connettività wifi. Tra gli optional, saranno previsti sedili racing in carbonio simili a quelli della P1, una regolazione elettrica del piantone dello sterzo per agevolare le operazioni di ingresso e di uscita dall’auto, una telecamera di parcheggio posteriore ed estese finiture in fibra di carbonio in tutto l'abitacolo.

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Mercoledì 19 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA