La Chevrolet Bolt elettrica svelata al salone di Detroit

Chevrolet sulle orme di Tesla: c'è la
compatta Bolt, l'autonomia arriva a 300 km

di Nicola Desiderio
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DETROIT - La Chevrolet Bolt è il concept presentato al Salone di Detroit con il quale General Motors annuncia di essere pronta tecnicamente a produrre un’auto elettrica con un autonomia di 200 miglia, pari a oltre 320 km, e ad un prezzo di circa 30mila dollari in tutti gli stati dell’Unione. Un passaggio epocale per un costruttore di massa che nel 2007 cominciò a parlare di elettrico ad autonomia estesa, portandolo poi nella produzione di serie con la Chevrolet Volt e che, in occasione della presentazione della seconda generazione, si dice pronta a darsi un’ulteriore scossa riaprendo la scommessa della EV1, l’elettrica con la quale GM provò a precorrere i tempi nel 1996 sbagliandoli clamorosamente.

Dopo la Volt ci sarà la Bolt. La Volt, dal canto suo, non è stato un grande successo, neppure con la sua omologa europea Opel Ampera – che non avrà un’erede – né tantomeno con la Cadillac ELR, derivata dalla stessa base tecnica, con contenuti di stile e dotazioni da marchio premium. Nel frattempo la Chevrolet commercializza da un paio di anni la Spark EV, ma solo negli stati dell’Oregon e della California. Ma ora è il momento di fare un passo decisivo, rispondendo e anticipando non solo le case tradizionali, ma anche la Tesla che, dopo il successo della S e dopo il lancio imminente del Suv modello X, ha in programma di immettere sul mercato la Model III, un’auto elettrica più compatta con un prezzo di 35mila dollari e che sarà prodotta dal 2017 nella cosiddetta Gigafactory che l’azienda di Elon Musk sta costruendo nel Nevada con la collaborazione tecnica e finanziaria della Panasonic, partner storico anche di Toyota per le batterie delle sue auto ibride. GM invece da sempre assembla le proprie batterie utilizzando celle fornite dalla coreana LG Chem.

Nata per convincere gli scettici. Nulla si sa della parte tecnica della Bolt, tranne l’autonomia che, insieme al prezzo dovrebbe convincere una fetta di clienti sempre crescente che non c’è da avere paura di rimanere per strada e che ricaricare la batteria piuttosto che fermarsi alla pompa è conveniente, anche in un paese dove la benzina costa un terzo che in Italia. Nessuna notizia neppure sulle dimensioni, ma dovrebbe trattarsi di un’auto poco più lunga di 4 metri, con una carrozzeria quasi da monovolume che strizza l’occhio anche al mondo dei crossover e presenta elementi di stile interessanti, alcune in comune con le altre Chevrolet, altre inedite come la linea bassa di cintura, il lunotto avvolgente, e altre ancora che sono diretta conseguenza della propulsione elettrica come il cofano anteriore cortissimo e la calandra anteriore soltanto accennata attraverso tagli che sembrano quelli di una lama su una tela. Tutti i gruppi ottici sono a Led e molto spazioso è l’abitacolo, con la plancia che ospita al centro uno schermo da 10 pollici.

Alluminio, carbonio e nanomateriali. Avanzati i sistemi di comunicazione che permettono l’integrazione dello smartphone. Quest’ultimo può operare il mirroring totale sullo schermo di bordo e diventa, oltre alla carta di credito per gli acquisti online, anche la chiave della vettura e il suo telecomando, con il quale può essere parcheggiata in totale autonomia e richiamata per raggiungere di nuovo il suo padrone quando è il momento di ripartire. Prevista anche un’applicazione di ride-sharing, per condividere in community i passaggi e minimizzare così l’utilizzo dell’auto. Interessante anche la costruzione che prevede parti in alluminio, fibra di carbonio, magnesio e pannelli ottenuti per tessitura di materiali plastici leggeri, per ottenere leggerezza, solidità, praticità e anche possibilità di sagomatura idonea a scopi industriali. A questo proposito, il portellone posteriore è fatto in nanomateriali. La Bolt è inoltre provvista di sistema di ricarica rapida e consente al guidatore di selezionare più modalità di guida che armonizzano la risposta del motore e anche dell’assetto modificando l’altezza da terra della vettura e grado di smorzamento degli ammortizzatori.

Appuntamento nel 2016 per anticipare Tesla. e La Chevrolet Bolt diventerà un modello di serie, forse già a partire dal 2016, con l’obiettivo di giocare in anticipo sulla Tesla Model III. Difficile, almeno nel breve periodo, che la sua base tecnica possa essere utilizzata anche in Europa dalla Opel. Tutto dipenderà dallo sviluppo delle mobilità elettrica da questa parte dell’Oceano dove il viaggio verso le emissioni zero procede a macchia di leopardo, con paesi sensibili e all’avanguardia per le nuove forme di mobilità e altri che si muovono come se quest’ultime non esistono e non esisteranno mai.

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Giovedì 15 Gennaio 2015 - Ultimo aggiornamento: 21-01-2015 18:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA