La sede Fca ad Auburn Hills

Emissioni, Fca non vuole dialogare con la Motorizzazione tedesca, ma con quella italiana

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BERLINO - Il ministero dei Trasporti tedesco ha comunicato che Fiat Chrysler non si è presentata oggi all'appuntamento con il ministro Alexander Dobrindt per un colloquio in programma su questioni legate alle emissioni dei gas di scarico. Fiat Chrysler ha inviato una lettera del proprio legale, con la quale ha sostenuto che solo le autorità italiane sono competenti a valutare se le autovetture Fca rispettano le prescrizioni di legge europee sulle emissioni di gas di scarico. Dobrind ha criticato il gruppo: «Questo comportamento non cooperativo è totalmente incomprensibile», ha detto.

Il ministero dei Trasporti tedesco, nel cui ambito opera una commissione di inchiesta che dopo lo scandalo Volkswagen indaga su ipotesi di irregolarità di altre case costruttrici, sospetta che anche per Fca possano rilevarsi problemi di irregolarità sui livelli di emissioni di gas per alcuni motori diesel. Ieri Dobrindt aveva incontrato i responsabili di Opel, nel mirino per due modelli, Zafira e Astra. Oggi, alle 15, era stato fissato l'appuntamento con Fiat Chrysler, come riporta la Sueddeutsche Zeitung online che per prima aveva dato notizia della vicenda.

Sempre secondo il sito del quotidiano di Monaco, nella lettera del legale, la casa automobilistica dichiara di non avere intenzione di rispondere a convocazioni neppure in futuro. «Così la questione delle emissioni dei gas di scarico raggiunge un nuovo livello - scrive ancora la Sueddeutsche online - l'esempio di Fca potrebbe fare scuola e anche altre case automobilistiche straniere potrebbero mettersi di traverso».
 

 

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Venerdì 20 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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