La speciale versione della SRT Viper GTS esposta al salone di Los Angeles

SRT Viper GTS, l'altra Ferrari di Fiat.
Versioni cattive anche per Dodge

di Giampiero Bottino
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LOS ANGELES - Una presenza con il freno a mano tirato, quella dei costruttori americani all'appuntamento di chiusura del 2013. Forse dettata dall'intenzione di giocare le carte migliori al prossimo - e forse troppo ravvicinato - appuntamento con il Naias di Detroit che rimane tuttora, per ovvie ragioni storiche, «il salone» USA per antonomasia e che aprirà i battenti al pubblico nella consueta cornice della Cobo Hall il 18 gennaio. Emblematica in questo senso la scelta del gruppo Chrysler, i cui marchi hanno puntato a Los Angeles sulle serie speciali più che sulle novità assolute.

Livrea. La Viper, icona sportiva del marchio ad alte prestazioni SRT (Street and Race Technology), ha esibito una novità assoluta per l'intero gruppo, una nuova verniciatura metallica opaca destinata che caratterizza - unitamente a una serie di dettagli dedicati interni ed esterni - l'Anodized Carbon Special Edition package, una serie speciale della SRT Viper GTS la cui produzione sarà limitata a 50 esemplari. Una livrea inconfondibile, giocata sui toni del nero e del grigio ravvivati da alcuni dettagli - come le pinze freni - in arancione, pensata per rendere ancora più esclusivo questo autentico bolide spinta dai 640 cv e dai 600 Nm di coppia massima erogati dal 10 cilindri interamente in alluminio della ragguardevole cilindrata di 8,4 litri.

Dodge. Anche il marchio più «muscolare» del gruppo ha puntato sulle alte prestazioni e sul look aggressivo proponendo due edizioni speciali della Charger e della Challenger. Si chiamano 100th Anniversary, e vogliono rendere omaggio a John e Horace Dodge, i due fratelli che nel 1914 entrarono nella storia dell'auto americana lanciando il primo modello di serie con carrozzeria interamente in acciaio. A definire le due serie speciali sono essenzialmente i dettagli stilistici esclusivi e le dotazioni più ricche, mentre la meccanica è quella del modello da cui derivano. Nel caso della Charger, la base è la SXT Plus con motore Pentastar V6 3.6 da 300 cv abbinato al cambio automatico a 8 marce, ma per i più esigenti c'è anche la versione derivata dalla R/T Plus con il V8 Hemi 5.7 da 370 cv. Stessi motori e corrispondenti versioni d'origine per la Challenger 100th, il cui V6 Penstastar eroga però 305 cv ed è abbinato a un cambio manuale a sei marce o automatico a cinque.

Jeep. L'unico marchio del gruppo ancora presente in Europa ha giocato la carta della tradizione con la Wrangler Willys Wheeler Edition, nostalgico omaggio ai primi modelli proposti al mercato civile nel 1945 come diretta derivazione dello straordinario veicolo che tanto aveva contribuito alla vittoria alleata. Il grigio scuro della carrozzeria, i dettagli nero opaco e i cerchi da 17 pollici che sporgono generosamente dalla carrozzeria enfatizzano l'aggressività di questo fuoristrada duro e puro, spinta dal V6 Pentastar 3.6 da 285 cv e disponibile con questa livrea sia nella classica versione a passo corto sia nella Limited lunga.

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Lunedì 9 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2013 11:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA