La nuova Ferrari 458 Speciale A esposta al salone di Parigi

Ferrari 458 Speciale A conquista Parigi:
la spider più potente mai nata a Maranello

di Giampiero Bottino
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MARANELLO - È disegnata per correre. E per dare spettacolo anche da ferma. Come ogni nuova Ferrari che, quando debutta a un salone dell'auto, richiama attorno allo stand folle di appassionati, curiosi e addetti ai lavori. Perché quando il Cavallino Rampante svela una new entry, è un evento imperdibile a qualsiasi latitudine.


A questa edizione del "Mondial de l'Automobile" parigino, tocca alla 458 Speciale A prendere il centro della scena per farsi ammirare in tutta la sua aggressiva bellezza, esaltata dalla livrea gialla attraversata da tutta lunghezza da una banda centrale bianco Avus incorniciata dai bordi blu Nart che concorrono, nella culla mondiale dell'alta moda, a dare un tocco di raffinata eleganza all'ultima creazione di Maranello.

La quale non rappresenta una novità assoluta, ma una serie limitata destinata a impreziosire il garage di 499 fortunati collezionisti di tutto il mondo. A tanto ammonta, infatti, la tiratura di questa spettacolare spider (la lettera "A" sta appunto a indicare che si tratta di una vettura Aperta) che a Maranello hanno voluto realizzare per celebrare i successi colti dalle diverse declinazione della 458 e del suo 8 cilindri che viene definito con orgoglio il più premiato e vincente della categoria.

In pista, la 458 ha infatti ribadito a suon di vittorie che il DNA sportivo della Ferrari rimane intatto, e che certamente non basta il momento poco fortunato che sta vivendo in Formula 1 per metterlo in discussione. Basta pensare al doppio titolo mondiale conquistato nel World Endurance Championship e alle affermazioni di categoria conquistate da questa straordinaria 8 cilindri nelle più prestigiose competizioni di durata: le 24 Ore di Le Mans e di Daytona e la 12 Ore di Sebring.

Nel cofano della nuova spider romba, promettendo la consueta e ineguagliata sonorità che fa sognare gli appassionati, il V8 stradale aspirato più potente mai realizzato a Maranello: 605 cv (con una potenza specifica di 135 cv/litro) e 540 Nm di coppia massima che gli hanno valso per tre volte la corona di "Best performance engine", come ricorda una targa nell'abitacolo. Un propulsore che garantisce un'accelerazione 0-100 in 3 secondi netti, spinge la vettura fino a 325 km orari e le ha consentito di staccare, sulla pista di casa di Fiorano, il tempo sul giro di 1'23"5. Un risultato impressionante, ottenuto non solo per merito del 4.8, ma anche dell'aerodinamica attiva, del controllo elettronico dell'angolo di assetto e della rigidità del telaio, realizzato in dieci leghe di alluminio che garantiscono il miglior compromesso tra leggerezza e robustezza.

Dentro l'abitacolo, tutto parla il linguaggio della sportività più estrema e raffinata, a cominciare dall'immancabile "manettino" sul volante per la selezione degli assetti e dalla cruscotto realizzato all'unico, grande contagiri analogico su fondo giallo. L'ispirazione al mondo delle competizioni si ritrova anche in numerosi dettagli estetici e nell'uso di materiali sofisticati come il carbonio blu che caratterizza i pannelli porta, il tunnel centrale, le finiture della plancia e le pedane. Nuovo e specifico stile dei sedili, realizzata in Alcantara a effetto tridimensionale con cuciture a contrasto.

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Giovedì 25 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 15:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA