Il porto di Montecarlo dove si svolge il boat show

A Montecarlo i dati di Nautica Italiana/Deloitte. Mercato in crescita, italiani sempre più forti

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MONTECARLO - Nautica Italiana, l’associazione che rappresenta i colossi del settore usciti da Ucina e impegnati in una appassionante corsa alla leadership mondiale, hanno colto l’occasione del Monaco Boat Show 2017 per presentare lo studio elaborato con gli analisti di Deloitte sull’andamento del mercato mondiale della nautica. Un comparto che – secondo lo studio – nel 2016 ha totalizzato un valore di circa 21 miliardi di euro, registrando un incremento del +8% rispetto al 2015 (19 miliardi di euro). La stima 2017 per il mercato nautico mondiale di nuove imbarcazioni da diporto (consegne) vale invece 22,9 miliardi di euro, con una crescita del +11% rispetto al 2016.

Più in dettaglio, lo studio esamina le diverse tipologie di imbarcazioni, evidenziando che nel 2016 il mercato degli entrobordo ed entrofuoribordo è stato ancora il più importante e vale 12,3 miliardi di euro, con una crescita del +12%; il mercato dei fuoribordo e battelli pneumatici vale invece 6,2 miliardi (+6% rispetto al 2015), mentre il mercato delle imbarcazioni a vela mantiene il valore di 2,2 miliardi di euro.

Il Nord America si conferma il più importante mercato del mondo per gli entrobordo ed entrofuoribordo (38%), per fuoribordo e gommoni (67%), mentre l’Europa come mercato rappresenta il 23% del valore per entrobordo ed entrofuoribordo e il 46% per il mercato delle imbarcazioni a vela.

Nel 2017 il portafoglio ordini di superyacht oltre i 30 metri di lunghezza vale 314 unità, dei quali il 46% sono nuovi ordini. I superyacht a motore rappresentano oltre il 92% del totale: 291 ordini, con una crescita del +10,2% rispetto al 2016. E ancora: nel 2017, rispetto al resto del mondo l’Italia si aggiudica il 49% del totale degli ordini dei motor-superyacht, percentuale che scende al 34% se si considera la stazza lorda. Quanto alla vela, il mercato dei superyacht nel 2017 conta un portafoglio ordini di 23 unità di cui 9 sono rappresentati da nuovi ordini.

«E’ molto importante per Nautica Italiana presentare questo studio elaborato da Deloitte in occasione del Monaco Yacht Show, dove l’industria italiana dei superyacht è protagonista» – ha commentato Lamberto Tacoli, presidente dell’associazione -. La nostra leadership – ha aggiunto - è confermata e tengo a sottolineare la percentuale di crescita dei nuovi ordini rispetto all’incremento del portafoglio complessivo (+11.5% contro +7%); un dato che rivela ancora una volta la vitalità dell’industria nautica. Per la prima volta quest’anno lo studio riporta il valore globale della produzione cantieristica italiana e ulteriori implementazioni saranno introdotte nei prossimi anni grazie al nostro progetto Market Monitor, elaborato con Deloitte”.

Nel 2016 l’Italia raggiunge dunque un valore della produzione cantieristica pari a 2.0 miliardi di euro, di cui il 90,4% è rappresentato da entrobordo e sterndrive, il 6.5% dalle imbarcazioni a vela e il 3.1% dagli outboard e imbarcazioni pneumatiche. Per il 2017 la stima della previsione di crescita del valore della produzione nazionale è di circa il +13% (2.3 miliardi di euro).

Positivi anche i commenti di Luca Petroni, chairman di Deloitte Financial Advisory Italy, il quale ha sottolineato come «il market monitor insight 2016 confermi la crescita del mercato della nautica da diporto anche per il 2017, trainata dall’industria nautica italiana, che registra un incremento significativo attestandosi su un valore della produzione pari a 2 miliardi di euro».

L’Italia conferma la leadership anche nel settore delle nuovi costruzioni: è il principale produttore a livello europeo, secondo al mondo dopo gli USA. In proposito, Tommaso Anastasi (partner del Business Advisory di Deloitte Italia), ha osservato: «Il mercato della nautica da diporto, dopo il crollo degli ultimi anni, sta attraversando una fase di recupero importante con una previsione di crescita del +11% per il 2017. La sfida per gli operatori italiani è quella di ampliare e diversificare il bacino geografico della clientela finale».

«Il successo dell’industria nautica Italiana è rafforzato dall’88% dell’export della produzione cantieristica” ha commentato da parte sua Lorenzo Pollicardo, segretario generale di Nautica Italiana, aggiungendo inoltre che “l’analisi della produzione cantieristica italiana ha dimostrato come i superyacht a motore, di lunghezza dai 20 ai 50 metri, i maxi rib e le imbarcazioni a vela d’eccellenza sono i settori più performanti».

Armando Branchini, vicepresidente di Fondazione Altagamma, cui Nautica Italiana affiliata, ha dichiarato infine: «L’opportunità, ma anche l’imperativo categorico, è conquistare la clientela più sofisticata ed abbiente, che continua a crescere del 7,2% all’anno nel mondo intero. Come sta facendo l’industria di alta-gamma nel suo complesso».

 

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Domenica 1 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2017 20:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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