I COLPI
C’erano una volta le rapine all’orario di chiusura, ieri due banditi hanno cmabiato completamente orario e si sono presentati armi in pugno all’alba in almeno due attività che avevano appena aperto. Sul numero preciso dei colpi infatti non c’è ancora certezza, due le rapine portate a termine, forse altre due solamente tentate.
Tutto è cominciato alle cinque di mattina fuori Latina, a Borgo Bainsizza. Il sole non era ancora sorto, erano da poco passate le cinque e un bandito armato è entrato in un bar , praticamente l’unico locale già aperto a quell’ora in tutto il comprensorio, mentre buona parte dei residenti stava ancora dormendo o aveva appena aperto gli occhi.
L’assalto è durato pochi secondi. Il bandito - secondo le prime informazioni raccolte potrebbe essere italiano - ha arraffato quello che c’era in cassa, circa 300 euro, ed è fuggito. Immediatamente è stato dato l’ìallarme e sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri del Nuceo radiomobile. Mentre le pattuglie in servizio stavano ancora dando la caccia al bandito fuggito con un complice che lo aspettava in auto, i due rapinatori si sono rimaterializzati nel capoluogo, quando erano da poco passate le 5.30.
Al Bar massimo è entrato un solo rapinatore, armato. «Aveva i capelli ricci e gli occhiali scuri» ha raccontato un testimone agli investigatori . Una descrizione che non cincide con quella del primo rapinatore. Questo fa pensare agli inquirenti che i due si siano alternati alla guida dell’auto usata per fuggire.
Anche in via Villafranca tutto è durato pochi attimi. Il bandito è entrato con la pistola in pugno. E’ andato dritto alla cassa e minacciando il barista ha arraffato il registraotre di cassa e l’ha portato con sé nella fuga. E’ salito nell’auto che lo aspettava ed è svanito. Sul posto è arrivata una pattuglia della Squadra Volante della Questura. Ma dei banditi nessuna traccia.
Vittorio Buongiorno
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