Gli interni dell'Alfa Romeo Stelvio

Alfa Romeo Stelvio, la sportività sposa l'eleganza dell'italian style

di Giampiero Bottino
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LOS ANGELES - Anche il Biscione irrompe nel mondo dei Suv, e per presentare il primo modello a ruote alte della sua storia – lo Stelvio – ha scelto il Salone di Los Angeles sia perché gli Usa sono il mercato per eccellenza dei light trucks, la categoria nella quale sono inseriti i Suv e che domina largamente la classifica delle vendite a stelle strisce, sia perché il ritorno oltre Atlantico è il cardine della strategia di rilancio del marchio che dall'arrivo dello Stelvio a dar manforte alla Giulia si aspetta un impulso decisivo.
 

 

Salutato con grande favore, il nuovo modello che – proprio come la Giulia – si è svelato al mondo inizialmente nella performante versione Quadrifoglio interpreta non solo la sportività, ma anche il gusto tutto italiano per lo stile e la tecnologia sui quali l'Alfa Romeo ha costruito la propria leggenda, guadagnandosi una reputazione che – non solo in America – ha saputo resistere ai decenni difficili che hanno caratterizzato la vita del marchio.

L'italianità dello Stelvio non è testimoniata soltanto dal'esuberante V6 2.9 da 510 cv sviluppato in collaborazione con la Ferrari e condiviso con l'omonima versione della berlina, né dall'esclusiva trazione integrale Q4, ma anche nelle scelte stilistiche e nell'impiego di materiali – sottolineato per esempio dalla robusta leggerezza del carbonio – capaci di evidenziare l'immagine di sportività, funzionalità ed eleganza tipicamente Alfa.

Nell'accogliente abitacolo dal look moderno e curato, per esempio, colpisce a prima vista la diffusa presenza dell'Alcantara®, il materiale che, seppur inventato e brevettato da un ricercatore giapponese, deve la sua popolorità e il successo riscontrato in numerosi settori merceologici – dall'automotive alla nautica, dall'arredamento all'industria della moda – all'omonima società con sede a Milano nata nel 1972 come partnership tra l'Eni e un gruppo nipponico.

Questo materiale, prodotto da un'azienda milanese nella fabbrica di 450.000 metri quadrati alle porte di Narni, in provincia di Terni, sposa praticità ed eleganza, cocktail sempre più apprezzato dalle case automobilistiche, soprattutto quelle attive nel mercato premium al quale la “nuova” Alfa Romeo guarda esplicitamente. Nel caso dello Stelvio Quadrifoglio, ad esempio, si fa notare l'inserto in Alcantara® con cuciture rosse a vista che caratterizza la parte superiore del volante, studiato per favorirne l'impugnatura nelle curve strette evocate dal nome stesso della vettura.

L'intero posto di guida è letteralmente cucito attorno al guidatore con cura artigianale e materiali pregiati dove, accanto al carbonio e al legno, trova ovviamente posto il materiale made in Italy impiegato nella tinta “nero profondo” con cuciture tono su tono per garantire alla parte centrale delle sedute l'aderenza e il grip anche nelle condizioni di guida più spiccatamente sportive. Il grigio antracite, vivacizzato dalle impunture rosse, utilizzato per il rivestimento del quadro strumenti ha anche la finalità non secondaria di sottolineare la sartorialità della lavorazione.

 

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Lunedì 21 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 23-11-2016 20:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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