WOLFSBURG - A partire dal giugno del prossimo anno, il gruppo Volkswagen comincerà ad adottare il filtro antiparticolato GPF (gasoline particulate filters) sui motori a benzina ad iniezione diretta. L'obiettivo è di equipaggiare 7 milioni di veicoli dei vari marchi entro il 2022. Il costruttore ha reso noto che i primi modelli dotati di GPF saranno Volkswagen Tiguan e Audi A5.

I propulsori scelti per il debutto sono l'1.4 TSI, per il quale vengono dichiarati consumi nel ciclo combinato fra i 5,7 ed i 6,9 l/100 km con emissioni di CO2 fra i 139 ed i 155 g/km, ed il 2.0 litri TFSI con valori annunciati tra i 5,8 ed i 6,3 l/100 km (136-148 g/km di CO2). Grazie al GPF, Volkswagen garantisce un abbattimento delle emissioni di particolato fino al 90%. La soluzione verrà successivamente estesa ad altri modelli ed altre generazioni di motori.

“Dopo aver incrementato l’efficienza e abbassato le emissioni di CO2, ora riduciamo in modo sostenibile i livelli di emissioni dei nostri motori benzina introducendo i filtri antiparticolato di serie”, ha sottolineato Ulrich Eichhorn, a capo della Ricerca e Sviluppo del gruppo. La scelta è strategica ed accompagna la svolta elettrica voluta dal numero uno Matthias Müller. Eichhorn ha anche assicurato che in futuro anche tutti i nuovi modelli con motori a gasolio “saranno equipaggiati con la più recente ed efficiente tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction)”.

Il gruppo Volkswagen ha rivendicato la sostenibilità ambientale dei propri propulsori diesel Euro 6: “Sono già i più puliti sul mercato”, si legge in una nota. L'affermazione è “certificata” dalla Emission Analytics di Londra che ha esaminato i 440 modelli più popolari al mondo, classificando il Gruppo Volkswagen come “top performer”. Di più: il colosso tedesco ha ottenuto il primo posto per i motori benzina Euro 5, Euro 6 e ibridi Euro 6. Sulla base di questa indagine sono del gruppo (Vw, Audi e Skoda) anche i sei migliori Euro 6 a gasolio.