La Ford GT metre taglia il traguardo vittoriosa della 24 ore di Le Mans

Le Mans e Daytona, 24 Ore da regina: la Ford GT ha già conquistato il successo nelle due gare di durata più prestigiose

di Giorgio Ursicino
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AUSTIN - Quarta prova del Campionato americano Imsa, circuito delle Americhe in Texas, uno degli autodromi più moderni e importanti del mondo, l’unico insieme a Silverstone ad ospitare il Mondiale di Formula 1, quello Endurance e quello di MotoGP. Mentre nei prototipi è quasi scontato il poker dell’invincibile Cadillac, grande battaglia è attesa fra le GT, con 9 auto nella categoria LM (Le Mans) e 17 in quella D (Daytona) in rappresentanza di ben 10 costruttori diversi (Ferrari, Ford, Porsche, Corvette, BMW, Mercedes, Audi, Lamborghini, Lexus, Acura). Non manca proprio nessuno.
 

Purtroppo alla prima curva si toccano le due Ford GT con la Ferrari 488 di Fisichella coinvolgendo altre vetture e lo spettacolo finisce lì (trionfa la Corvette davanti alle BMW). Come nello stesso giorno è avvenuto a Spa in Belgio, dove si è disputata la seconda prova del WEC (il Mondiale Endurance), per i team migliori è stato in realtà poco più di un allenamento poiché la prossima sfida, sia per chi è impegnato nell’Imsa che nel Mondiale, è la mitica 24 Ore di Le Mans, una gara che da sola vale almeno quanto il resto dell’intera stagione. Durata, velocità, resistenza, affidabilità, consumi contenuti, sono le doti che rendono superba una supercar prodotta in serie e proprio queste caratteristiche vengono testate in maniera unica nelle battaglie che durano un giorno intero, senza mai fermarsi. Le Mans in Francia, Daytona in America, chi domina quelle maratone si è guadagnato un posto nella “Hall of fame” del motorsport.

E per queste battaglie è stata pensata, progettata e sviluppata la nuova Ford GT. Un target perfettamente centrato visti i risultati: mentre gli esemplari stradali venivano consegnati ai primi clienti, il mostro da competizione aveva già messo in bacheca entrambi i trofei delle due più famose e importanti 24 Ore, sempre con lo stesso equipaggio, quello composto da Bourdais-Hand-Muller. Più nata per vincere di così. Se il trionfo in Florida ha un sapore speciale davanti ai tifosi americani, è già entrato nella leggenda quello di giugno 2016 quando, nella stagione d’esordio, la nuova GT ha bissato mezzo secolo dopo il successo ottenuto dalla GT40 voluta dalla casa americana per battere le Ferrari e che si impose poi anche nelle tre edizioni successive.

Nel 1966 la GT40 vincitrice che dominò la classifica assoluta aveva al volante i piloti di Formula 1 Bruce McLaren e Chris Amon, dopo 50 anni sono state addirittura due le Ford (ma nella categoria GT) salite sul podio poiché al terzo posto si è piazzata la vettura di Dixon-Briscoe-Westbrook. Lo scorso giugno in tribuna, giorno e notte, numerosi membri della famiglia guidati da Bill Ford (l’attuale chairman e pronipote del fondatore Henry), oltre al ceo Mark Fields e al numero uno di Ford Europa Jim Farley. Fra un mese l’armata americana con quattro GT al via tenterà il bis.
 

 

 

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Mercoledì 24 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 25-05-2017 13:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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