La nuova Evoque Convertible, prima Range Rover convertible di serie mai prodotta e primo Suv compatto di lusso cabrio del mondo, è un fuoristrada a tutti gli effetti

Evoque a cielo aperto: la baby Range ora disponibile anche in versione cabriolet

di Giampiero Bottino
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COURCHEVEL - Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, il coraggio di osare paga anche nel mondo dell'auto. Lo dimostra la Range Rover Evoque, che ha riscritto le regole del gioco nel segmento di appartenenza, dimostrando con lo stile innovativo firmato da Gerry McGovern che un Suv non deve necessariamente essere alto e massiccio, ma può esibire una silhouette bassa e filante, un equilibrio delle proporzioni di stampo automobilistico, pur senza rinunciare alla capacità di destreggiarsi con disinvoltura sui terreni più difficili e insidiosi.
 


Una scelta premiata da un successo clamoroso che non ha tolto alla “piccola” Range né la capacità di stupire né la voglia di affrontare nuove sfide.
Come quella, la più recente, che ha fatto di Evoque il primo Suv compatto di lusso con il tetto apribile, una cabriolet a proprio agio su tutti i terreni e in tutte le stagioni, nella movida di un lungomare alla moda e nel paesaggio invernale di una stazione sciistica. Una versatilità di cui ha dato prova sulle nevi di Courchevel, prestigioso centro di sport invernali delle Alpi francesi le cui piste da sci hanno permesso alla Evoque Convertibile di dimostrare la propria disinvoltura anche su fondi improbabili, facendo praticamente tutto da sola.


Merito della più recente tecnologia Land Rover di assistenza alla guida off-road, l'Atpc (All-terrain progress control) che tra gli 1,8 e i 30 km orari gestisce le regolazioni della vettura, ottimizzando costantemente trazione e velocità e lasciando al guidatore solo il compito di azionare il volante.
Un'utile integrazione del già noto All-terrain Response che, modificando gli assetti dell'auto e le risposte della meccanica, consente di affrontare al meglio tutte le possibili condizioni di aderenza adattando il comportamento della vettura ogni tipo di fondo stradale grazie al selettore a quattro posizioni: oltre a quella standard, sono previste le modalità Erba/Ghiaia/Neve, Fango e Solchi, Sabbia.


Un'eccellente off-roader che sa il fatto suo anche sull'asfalto, dove ha esibito una notevole agilità accompagnata dalle brillanti prestazioni del turbodiesel 2.0 della nuova famiglia Ingenium abbinato di serie al cambio automatico ZF a 9 rapporti, che nella versione più potente - quella da 180 cv e 430 Nm di coppia - ha sfoderato un solido temperamento offrendo anche un buon livello di comfort, nonostante le sospensioni abbastanza dure, a quattro occupanti che si riducono a due qualora, nella marcia a cielo aperto, si decida di utilizzare il frangivento in materiale plastico, facilmente ripiegabile per essere riposto nel bagagliaio la cui capacità - 251 litri - risente ovviamente della necessità di accogliere la capote quando viene ripiegata elettricamente in 18 secondi, anche in movimento purché la velocità non superi i 48 km all'ora.


Sofisticato e tecnologico, il tetto in tela isola perfettamente l'abitacolo, a tutto vantaggio del comfort termico e acustico quando si viaggia a capote chiusa, allorché la silhouette si avvicina molto a quella della coupé da cui deriva. I passeggeri possono contare sulle più evolute tecnologie di connettività e infomobilità che trovano espressione nel sistema InControl Touch Pro sviluppato specificatamente per la Evoque Convertibile che viene gestito tramite il grande display tattile da 10,2 pollici nel formato ultra-panoramico 21:9 he garantisce una risoluzione superiore dell'80% a quella del display standard da 8 pollici della Evoque chiusa.

Azionabile con la gestualità resa familiare dagli smartphone, che possono essere integrati nella vettura per utilizzarne molte funzioni, il sistema aggiunge alle consuete attività (audio, telefonia e navigazione) la possibilità di trasformare l'abitacolo in un hotspot wifi al quale connettere fino a 8 dispositivi, di misurare la profondità dell'acqua durante un guado, di controllare a distanza le condizioni della vettura, di tracciarla in caso di furto, di lanciare automaticamente l'allarme se si verifica un sinistro. Una tecnologia esclusiva della Convertibile è il “360° Parking Aid”. Operativo fino a 16 km orari, traccia una mappa virtuale degli oggetti che circondano la vettura,fornendo un prezioso aiuto alle manovre in spazi ristretti e parcheggi angusti.


Le soluzioni adottate per ovviare alla mancanza di un elemento strutturalmente importante come il tetto rigido - una perdita rischiosa per dinamica e sicurezza - hanno manifestato la loro efficacia nella prova di twist tipica dei percorsi off-road, con la vettura che poggia su due suole ruote in diagonale, oscillando liberamente a destra e a sinistra. Ebbene, anche in questa situazione estrema la capote si è chiusa senza incertezze, a conferma di una rigidità strutturale analoga a quella della gemella coupé.


Disponibile nei livelli di equipaggiamento Se Dynamic e Hse Dynamic, la Evoque Convertibile affianca al motore Ingenium da 180 cv un “fratello minore” con 30 cv di meno, oltre al 4 cilindri a benzina 2.0 da 240 cv non troppo congeniale ai mercati europei, al punto che durante il test gli esemplari con questa motorizzazione sono stati riservati ai giornalisti dei mercati meno “dieselizzati” del nostro. Il listino è compreso tra 53.400 e 63.800 euro, le consegne stanno partendo proprio in questi giorni.

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Domenica 10 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 17:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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