Le due Ford Mustang Bullit insieme sul palco del salone di Detroit

Mustang Bullitt, due miti a confronto 50 anni dopo il film. Ford svela versione speciale della muscle car

di Nicola Desiderio
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DETROIT - Il mito che celebra un altro mito. È la Ford Mustang Bullitt, la versione intitolata al famoso film del 1968 passato alla storia per il più famoso ed emozionante degli inseguimenti: quello tra la Ford Mustang 390 GT, guidata dal tenente della squadra omicidi della polizia di San Francisco, Frank Bullitt interpretato da Steve McQueen, e una Dodge Charger S/T. Dieci minuti senza una parola o una nota: solo il canto dei due V8 e lo stridìo degli pneumatici.

Dieci minuti per entrate nella storia. A 50 anni dall’uscita nelle sale, Ford dedica a quel film una versione speciale della sua vettura più iconica. La Ford Mustang Bullitt si riconosce innanzitutto per la tinta Dark Highland Green (ma si può avere anche in nero Black Shadow), la stessa della vettura guidata da Steve McQueen e sotto il cofano ha lo stesso V8 5 litri della versione GT, ma potenziato a 475 cv con una coppia di 569 Nm. Il cambio è meccanico a 6 rapporti con il pomello bianco, proprio come le Mustang di quegli anni, mentre il sistema di aspirazione utilizza la farfalla da 87 mm della GT350 e il sistema di scarico ha la valvola di controllo attivo con le due coppie di terminali BlackNitroPlate, per una sonorità da vero V8 americano vecchio stile. I freni sono Brembo con pinze verniciate in rosso.

Il rendez-vous a Detroit. La Mustang Bullitt si distingue anche per i sedili sportivi Recaro, adotta la strumentazione completamente digitale su display da 12 pollici che è patrimonio del model year 2018 e può essere equipaggiata anche delle sospensioni con ammortizzatori a controllo elettronico MagneRide. La Mustang Bullitt è stata mostrata oggi al Salone di Detroit introdotta da un filmato dove la nipote di Steve McQueen, Molly, così come allora, guida la nuova Bullitt sfidando una Dodge Charger e arrivando alla fine sul palco. Ma a questo punto c’è stata la grande sorpresa perché, in contemporanea, sullo stand è arrivata anche la Mustang 390 GT guidata da Steve McQueen.

La “hero” tornata dal nulla. In realtà le “Stang” utilizzate furono due. La prima è ricordata con il nome di “jumper” perché fu utilizzata nelle scene girate sui saliscendi di San Francisco e, per questo, aveva un assetto particolare. L’altra invece è ricordata come la “hero” e si pensava che fosse andata persa fino a 2 anni fa quando un certo Sean Kiernan ha chiamato la Ford annunciando di essere in possesso della Mustang guidata da Steve McQueen in Bullit e ricevuta nel 2014 in eredità dal padre. Oggi la “hero” ha fatto la sua prima apparizione dopo ben 50 anni e non è stata restaurata ma, pur essendo perfettamente funzionante, ha ancora tutte le ammaccature accumulate nel massacrante confronto mirabilmente rappresentato nel film.

La terza Mustang Bullitt. Non è la prima volta che la Ford Mustang rinnova il suo legame ideale con il film Bullitt, anzi questa è la terza. Già nel 2001 e nel 2009 ci sono state versioni dedicate che contenevano precisi riferimenti alla “fastback” del 1968 guidata da Steve McQueen. A 50 anni dall’uscita era inevitabile che questo connubio si ripetesse ancora una volta. La Mustang Bullitt sarà commercializzata a partire dalla prossima estate, ma non è stato ancora deciso se sarà disponibile anche in Europa, Italia compresa.

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Lunedì 15 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 16-01-2018 13:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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