La linea bella è importante della Malibu, l'ammiraglia Chevrolet in Europa

Chevrolet Malibu: un'auto americana,
con motore tedesco, prodotta in Corea

di Gaimpiero Bottino
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FIRENZE - Con l'arrivo della Malibu, la Chevrolet conclude la sua escalation da marchio di nicchia - noto in Europa praticamente solo per le «muscle car» come la Corvette e la Camaro - a produttore generalista. Con la nuova berlina sviluppata secondo la tradizionale architettura a 3 volumi e 4 porte, il brand americano arriva infatti a coprire circa il 96% del mercato totale, grazie all'apporto de ramo coreano (la ex Daewoo) che ha sfornato una serie di prodotti adatti alle esigenze del pubblico europeo: dalle piccole Matiz/Spark e Aveo alla berlina e station wagon compatta Cruze, dal crossover Captiva all'MPV Orlando.

L'impronta Usa. Il look e il nome della nuova arrivata non lascia comunque adito a dubbi: la Malibu, presente sul mercato dal 1964, è una berlina media di scuola tipicamente americana - e il look ne conferma l'origine al di là di ogni ragionevole dubbio - che solo ora, alla soglia del mezzo secolo di vita, tenta l'avventura nel Vecchio Continente. Il frontale muscoloso, dominato dalla griglia sdoppiata inconfondibilmente Chevy e dai filanti fari allo xenon che ne evidenziano l'aggressività, ben si raccorda con la fiancata slanciata che offre l'impressione di trovarsi davanti a una coupé a 4 porte. «Questa è la nuova ammiraglia di Chevrolet in Europa, l'ultimo dei dieci nuovi modelli che abbiamo lanciato negli ultimi 18 mesi» ricorda Susan Docherty, presidente e amministratore delegato di Chevrolet Europe, sottolineando lo stile genuinamente americano della vettura.

L'occhio all'Europa. Il compito di renderla più vicina ai gusti prevalenti sulla nostra sponda dell'Atantico provvedonola qualità dei materiali utilizzati per gli interni, la cura degli assemblaggi garantita dalla fabbrica coreana di Bupyeong (scelta dettata da motivi logistici, perché la vettura è assolutamente identica a quella prodotta negli States), il design pulito e razionale della strumentazione, ma soprattutto il motore. L'unico propulsore disponibile è infatti il turbodiesel 2.0 da 160 cv sviluppato a Torino dal GM Engineering Center, centro di eccellenza di tutto il gruppo General Motors per quanto riguarda le motorizzazioni a gasolio, e prodotto in Germania, a Kaiserslautern. Questo motore, grazie ai 350 Nm di coppia disponibili fin da 1.750 giri, si è rivelato piacevolmente elastico durate la prova di guida tra le suggestive colline del Chianti, ben assecondato dal cambio automatico a 6 marce di concezione tradizionale con convertitore di coppia, abbastanza rapido nei passaggi di marcia e soprattutto privo del fastidioso «effetto singhiozzo». Grazie a questa accoppiata, la Malibu assicura una velocità massima di 213 km orari con emossioni di CO2 di 160 g/km, che scendono a 134 nel caso si opti per l'alternativa del cambio manuale sempre a 6 rapporti.

Dotazioni complete. Al notevole spazio a disposizione di passeggeri a bagagli (il relativo vano è di 545 litri, espandibili abbattendo gli schienali posteriori sdoppiati 60/40), la nuova berlina Chevrolet, fedee alla strategia del marchio di offrire tanta sostanza al prezzo giusto, offre degli equipaggiamenti davvero ricchi nel solo, raffinato allestimento LTZ disponibile in Italia. Tra gli altri, ricordiamo i sedili in pelle come il volante, con quelli anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente, il sedile del guidatore con memoria personalizzabile, il sistema KeyLess Entry per aprire e avviare l’auto senza chiave, il climatizzatore bi-zona, il navigatore satellitare con schermo touch screen da 7 pollici (dietro al quale si nasconde un originale vano segreto nel quale riporre oggetti che è meglio non lasciare in vista), i comandi audio al volante, l'interfaccia wireless a riconoscimento vocale, il sistema di monitoraggio della pressione delle gomme, i fari allo xenon con lavafari anteriori ad alta pressione.

Il listino. Già ordinabile presso i concessionari del marchio americano, la Malibu sbarca in Europa - dove ha già ottenuto le 5 stelle EuroNcap per quanto riguarda la sicurezza - accompagnata dalla garanzia di tre anni o 100.000 chilometri e di sei anni contro la corrosione, con un anno di assistenza stradale in caso di emergenza. Il listino è fissato in 31.000 euro per la versione con cambio meccanico, mentre per l'automatico ne occorrono 1.300 in più.

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Lunedì 8 Ottobre 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 12:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA