La Citroën Cxperience Concept

Obiettivo emissioni zero: al salone di Parigi sul palcoscenico le batterie

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Non è stata la solita “grandeur” a indurre gli organizzatori a presentare il Mondial de l'Automobile 2016 come la manifestazione che avrebbe tenuto a battesimo la terza rivoluzione dell'automobile, dopo quelle legate alla sua nascita e alla sua trasformazione in prodotto di massa: l'era della mobilità sostenibile. In effetti, alla Porte de Versailles l'auto elettrica – o per meglio dire elettrificata – sembra avere imboccato davvero la pista di decollo.
 

 

Una vera rivoluzione, per esempio, è quella promessa dalla Volkswagen che attribuisce alla I.D. La capacità di aprire una nuova era, proprio come fece a suo tempo il mitico Maggiolino. E annuncia che il seguito di serie di questa concept car dal suggestivo frontale traslucido nel quale sono affogati i gruppi ottici e il logo luminoso del marchio diventerà realtà al più tardi entro il 2020. Spinta dai 170 cv erogati da un motore elettrico compatto connesso all'asse posteriore, la I.D. promette 600 km di autonomia grazie a un pacco batterie che copre l'intero pavimento e può essere ricaricato senza fili per via induttiva. Questa concept car sviluppata sulla piattaforma “elettrica” Meb è la capofila di una famiglia che entro il 2025 punta anche a offrire la funzione di guida completamente automatica.

Di famiglia elettrica si parla anche in casa Mercedes, dove la Generation EQ anticipa in modo molto verosimile il look e la tecnologia della gamma EQ, costituita interamente da modelli a batterie. Due motori elettrici, uno per asse, da complessivi 408 cv promettono prestazioni super sportive con un impatto ambientale nullo. Altra tecnologia – l'ibrido plug-in costituito da due motori elettrici e uno termico – e altra concept car: la Mitsubishi Phev che quando entrerà in produzione sarà un modello interamente nuovo e non sostituirà né il Pajero né l'Outlander. Ibrida plug-in, infine, è anche la propulsione della Citroën Cxperience Concept, berlina di dimensioni importanti (è lunga 4,85 metri) creata per illustrare i benefici del programma “Advanced comfort” del marchio francese.

Dal futuro più o meno prossimo al presente, cioè alle vetture “alternative” pronte per il mercato. Smart diventa il primo marchio a offrire una versione elettrica dell'intera gamma, fortwo, fortwo cabrio e forfour, mentre Opel ha stupito con gli oltre 500 km di autonomia dichiarati per la compatta Ampera-e che abbina le lunghe percorrenze alle performance interessanti garantite dal motore elettrico da 204 cv.

L'autonomia, che rappresenta il maggiore ostacolo intrinseco – gli altri sono sostanzialmente di tipo legislativo e infrastrutturale – alla diffusione dell'auto elettrica, a Parigi sembra un tabù ormai in procinto di essere sfatato La conferma viene, per esempio, dal grande e ricco stand Bmw nel quale si spazia dalle emissioni zero alle performance, straordinarie ma non certamente verdissime, dei modelli sportivi M. La i3, l'elettrica cittadina che con la sportiva coupé i8 costituisce la famiglia “i”, vanta ora una percorrenza aumentata da 190 a 300 km grazie alla nuova batteria da 94 Ah. Tra le city car, la piccola Renault Zoe, pur non essendo una novità assoluta, esibisce con orgoglio, stampata sulle portiere, la capacità di percorrere fino a 400 km prima di fermarsi a fare il “pieno”. A ricordarci poi che le potenzialità della propulsione elettrica non si fermano all'ambito urbano pensa la Jaguar esponendo la scenografica I-Type pronta a debuttare nella stagione di Formula E.

Se neppure questo basta a cancellare l'ansia da autonomia, o se non si vogliono modificare le proprie abitudini di guida o per entrambi questi motivi, c'è sempre l'alternativa dell'ibrido. Meglio se plug-in, come quello ad alte prestazioni della Panamera 4 E-Hybrid (trazione integrale, 462 cv, 50 km di percorrenza elettrica e 4,6 secondi da 0 a 100 all'ora) che completa la nuova gamma della performante berlina Porsche, o quello più soft di cui dispone la seconda generazione della Toyota Prius Plug-in Hybrid. La stessa Toyota riafferma nei fatti che l'ibrido standard è tutt'altro che al tramonto, come dimostra la nuova C-Hr che con la Prius condivide l'innovativa piattaforma Tnga.

D'altro canto, che l'ibrido rappresenti una soluzione versatile, adatta a qualsiasi tipologia di vettura, lo dimostra la lista delle novità che spazia da una supercar da 963 cv come la stratosferica LaFerrari Aperta a un Suv compatto e originale come la nuova generazione della Suzuki Ignis.

Hyundai ha approfittato dell'appuntamento parigino per annunciare il prezzo (da 24.900 euro) della Ioniq ibrida che non è una novità assoluta, ma è la prima a scendere in strada delle tre versioni (seguiranno l'elettrica e l'ibrida plug-in) con cui la casa coreana si propone come protagonista dell'elettrificazione a tutto campo.

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Lunedì 3 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 12:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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