La Renault Megane Sporter

Renault Megane Sporter: wagon compatta dai contenuti hi-tech e dotazioni premium

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

BARI - Prima le monovolume, poi Suv e crossover: per le station wagon sembrava finita. E invece resistono: nell’indice di gradimento del pubblico italiano sono retrocesse dal secondo al quarto posto, ma occupano comunque una quota vicina al 10% del mercato e continuano ad esercitare un certo fascino su chi ha bisogno di spazio ma non vuole sconfinare su misure ingombranti e ruote alte. Ci sono quindi modelli che nella versione wagon tirano più che nella tradizionale configurazione berlina. E’ il caso di Renault Megane, che finora ha totalizzato 70% familiari (ora battezzate Sporter) e 30% berline.

La nuova Megane Sporter, presentata nel marzo scorso a Ginevra, arriva a metà ottobre nelle concessionarie italiane (previsti due porte aperte nei weekend 15/16 e 22/23) con un interessante carico di innovazione e di promesse, che riguardano lo stile, il comfort, le dotazioni, le motorizzazioni. Armi decisive per rientrare nella top ten di un settore in cui la Casa francese, per ora, figura soltanto con la più piccola Clio Sporter, quinta nei primi otto mesi del 2016, con 6.108 unità immatricolate. A complicare le cose, la discesa in campo del costruttore nazionale, che ha appena lanciato la Fiat Tipo Station con un listino molto aggressivo, che prevede una entry level da 17.800 euro e una Lounge da 19.200.

Il listino della nuova Renault parte invece da 19.900 euro. Ma nella filiale italiana della casa francese non hanno dubbi: “E’ il prezzo giusto per un’auto che si colloca sul mercato con un posizionamento differente, con equipaggiamenti da auto di categoria superiore, tendente alla classe premium, tanto che nella parte alta della gamma offriamo un insieme di tecnologie esclusive per il segmento C, ereditate da Espace e Talisman” dice Cristina Buffone, responsabile marketing di Renault Italia. E aggiunge: “Fiat è certamente uno dei players più interessanti del mercato, tuttavia noi andiamo avanti per la nostra strada, con un listino che prevede mille euro in più rispetto alla versione berlina”.

I plus della familiare francese non sono pochi, a cominciare dal pianale, condiviso – grazie alla modularità – con altre auto dell’Alleanza Renault-Nissan come Talisman, Espace, Scenic, Kadjar, nonché Nissan Qashqai e X-Trail. Soprattutto, spiccano le capacità di carico, che su un’auto di questo tipo rappresentano una voce fondamentale: il volume non è il più ampio della categoria, ma ripiegando anche lo schienale del sedile passeggero anteriore la lunghezza del vano bagagli raggiunge i 2,70 metri, il top del segmento. Spazio a parte, si fa apprezzare anche la modularità, ovvero la possibilità di utilizzare vari livelli e sfruttare la divisione in due dell’area di carico. Il sistema easy break consente inoltre di sbloccare e ripiegare automaticamente il divano posteriore con funzionalità 1/3-2/3. Per eventuali carrelli o roulotte, è disponibile tra gli optional anche un gancio traino a scomparsa.

Tanto spazio e tanta praticità – vale la pena sottolinearlo – non incidono sull’aspetto della Megane Sporter. Che anzi incarna al meglio i canoni stilistici delle Renault di nuova generazione, mettendo in mostra alcune soluzioni qualificanti, come la firma luminosa distintiva, i fari sul frontale a forma di C con tecnologia LED ed effetto 3D, cornici cromate, barre sul tetto in alluminio anodizzato. Soprattutto, la nuova Sporter può vantare, in materia stilistica, un primato invidiabile: con 1,449 metri è la station wagon più bassa della categoria. Ciò comporta un vantaggio in termini di design sportivo e di aerodinamica. Importante anche la larghezza delle carreggiate, la maggiore della categoria. Per il resto, basti dire che la nuova Megane Sporter è lunga 4,626 metri e guadagna 9 mm nel passo, a tutto vantaggio dell’abitabilità.

Gli interni sono in linea con quelli della Megane berlina. Ma la cura messa per migliorare abitabilità e comfort ha portato un altro record: la larghezza alle spalle (1441 mm sui sedili anteriori, 1377 mm su quelli posteriori) è la migliore del segmento. I sedili sono stati rifatti e il divano posteriore è stato inclinato un po’ di più (27° invece di 25), a vantaggio del comfort. Per i passeggeri posteriori non mancano una presa da 12V e le bocchette per l’aria.

Il posto di guida presenta l’ormai tradizionale cockpit dedicato al conducente, cui si aggiunge (negli allestimenti superiori) un head-up display a colori. Al centro della plancia non manca l’ormai tradizionale schermo touchscreen verticale da 8,7 pollici (7 sulle versioni entry level) RLink-2, attraverso il quale si accede a tutte le funzioni multimediali, utilizzandolo come uno smartphone o un tablet. Alcune funzioni rispondono anche con riconoscimento vocale, dando accesso a varie app, al navigatore, al telefono, alla radio, al climatizzatore e a tutti i sistemi di assistenza alla guida.

Ereditati da Talisman ed Espace, i sistemi di assistenza incidono su sicurezza e qualità della vita a bordo: non mancano, dunque, il regolatore di velocità adattivo (peccato che il comando del cruise control sia in posizione scomoda), la frenata d’emergenza automatica, l’avvisatore in caso di superamento della linea di carreggiata (ma senza correzione automatica dello sterzo), gli allarmi per la distanza di sicurezza e per il superamento dei limiti di velocità, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto. Se non bastasse, la lista delle dotazioni più qualificanti comprende anche il sistema di parcheggio automatico con telecamera e la commutazione dei fari. Insomma, un pacchetto degno di un’ammiraglia, al quale si somma un impianto Bose di altissimo livello, con 11 altoparlanti.

Al volante non si ha la sensazione di guidare una familiare. Il comportamento dinamico, soprattutto con le motorizzazioni superiori, è quasi da sportiva, ancorché silenziosa e confortevole, come sperimentato in una prova su strada sul percorso Bari-Matera e ritorno. Evidentemente il lavoro di affinamento eseguito sulla scocca, sulle sospensioni e sullo sterzo ha contribuito a rendere l’auto più reattiva e capace di tenere sotto controllo rollio e beccheggio. Il discorso riguarda tutta la gamma, ma in particolare la versione GT, che enfatizza le qualità dinamiche grazie alle quattro ruote sterzanti e alla motorizzazione più potente.

Ad incrementare il piacere di guida in base alle proprie personali esigenze interviene poi il Multi Sense, tecnologia Renault già sperimentata su altri modelli, che consente di personalizzare l’esperienza di guida in funzione dell’umore o delle esigenze del momento. Ciò avviene intervenendo sulla resistenza dello sterzo, sulla risposta del pedale acceleratore e del motore; sui tempi di passaggio dei rapporti (con trasmissione automatica), sul sistema a quattro ruote sterzanti (sollo sulla versione GT), persino sull’atmosfera luminosa dell’abitacolo e sulla funzione massaggio del sedile conducente. Un pulsante sulla console dà accesso alle varie modalità di guida visualizzate sullo schermo di R-Link 2: Neutro, Sport, Comfort, Perso, Eco.

Dieci le motorizzazioni, 4 benzina e 6 diesel, tutte turbo, con cilindrate comprese tra 1.2 e 1.6 litri, potenze da 90 a 205 cv, in gran parte capaci di contenere consumi ed emissioni, sia con cambi manuali sia automatici doppia frizione a 6 marce. Particolarmente interessante, tra i diesel, il dCi Ecobusiness da 110 cv/260 Nm: destinato alle flotte, e disponibile con cambio manuale o automatico, sfrutta tecnologie all’avanguardia (“sperimentate in F1” informa Renault) e riesce a tenere consumi ed emissioni ai medesimi livelli dell’entry level da 90 cv: 3,5 l/100 km e CO2 a 90 gr/km.

Sul versante benzina il motore più interessante è l’Energy TCe da 130 cv/205 Nm: un turbo di 1,2 litri a iniezione diretta in grado di offrire le prestazioni di un motore aspirato 2.0 litri senza troppo penalizzare l’efficienza: il consumo dichiarato è infatti di 5,3 l/100 km, valore che cambia di poco con il cambio automatico (5,4 litri) mentre invariato resta il livello di emissioni, con la CO2 a 119 gr/km. L’entry level è il TCe 100 cv abbinato alla trasmissione manuale a 6 rapporti, che si colloca alla base di tutta la gamma Megane Sporter, con il prezzo d’attacco di 19.900 euro. In cima alla gamma benzina c’è invece il TCe 1.6 205 cv della versione GT, la più prestazionale della gamma, proposta in alternativa al diesel dCi da 165 cv.

La Megane Sporter GT si distingue dalle altre non solo per la motorizzazione più potente, ma anche per una serie di ritocchi estetici che la identificano come la massima espressione della sportività della gamma. Tra questi, le griglie della calandra a nido d’ape, la presa d’aria inferiore allargata, i cerchi da 18 pollici diamantati, il terminale di scarico cromato. All’interno sedili avvolgenti con poggiatesta integrati, volante in pelle, pedaliera in alluminio, scacchi e badge GT che spuntano qua e là.

Sul piano tecnico la Megane Sporter GT si distingue dalle altre per la disponibilità del 4Control, il sistema delle 4 ruote sterzanti che calcola e corregge l’angolo di sterzata delle ruote posteriori cento volte al secondo, assicurando una stabilità ottimale in curva (a velocità ridotta le ruote posteriori girano invece in senso opposto a quelle anteriori, agevolando le manovre). A tutto vantaggio del comportamento dinamico, la GT può contare, inoltre, su regolazioni specifiche del gruppo ammortizzatori/sospensioni e, in chiave sicurezza, su dischi freno di diametro maggiorato di 30 mm rispetto alle altre Sporter.

Ma le dotazioni più sorprendenti, sulla versione GT della station wagon francese, sono il Launch Control e il Multi-Change Down: il primo, disponibile esclusivamente sulla versione benzina da 205 cv, consente partenze da fermo da auto da corsa; il secondo, disponibile anche sulla GT diesel da 165 cv, consente di scalare più rapporti in modo accelerato. La versione al top di gamma costa 33.800 euro. Per chi si accontenta solo dello stile da gran turismo, c’è la GT Line, ovvero una Megane “vestita” da GT.
 

 

 

  • condividi l'articolo
Lunedì 10 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2016 16:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti