La Skoda Kodiaq

Kodiaq, colpo di Skoda: lo sport utility anche a 7 posti al top per qualità e tecnologia

di Giorgio Ursicino
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BERLINO - Forte e simpatico. Come un orso. Anticipato con il concept Vision S allo scorso motor show di Ginevra, sarà uno dei protagonisti al prossimo salone di Parigi che accenderà i riflettori a fine mese. Si chiama Kodiaq, come la popolazione di una lontana isola dell’Alaska pronuncia il nome della propria città e dell’omonima razza di giganteschi plantigradi (possono pesare fino a 700 chili) conosciuta in tutto il mondo. Per il debutto in società il nuovo modello, che segna l’ingresso della prestigiosa casa della Repubblica Ceca nel settore dei Suv in forte espansione, ha scelto il cuore dell’Europa, la capitale della Germania che sfoggia anche lei nel suo stemma un orgoglioso orso rampante.
 

 

Come ha spiegato il numero uno di Skoda Bernhard Maier, fra il nuovo Kodiaq e Kodiak è scoppiato un vero amore e, per essere presente all’evento, la sindaca della città americana ha affrontato dieci ore di volo: il primo cittadino ha ricordato con orgoglio che, quando è stato annunciato il nome del Suv lo scorso maggio, l’intera comunità ha contribuito a sostituire per un giorno la “k” con la “q” da insegne e cartelli stradali. Kodiaq non sarà un colpo isolato, è la punta di una freccia “Discover new grounds” che presto vedrà l’arrivo di altri sport utility e rafforzerà ulteriormente un brand in grande crescita che nel nostro paese deve affermare ancora completamente i suoi eccellenti valori. 

L’azienda boema viene da una serie di stagioni da record e pare abbia intenzione di accelerare. Nel 2015 ha venduto per il secondo anno di fila oltre un milione di veicoli in cento paesi di tutto il mondo (il suo primo mercato è la Cina) incrementando fatturato e utile operativo. Un’ulteriore impennata c’è stata nel primo trimestre 2016, grazie soprattutto all’ammiraglia Superb che in poco tempo ha superato le centomila consegne (la Octavia è affermata da tempo e Fabia deve ancora esprimere il suo enorme potenziale). Kodiaq non è quindi un fulmine a ciel sereno, ma sorprende lo stesso per il suo design e la sua qualità, lo spazio che offre e l’innovazione tecnologica. Un tipo parecchio interessante che potrebbe scuotere non poco (anche in Italia) un comparto già in ebollizione.

Per chi conosce a fondo Skoda (ha una storia di oltre 120 anni ed è nata come marchio di prestigio per rivaleggiare con i tedeschi) alcune cose sono quasi scontate: soluzioni innovative e spesso geniali, abitabilità e capacità di carico difficili di credere, qualità dei materiali, cura delle finiture, tecnologia all’avanguardia abbinata all’affidabilità e un sempre interessante rapporto valore/prezzo nonostante il brand sia agli antipodi dell’area low cost. Altre, invece, non possono che sorprendere e fanno pensare come Kodiaq abbia tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto al sole. Ribelle ai rigidi schemi, sembra avere le doti per non farsi inquadrare nei classici “sotto segmenti” ed abbia la grinta per giocare fra le linee occupando il campo sia in larghezza che in profondità. Con una lunghezza di 470 centimetri, il Suv boemo offre la possibilità di ospitare 7 persone e si inserisce fra i grandi Suv che sfiorano i 5 metri (e magari costano oltre 50 mila euro) e la “classe” 450 cm che da sempre va per la maggiore con la possibilità di attingere da entrambi i bacini. Stessa cosa per il “posizionamento”: Skoda non è proprio premium, ma ha contenuti e tecnologia che hanno poco da invidiare ai migliori.

Il team diretto da Josef Kaban fa un altro passo in avanti nell’evoluzione stilistica con una precisione delle linee e una cura dei dettagli che ricorda la proverbiale lavorazione dei cristalli orgoglio della regione. Il passo lungo (279 cm) e gli sbalzi contenuti evidenziano i muscoli rafforzati dall’originale calandra anteriore tridimensionale. Bella la plancia, molto teutonica con il grande display centrale posizionato in alto per comandare le numerose funzioni di infotainment e le bocchette di areazione verticali. L’abitacolo è un vero salotto che, a richiesta, può ospitare fino a sette persone veramente con grande comfort.

Lo spazio è tanto a tutti i livelli, in particolare quello riservato ai passeggeri della fila centrale i cui sedili possono scorrere longitudinalmente ed essere reclinati. Da primato la capacità di carico di oltre 700 litri viaggiando in 5, ma che può superare i due metri cubi con sole due persone. Si può scegliere fra due propulsori turbodiesel (due litri da 150 e 190 cavalli) e tre benzina Tsi, un 1.4 da 125 e 150 e un due litri da 180. Eccellenti le performance e i dati di consumo ed emissioni. Non manca la possibilità di avere la trazione integrale e il cambio automatico a doppia frizione (fa il suo esordio un nuovo 7 rapporti). Al top i sistemi elettronici di assistenza alla guida e quelli di connettività che consentono di interfacciarsi con lo smartphone e di dialogare con l’auto da remoto. Ultima chicca le numerose soluzioni simply clever fra le quali spiccano le protezioni dei bordi sportelli a scomparsa e il raschietto per togliere il ghiaccio dai vetri riposto nel portello del carburante che ha anche la funzione di lente di ingrandimento.

 

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Mercoledì 14 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2016 14:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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