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Fca, accuse Usa: «Violate norme su emissioni diesel». La società: limiti rispettati. Crollo in Borsa

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Accuse dagli Stati Uniti per Fiat Chrysler. L'Agenzia per la protezione ambientale (Epa) ha notificato a Fca violazioni del Clear Air Act, cioè delle norme sulle emissioni, su circa 104.000 veicoli. Lo afferma l'Epa in una nota, sottolineando che Fca potrebbe incorre in sanzioni civili. I veicoli sui quali sarebbe stato montato il software che consente emissioni diesel più alte degli standard sono i Grand Cherokee e i Dodge Ram. Secondo la tv Cnbc l'accusa delle autorità americane potrebbe costare sanzioni a Fca fino a 4,63 miliardi di dollari.

L'arrivo delle prime indiscrezioni sulle accuse delle autorità americane fa affondare a Wall Street e a Piazza Affari i titoli Fca: a New York i titoli della casa guidata da Sergio Marchionne perdono intorno al 10%. A Milano Fca torna agli scambi dopo essere stata sospesa per troppo ribasso e chiude con un tonfo del 16,14% a 8,78 euro.  

Fca «ha schivato le regole ed è stata scoperta», afferma l'Agenzia per la Protezione ambientale americana, accusando Fca di violazione delle norme sulle emissioni. Non comunicare l'esistenza di un software che influisce sulle emissioni di un'auto «è una seria violazione delle legge. Tutte le case automobilistiche devono giocare secondo le stesse regole» mette in evidenza l'Epa. «Ancora una volta una casa automobilistica ha assunto una decisione per schivare le regole ed è stata scoperta»: l'Epa e le autorità della California «si sono impegnate a rafforzare i test con il caso Volkswagen, e questo è il risultato della collaborazione».

La casa automobilistica ha replicato affermando che «i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettano le normative applicabili». La società - afferma un comunicato - intende collaborare con la nuova Amministrazione «per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l'Epa e i clienti di Fca Us sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili». 

«I motori diesel di Fca Us - si legge nella nota - sono equipaggiati con hardware di controllo delle emissioni all'avanguardia, ivi incluso la tecnologia selective catalytic reduction (Scr). Ogni costruttore automobilistico deve utilizzare varie strategie per controllare le emissioni al fine di realizzare un equilibrio tra le prescrizioni di Epa relative al controllo delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e le prescrizioni relative alla durata, prestazioni, sicurezza e contenimento dei consumi. Fca Us ritiene che i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative applicabili».

«Fca Us ha speso mesi - prosegue il comunicato della società - nel fornire una mole di informazioni all'Epa e ad altre autorità governative e in diverse occasioni ha cercato di spiegare le proprie tecnologie di controllo delle emissioni ai rappresentanti dell'Epa. Fca Us ha proposto diverse iniziative per risolvere le preoccupazioni dell'Epa, incluso lo sviluppo di estese modifiche del software delle proprie strategie di controllo, che potrebbero essere immediatamente applicate nei veicoli in questione, per ulteriormente migliorarne le prestazioni in termini di emissioni».

 

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Giovedì 12 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 13-01-2017 12:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2017-01-13 07:24:03
Da marchionne c'era da aspettarselo.classica gestione da furbacchione che produce solo guai. Vedrai gestione Ferrari un anno dei peggiori