Levante di cui Maserati rivendica con orgoglio l'italianità al 100% ha dimostrato sul campo un'ammirevole versatilità: agile e performante su strada, dove ha sfoderato il temperamento di una vera granturismo

Il Re Levante, la Maserati ha il suo Suv: un gioiello al vertice della categoria

di Giampiero Bottino
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SALSOMAGGIORE - L'attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena. La prima idea abbozzata con la concept car Kubang disegnata da Giorgetto Giugiaro (Salone di Detroit del 2003) è stata seguita otto anni dopo a Francoforte dall'omonimo prototipo firmato dal centro stile interno. Gli anni sono passati, il vento è cambiato (il Kubang che soffia sull'isola di Giava ha lasciato il posto al più familiare Levante), ma il primo Suv della storia Maserati è finalmente realtà.
Ed è una realtà - lo diciamo subito - intrigante e convincente, oltre che fondamentale per i piani di crescita del marchio italiano che con questo nuovo modello arriva a presidiare il 100% del mercato mondiale del lusso, che vale un milione di auto all'anno, di cui metà sono Suv.
 

Un passo decisivo - dice il Ceo del Tridente Harald Wester - perché le 30.000 unità che rappresentano il target produttivo a regime dello stabilimento di Mirafiori daranno un contributo fondamentale al raggiungimento dell'obiettivo di vendita di 75.000 unità all'anno previsto per il 2018.
Le sensazioni offerte sia durante la prova su strada (sul tortuoso tracciato della Parma-Poggio Berceto, teatro di tante imprese sportive del fondatore Alfieri Maserati), sia nel lungo e impegnativo tracciato off-road allestito nell'area dell'Autodromo di Varano de' Melegari hanno confermato che la sfida è stata vinta.

Ed era una sfida temeraria, perché non era facile realizzare un'auto che - ricorda il responsabile dello sviluppo Roberto Corradi - fosse al 100% Maserati, con tutto ciò che questo significa in fatto di dinamica, prestazioni, eleganza delle linee e raffinatezza dei materiali, e al 100% Suv per abitabilità, comodità, versatilità a capacità off-road.


La quadratura del cerchio è stata ottenuta partendo da due presupposti tecnici - l'architettura della Ghibli e le molle ad aria di serie - che hanno comportato la modifica di tutti i componenti per sopportare pesi e sollecitazioni maggiori. In pratica, una scocca completamente nuova che tra l'altro vanta una rigidità torsionale superiore del 20% a quella della Ghibli, mentre le molle ad aria di serie (abbinate al sistema Skyhook di sospensioni elettronico a smorzamento controllato) consentono di intervenire sull'altezza da terra, e questo contribuisce in modo decisivo a conciliare le due anime del Levante, mettendolo in condizioni di affrontare con tranquilla disinvoltura le più diverse situazioni di guida e di aderenza.


La luce a terra di 207 mm in modalità Normal, quella di utilizzo più frequente, cresce di 25 o di 40 mm nei due step della modalità Off-Road, mentre diminuisce di 20 e 35 mm se si opta per la Sport (anch'essa declinata nei due sotto-livelli Aero1 e Aero2) che orienta alle prestazioni tutti i settaggi della vettura. Il livello più basso (-45 mm rispetto al valore intermedio) si HA comunque in Park, cioè quando il Levante si “siede” per agevolare l'accesso o l'uscita degli occupanti. Tra le modalità di guida ce n'è anche una quarta denominata I.C.E. (Increased Control & Efficiency) che, affidandosi interamente alla gestione automatica del cambio ZF a 8 rapporti, regala una guida rilassata e attenta ai consumi.


Il Suv di cui Maserati rivendica con orgoglio l'italianità al 100% ha dimostrato sul campo un'ammirevole versatilità: agile e performante su strada, dove ha sfoderato il temperamento di una vera granturismo, ben assecondato dalla rombante musicalità tipica dei motori del Tridente, nel percorso off road - sicuramente più impegnativo di quello che qualsiasi acquirente di un prodotto di questo lignaggio si sognerà mai di affrontare - ha superato le difficoltà con una disinvoltura degna dei più qualificati specialisti del settore, oltre che con un sorprendente comfort.


Esteriormente, la linea filante trasmette un'immediata sensazione di sportività, confortata dalle proporzioni equilibrate e dall'altezza contenuta in 1.679 mm che attenuano l'impatto visivo di dimensioni (la lunghezza supera seppur di poco i 5 metri) ai vertici della categoria, ma senza sminuire la presenza su strada importante, enfatizzata dalle carreggiate generose e dal frontale che non nasconde l'ispirazione alla concept car Alfieri. L'abitacolo ampio e spazioso, arredato con gusto raffinato e materiali di qualità impeccabile, accoglie comodamente 5 persone mentre i bagagli hanno a disposizione un vano di 580 litri che la forma regolare rende ben sfruttabile.


Importante l'evoluzione dei sistemi di assistenza alla guida (dall'allarme collisione alla frenata automatica d'emergenza, dal monitoraggio dell'angolo cieco alla telecamera a 360°), anche se non sono stati adottati i dispositivi ispirati ai concetti della guida autonoma schierati da molti competitor.
I motori disponibili, tutti 6 cilindri 3.0, sono il turbodiesel da 275 cv, che a luglio arriverà in Italia in versione da 250 cv per ragioni fiscali a partire da 73.400 euro, e due declinazioni del Twin Turbo a benzina prodotto dalla Ferrari a Maranello: il Levante da 350 cv e il Levante S da 430 che in Italia ha un prezzo base di 91.300 euro. E nel 2018 il Suv del Tridente sarà anche ibrido plug-in con un'autonomia elettrica nell'ordine di 40-50 km.

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Domenica 24 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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