La McLaren MP4-12C nell'inconfondibile colore della casa britannica

Astronave in carbonio a Pebble Beach:
McLaren CanAm sfila in California

di Nicola Desiderio
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ROMA - Una McLaren da corsa a ruote coperte, per di più a Pebble Beach. È la 12C Can-Am Edition che sarà presentata al Concorso di Eleganza più famoso del mondo ed è derivata evidentemente dalla MP4-12C stradale, ma anche dalla GT3 impegnata negli omonimi campionati, sia nazionali sia internazionali in Europa con 25 vetture affidate a team privati.

La prima volta negli USA.
È però la prima volta che una MP4-12C si mostra nella sua livrea da pista al di là dell’Atlantico, pur non rispondendo a nessun regolamento in particolare, e lo fa evocando il campionato Can-Am nel quale la casa di Woking potrebbe presto annunciare di voler competere. Colorata nel famoso McLaren Orange delle quali erano verniciate anche le monoposto di Bruce McLaren e David Hulme negli anni ’60 e ’70, la Can-Am Edition è pronta in tutto e per tutto per i circuiti, a cominciare dall’opera di alleggerimento che ha portato il peso a 1.200 kg a secco e continuando con tutte le modifiche a motore, assetto, abitacolo e aerodinamiche presenti. Il V8 3.8 biturbo è stato rivisto ovviamente per lo scarico, la calibrazione dell’elettronica di controllo e nel raffreddamento per una potenza finale di 639 cv (630 hp) che fanno della Can-Am Edition il derivativo più potente della MP4-12C mai mostrato prima.

A tutto carbonio.
Invariato il telaio MonoCell in fibra di carbonio, materiale usato in modo visibile e non un po’ dappertutto sia per alleggerire la vettura sia per le appendici aerodinamiche grazie alle quali la deportanza è stata migliorata del 30%. Di carbonio sono rifiniti anche i marchi McLaren davanti e in coda e sono fatti la griglia dei radiatori, i gusci dei retrovisori e il cofano motore mentre il tetto, le portiere e quel che rimane dei paraurti sono rifiniti in nero satinato. Carbonio anche per lo splitter anteriore, il diffusore posteriore dal profilo alquanto complesso e per l’ala posteriore sostenuta da staffe in alluminio. Ovviamente riviste le sospensioni, nuovo l’impianto frenante della Akebono mentre gli pneumatici sono Pirelli slick su cerchi da competizione in alluminio forgiato. Anche l’abitacolo non scappa. I sedili da corsa hanno le cinture con 6 punti di attacco e non manca l’indispensabile rollbar, non manca neppure il climatizzatore ormai necessario per regolamento anche su alcune categorie nelle competizioni. Il volante è derivato da quello della 12C GT3 ed ha la stessa forma e impugnatura della monoposto MP4-24 di Formula 1 mentre ancora una volta c’è il carbonio messo bene in vista. Da vera McLaren, la casa che per prima ha la nera fibra composita su un’automobile.

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Mercoledì 15 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 16-08-2012 16:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA