Il pneumatico Michelin Pilot Sport 4S

Michelin Pilot Sport 4S, il pneumatico sportivo che viene dall’Endurance

di Nicola Desiderio
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CHESTE - Uno pneumatico sportivo che possa andare anche in pista, ma che duri come uno normale e sia sicuro, soprattutto sul bagnato. Un’utopia? No, è quello che promette il nuovo Michelin Pilot Sport 4S che sostituisce il Super Sport e si posiziona tra lo stradale Pilot Sport 4 e lo “street legal” Pilot Sport Cup, destinato a passare l’80% della sua vita su pista. Il nuovo Pilot Sport 4S invece nasce per dedicare, al contrario, il 20% delle propria vita su circuito, ma non certo per occupare posizioni rincalzo, e su strada è in grado di primeggiare in frenata, sia su asciutto sia su bagnato, e durata. A dirlo sono l’ente di certificazione TUV Sud e l’etichetta di omologazione.
 

 

Asso pigliatutto, lo dicono gli altri. Il primo ha messo il nuovo Pilot Sport 4S a confronto con altri 5 concorrenti primeggiando in tutto: frenata su asciutto e bagnato, sul giro in circuito da 2.600 metri e persino per la durata. Notevoli anche i risultati di omologazione: il nuovo pneumatico ha ottenuto A o B nella frenata sul bagnato e ha persino C nella resistenza al rotolamento. In definitiva: è equilibrato, come da tradizione Michelin, senza tralasciare nessuna prestazione fondamentale, persino la durata e il comportamento sul bagnato che solitamente devono essere messi in secondo piano nella ricerca delle prestazioni pure. È la filosofia Total Performance di Michelin, perfettamente rispecchiata dal tipo di competizioni dove è impegnata, non ultimo il WEC che ha fornito al nuovo nato non solo i concetti fondamentali, ma persino i materiali e processi di lavorazione.

Un ibrido bimescola che viene da Le Mans. Il segreto è nella conformazione ibrida bimescola: all’interno con abbondanza di silice, che favorisce la resistenza al rotolamento e il comportamento sul bagnato; all’esterno con aramide (un fibra 5 volte più resistente dell’acciaio e 10 volte più costosa) e in nylon, una fibra che si accorcia quando si scalda. In questo modo lo pneumatico si deforma meno, si scalda meno e si consuma anche meno. E’ il frutto di quanto sperimentato nel WEC con il cosiddetto pneumatico ibrido introdotto alla 24 Ore di Le Mans del 2012: slick ma in grado di affrontare anche variazioni di temperatura e umidità, finanche il bagnato. Il parallelismo tra questo tipo di competizioni e l’uso stradale è evidente perché identiche sono le sfide da affrontare: prestazioni sull’asciutto e sul bagnato, durata, resistenza al rotolamento e costanza di comportamento.

Desiderio crescente di sportività. Il Pilot Sport 4S va in ogni caso incontro al mercato dove sta crescendo la domanda di coperture più sportive. Il 17,5% del venduto va montato su cerchi 17” e oltre e del 9,1% su quelli da 18” e oltre con la previsione che entro due anni si arriverà al 10%. La sfida è dunque mettere nelle mani dell’automobilista uno pneumatico ad elevate prestazioni, ma senza compromessi per la durata e le norme di omologazione i cui risultati, come è noto, sono riportate sull’etichetta come la trazione sul bagnato, la resistenza al rotolamento e la rumorosità. Aspetti richiesti dei costruttori stessi. A Clermont Ferrand hanno pensato anche all’estetica, grazie ad una speciale lavorazione al laser che dà allo pneumatico un effetto velluto.

Prezzi chiari, amicizia lunga. Il Pilot Sport 4S è già in vendita da gennaio in 34 misure su cerchi da 19” e 20”, sufficienti per coprire il 92% del mercato, ma sono in arrivo anche da 21” e 22” entro l’anno. Tre le omologazioni già raggiunte – Ferrari GTC4 Lusso, Mercedes-AMG E63 e E43 e Porsche Panamera – con altre 60 circa in lavorazione. Da 224 a 445 euro il prezzo “consigliato”, un modo sincero di rivolgersi al mercato per far riconoscere al cliente il valore del prodotto.
 

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Giovedì 6 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 09-04-2017 16:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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