Il rendering del Redwood, il panfilo di 139 metri in costruzione che sarà varato nel 2019

Redwood, il panfilo di 139 metri frutto del genio italo-tedesco sarà varato nel 2019

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo
  • 7

ROMA - Sarà varato soltanto nel 2019, ma il progetto è in avanzata fase di realizzazione e tutto lascia intendere che il giga yacht che andrà in acqua tra due anni sarà un capolavoro dello stile italiano, unito all’efficienza tedesca. Ci riferiamo al progetto Redwood, panfilo di 139 metri al quale sta lavorando lo studio veneziano Nuvolari-Renard per il design degli esterni e degli interni, mentre la costruzione è stata affidata al cantiere Lurssen di Brema: due firme prestigiose della nautica mondiale.

Fondato nel 1992, Nuvolari-Lenard è uno degli studi di design più attivi e più grandi del mondo, gestito da un architetto navale (Carlo Nuvolari) e da un ingegnere meccanico (Dan Lenard), i quali hanno fatto dell’innovazione e della qualità il loro marchio di fabbrica, potendo contare tra l’altro sulla collaborazione della partner Valentina Zannier, specialista negli arredi interni. Quanto a Lurssen (specializzato in yacht di lusso e imbarcazioni militari) basti ricordare che tra i gioielli costruiti nel cantiere del Nord della Germania figurano l’Azzam, il panfilo del principe della famiglia reale saudita Al-Waleed; il Rising Sun, originariamente acquistato da Larry Ellison, Ceo di Oracle Corporation poi passato nelle mani del produttore discografico David Geffen; Octopus, di proprietà di Paul Allen, cofondatore di Microsoft; Pelorus, realizzato nel 2004 per Roman Abramovich.

Chi sia il fortunato proprietario del nuovo panfilo italo-tedesco per ora non è dato sapere. Ma una cosa è certa: il progetto lascia intravedere un altro capolavoro. L’imbarcazione di 456 piedi sarà realizzata con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, esibirà uno stile classico, meno “pesante” di quanto le dimensioni e i cinque ponti potrebbero lasciar credere e disporrà di una serie di plus tipici dei “capricci” da miliardari: a disposizione dell’armatore e dei suoi ospiti ci saranno due elicotteri e non mancherà una barca appoggio di 15 metri. Non sono ancora noti i dettagli sulle cabine (ma forse sarebbe meglio definirli appartamenti…), mentre è stato anticipato che a bordo non mancheranno una grande piscina in parte coperta e un vero e proprio centro sportivo dedicato alle immersioni.

Neanche sulla motorizzazione sono state fornite informazioni, ma è stato anticipato che “offrirà il massimo possibile di efficienza”, ovvero un ottimale rapporto tra prestazioni e consumi, in modo da assicurare autonomia per lunghe navigazioni in giro per il mondo. A sovrintendere che tra Venezia e Brema tutto si svolga secondo i desiderata dell’armatore ci sono gli esperti di Moran Yacht & Ship, studio specializzato nella consulenza per la costruzione di yacht di lusso.
 

 

  • condividi l'articolo
  • 7
Lunedì 7 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 09-08-2017 20:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti