La seconda generazione dell' Audi A5 Coupé

Una A5 tutta nuova, la nuova generazione della coupé Audi lascia il segno

di Mattia Eccheli
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PORTO - Il nuovo “Sogno di una notte di mezza estate” comincia in autunno, quando è cioè previsto il suo debutto. La seconda generazione di Audi A5 Coupé, anche in versione più spinta S5, è come la più famosa delle commedie di Shakespeare: una vicenda seria al termine della quale trionfa il divertimento. È seria perché ci sono di mezzo protagonisti con nomi importanti: Egeo, la regina delle Amazzoni, il signore degli elfi da una parte, Walter de Silva, Marc Lichte, Audi dall’altra. La rivisitata tedesca a tetto spiovente deve non far rimpiangere quella che la matita italiana aveva definito «la più bella auto che io abbia mai disegnato».

Il suo successore, Lichte appunto, si è avvicinato con rispetto al modello lanciato 9 anni fa, adeguando alcuni dettagli al nuovo codice stilistico dei Quattro Anelli con richiami alla TT davanti (il frontale ha una rimodellata griglia single frame più bassa e larga, proiettori Xenon con luci diurne a Led) e all’ammiraglia A8 dietro. Il divertimento è tutto il resto, naturalmente ispirato dal rigore degli ingegneri di Ingolstadt che hanno conferito ad A5 ed S5 coupé un assetto formidabile. Gli ordini italiani riguardano per ora la sola A5 Coupé con trasmissione S tronic a 7 marce: 51.050 euro per quella con il 2.0 litri Tfsi quattro da 252 cavalli, 46.150 per quella col Tdi da 2.0 litri da 190 e 52.850 per quella col 3.0 litri quattro da 218.

Gli aggiornamenti tecnici sono molteplici, a cominciare dalla potenziale dotazione di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida per proseguire con la gamma motori, le cui prestazioni sono state aumentate mediamente del 17% ed i cui consumi sono stati ridotti del 22% grazie ad un alleggerimento del peso (60 chilogrammi) e ad un’aerodinamica ancora più accorta, la migliore del segmento. Le proporzioni non sono cambiate: quattro centimetri in più di lunghezza portano A5 coupè fino a 4,76 metri, ma il passo è cresciuto di appena 10 millimetri (2.760), mentre altezza (1,37 metri) e larghezza sono rimaste identiche. L’interno è un soggiorno: confortevole e silenzioso. Tanto silenzioso che quando si spinge sull’acceleratore fino ad andature sostenute, quasi non ci si accorge della velocità. Si guida come sui binari con uno sterzo sportivo terribilmente preciso ed immediato oltre che con uno spunto pauroso. I cui brividi aumentano a seconda della motorizzazione: Tdi da 286 cavalli e S5 Tfsi da 354, provati in Portogallo, ma non ancora ordinabili. Per innamorarsi di un’auto così non c’è bisogno del succo di viola di Shakespeare: per Audi A5 è un colpo di fulmine.

I motori turbo della A5 hanno tra i 190 ed i 286 cavalli: i Tfsi da 2.0 litri da 190 (anche con S tronic) e 252 cavalli S tronic quattro ed i Tdi da 2.0 litri sempre da 190 cavalli (cinque diverse declinazioni) ed i 3.0 litri a quattro ruote motrici da 218 (addio superbollo) e 286 cavalli. Alla gamma va aggiunta la “paurosa” unità riservata alla S5 da 354 cavalli, 21 più di prima: il V6 da 3.0 litri Tfsi di nuova generazione che scatta da 0 a 100 chilometri all’ora in 4,7 secondi e per il quale vengono dichiarati consumi di 7,3 l/100 chilometri.

In Italia il propulsore più gettonato sarà il quattro cilindri da 2.0 litri e 190 cavalli, anche a trazione integrale quattro, dall’erogazione rotonda e con il quale ci si può già permettere molto, inclusa una percorrenza nel ciclo misto che sfiora i 24,5 chilometri per litro nella versione con gli pneumatici più efficienti ed il cambio S tronic. Al top dell’offerta a gasolio c’è il “garbato” (nel senso che è per niente rumoroso) V6 da 3.0 litri da 286 cavalli dalla spinta impressionante e perfettamente combinato alla trasmissione automatica a 8 marce: al volante ci si augurano viaggi estremamente lunghi.

Per la prima volta, Audi offre su questo modello anche la nuova trazione quattro con tecnologia ultra e lo sterzo elettromeccanico (quello dinamico è tra gli accessori). Sempre a richiesta, il costruttore tedesco propone il differenziale sportivo sull’assale posteriore. I clienti, tra i quali ci saranno molti gestori di flotte, possono scegliere fra tre trasmissioni: manuale a sei marce, S tronic da sette e Tiptronic da otto. L’Audi virtual cockpit viene reso disponibile sulla seconda generazione di A5 con uno schermo del quadro strumenti da 12,3 pollici. Con l’opzione del navigatore compare il secondo monitor (8,3 pollici). I due rinnovati modelli sono un hotspot wlan ambulante grazie alla Audi connect Sim integrata: il dispositivo supporta fino a 8 dispositivi portatili.
 

 

 

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Domenica 24 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2016 13:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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