Il nuovo Volkswagen T-Roc

Volkswagen T-Roc, divertente alla guida e tecnologico nei contenuti. Il Suv compatto è pronto a stupire

di Mattia Eccheli
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LISBONA – Una roccia. Un po' nel nome (Roc), ma soprattutto nei contenuti e negli obiettivi. Che sono estremamente ambiziosi, soprattutto per un colosso come Volkswagen che arriva per ultimo nel segmento dei crossover compatti. Ma ci arriva con un modello ricco di contenuti ed anche estremamente gradevole. Quasi “sbarazzino”, un aggettivo raramente abbinabile allo stile del marchio. Ma questa volta è così. VW T-Roc è una di quelle auto che la gente si volta a guardare. E che in Italia beneficia dell'offerta bi-color di serie.
 

Nel giro di poche ore è andata esaurita la Edition190, una serie limitata che anticipa il debutto del crossover, già ordinabile a partire da 22.850 euro e che arriverà nei concessionari in      gennaio. Basato sulla Golf, rispetto alla quale è un paio centimetri più corto (4,23 metri di lunghezza) ma anche un po' più alto da terra (poco più di 16 centimetri, 15 millimetri in più), T-Roc sembra destinato ad un successo quasi scontato. Considerato l'inarrestabile trend di crescita di Suv e crossover è probabile che il modello possa perfino soppiantare la berlina quale auto più venduta del marchio.


Tra le certezze nazionali c'è una dotazione di serie decisamente interessante, che ne giustifica anche il prezzo. C'è un bagagliaio da 445 litri con i sedili in posizione standard (1.290 quando sono ripiegati) e ci sono una serie di sistemi di assistenza alla guida di rilievo, tipo il cruise control adattativo. Volkswagen T-Roc può venire ordinato anche con la strumentazione digitale. Fra gli appunti, pochi, che si possono muovere c'è l'impiego di plastiche rigide per gli interni: sicuramente di qualità, ma almeno quando si guida a lungo appoggiando il ginocchio al tunnel centrale fanno desiderare il ricorso a materiali più morbidi.

Piacevole da guidare, è composta in curva e vanta uno sterzo molto preciso e diretto. Le motorizzazioni disponibili durante la prova portoghese nei dintorni di Lisbona non sono indicative dei gusti italiani. Il turbodiesel da 2.0 litri da 150 cavalli abbinato alla trasmissione automatica Dsg a 7 rapporti è sicuramente efficace. Non è immediato nella risposta (ma parliamo di sfumature), ma poi finisce con il regalare grandi soddisfazioni. Uno sguardo al computer di bordo rivela anche percorrenze attorno ai 16 chilometri per litro, ottenute con la trazione integrale e facendo ben poca attenzione ai consumi.
 

 

Al lancio VW T-Roc sarà disponibile con i turbo benzina a tre cilindri da 1.0 litri da 115 cavalli (un interessante entry level da prendere seriamente in considerazione in virtù delle prestazioni che l'unità è in grado di offrire su altri modelli) e da 1.5 litri da 150, oltre che con il già citato Tdi 4Motion, anche con il cambio manuale. In seguito, il Tsi da 150 cavalli verrà offerto anche in versione 4Motion e con la trasmissione Dsg. Poi, tra gli altri, verranno adottati anche il Tdi da 1.6 litri da 115 cavalli ed il 2.0 da 190. Quella che quasi certamente non ci sarà è una T-Roc Tgi, cioè bifuel a metano. Una scelta a “garanzia” della Golf, che in Italia "tira" molto a gas naturale e vale oltre un terzo dei volumi.

L'equipaggiamento di serie include i cerchi in lega da 17'', il Radio Composition Media da 8'', il Front Assist con frenata di emergenza in città e riconoscimento dei pedoni, il rilevatore di stanchezza, il Lane Assist, il freno di stazionamento elettronico e molto altro. Le svariate tinte degli esterni combinate con le quattro opzioni per il tetto assicurano un elevato tasso di personalizzazione grazie al quale Volkswagen è destinata a superare i concorrenti. Con un abitacolo arioso e spazioso all'interno del quale i passeggeri beneficiano di sedute rialzate (poco più di 57 cm da terra davanti e quasi 62 dietro), la T-Roc si propone come un'auto comoda da abitare. Oltre che divertente da guidare.

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Sabato 21 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 24-10-2017 12:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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