La Jaguar I-Pace

Jaguar I-Pace, scattante e silenzioso il Giaguaro diventa elettrico

di Giorgio Ursicino
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LOS ANGELES - La bellezza del progresso, i miracoli della tecnologia. L’auto elettrica sembra aver messo la freccia sfruttando al meglio l’accelerazione, una delle sue doti migliori: ha bruciato le tappe e, in pochissimo tempo, ha ridotto enormemente quelli che sembravano insormontabili punti deboli e anche a Los Angeles ha dato l’impressione di avere un’autostrada spianata davanti. I tempi di ricarica si riducono, i costi delle batterie scendono e, soprattutto, aumenta l’autonomia: non ci sarà da meravigliarsi se entro qualche anno le auto zero emission potranno percorrere senza rifornirsi un numero di chilometri almeno pari a quelli delle tradizionali vetture con il vecchio motore a scoppio. Al Mondial dell’Automobile di Parigi è scattata la scintilla, hanno dato spettacolo i concept I.D. della Volkswagen ed EQ della Mercedes, mentre i modelli già in produzione hanno quasi raddoppiato l’autonomia (400 km per la Renault Zoe, 300 per la BMW i3). Pare che Nissan Leaf, la regina della categoria, presto salirà a 350, mentre la Opel Ampera-e ha addirittura già superato i 500.
 

 

Altre vetture hanno preferito sfilare in California, l’ambiente più sensibile all’auto verde. Volkswagen ha esposto la versione elettrica della Golf appena rinnovata, Jaguar il concept I-Pace facendo vedere che è pronta ad entrare nel settore dalla porta principale. Il gioiello britannico è un’ulteriore conferma che la svolta elettrica non è un obbligo penalizzante, ma un’opportunità. Dopo oltre un secolo, infatti, cambia lo schema base delle vetture portando diversi vantaggi, il principale dei quali è una meccanica più semplice e raccolta che libera spazio per persone e bagagli, migliora la distribuzione dei pesi e il baricentro, facilitando l’introduzione dei dispositivi di assistenza alla guida.
Che il Giaguaro corra veloce in questa direzione lo ha confermato il recente esordio in Formula E, il campionato riservato alle monoposto ecologiche. Svelando la loro creatura con una spaziale presentazione ultra virtuale, i top manager inglesi hanno spiegato di avere messo insieme tre elementi esplosivi: la grande crescita di Jaguar spinta dal Suv F-Pace e l’altrettanto vigorosa ascesa degli sport utility e della motorizzazione elettrica. Ed I-Pace è proprio un Suv anche se compatto ed incredibilmente dinamico da sembrare un coupé.

Cinque posti super comodi in soli 468 cm di lunghezza con un passo che arriva a sfiorare i 3 metri (299 cm). Le grandi ruote da 23 pollici conferiscono grinta ed eleganza, l’abitacolo avanzato amplifica il comfort e lo spazio a bordo. L’architettura è di una pulizia ed una semplicità estreme. L’interasse generoso serve anche a far spazio alla grande batteria da 36 moduli raffreddata a liquido che occupa tutta la parte bassa del pianale, ha una capacità di 90 kWh ed offre la possibilità di effettuare l’80% della ricarica in soli 90 minuti.

I propulsori sono due, identici, uno su ogni asse ed occupano uno spazio (diametro 23 cm, lunghezza 50) poco superiore a quello normalmente riservato al differenziale. La trazione è chiaramente integrale, potenza e coppia esuberanti (400 cavalli, 700 Nm) ed immediatamente disponibili per conferire al Giaguaro un’agilità estrema: 0-100 voleranno via in soli 4 secondi con un’autonomia superiore ai 500 km. Manco a dirlo la strumentazione è tutta digitale, con due grandi display, materiali e cura delle finiture sono al top, il bagagliaio posteriore ha un volume di 530 litri, ma c’è un vano di carico pure sul frontale.
 

Grandi passi in avanti anche per la Golf, fiore all’occhiello dell’attuale strategia di elettrificazione Volkswagen in attesa della rivoluzionaria I.Q. Con una ricarica la percorrenza aumenta del 50%, la strumentazione è tutta digitale e lo schermo touch centrale da 9,2 pollici ha i comandi gestuali. La capacità della batteria passa da 24,2 kWh a 35,8. La potenza del motore aumenta di 15 kW (da 100 a 115), la coppia di 20 Nm (da 270 a 290), la velocità sale da 140 a 150 km/h, l’accelerazione 0-100 passa da 10,4 secondi a 9,6. Resta invariato il consumo di 12,7 kWh per 100 km ha conferma della notevole efficienza. Fino a 60 km/h e-Golf offre una guida semiautonoma.
Corposo pure l’arrivo di modelli ibridi plug-in che consentono di ricaricarsi anche di energia ecologica e danno la possibilità di viaggiare per un buon numero di chilometri senza inquinare. Entra nel settore Fca con la bella Pacifica, l’erede del mitico Voyager, così come Mini con la nuova Countryman e Cadillac con la CT6 che sfrutta l’esperienza nelle batterie di GM messa nei cassetti dai tempi della EV1: all’epoca sembrò un fallimento, ma ha avuto lo strategico ruolo di apripista.
 

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Lunedì 21 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 23-08-2017 10:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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