La Atto 3 della cinese Byd

Atto 3, il Suv elettrico compatto della cinese Byd con 420 chilometri di autonomia. E la pompa di calore di serie

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

L'AIA – In Italia il nome scelto della cinese Byd per il Suv compatto a 5 posti che arriva come terzo modello dopo la Tang e assieme alla Han ha senso: Atto 3. Si tratta della prima macchina sviluppata dal costruttore del Regno di Mezzo sulla nuova piattaforma 3.0 che in combinazione con il motore elettrico è stata annunciata in grado di ridurre le perdite di trasferimenti energetici fino all'89% e allo stesso di aumentare l'efficienza termica del 20% grazie al primo sistema di raffreddamento e riscaldamento diretto per le batterie. Su questo modello e con questa architettura la pompa di calore è di serie (così come il tettuccio panoramico).

Il design si adatta ai gusti e europei, come del resto le proporzioni: 4,45 metri di lunghezza, 1,62 di altezza e un passo di 272 centimetri. Grazie al pavimento piatto, anche il posto centrale posteriore diventa utilizzabile, esattamente come il bagagliaio che, grazie al doppio fondo, ha una capacità di 440 litri con i sedili in configurazione normale. Equipaggiato con la batteria da 60,5 kWh, l'Atto 3 viene dichiarato con un'autonomia di 420 chilometri nel ciclo Wltp. Il Suv a trazione anteriore monta un'unità da 204 cavalli che ha un'accelerazione da 0 a 100 orari di 7,9 secondi e una velocità massima di 160 km/h.

Le prime consegne della Byd Atto 3 avverranno entro la fine dell'anno nei mercati del Nord Europa, mentre in Italia non dovrebbe essere disponibile ancora per parecchi mesi. La commercializzazione potrebbe forse cominciare con la fine del 2023, ma non esistono certezze. I primi prezzi verranno annunciati alla vigilia dell'Automobile Paris, in calendario fra il 18 e il 23 ottobre. A quanto pare è prevista una sola versione, forse non completamente full optional, ma quasi. Per caratteristiche e dimensioni i 40.000 euro potrebbero essere una cifra “onesta”. A bordo la percezione è quella di una vettura di buona fattura e con soluzioni esteticamente interessanti come i grandi “fusilli” che caratterizzano le bocchette dell'aria o le “chitarre” che distinguono le tasche delle portiere.

Si tratta di alcune corde che, se toccate, producono veramente l'effetto di un basso. Divertenti da vedere, forse un po' meno da ascoltare se ripetutamente attivate, ad esempio dai più piccoli che viaggiano dietro. Su strada si muove bene anche se la simultanea prova degli altri modelli a trazione integrale lascia percepire la differenza delle due sole ruote motrici anteriori. Lo schermo centrale rotante supera i 12 pollici di diagonale, anche se a richiesta si potrà avere quello più grande da oltre 15. Anche l'insonorizzazione non è quella dei due modelli di segmento E della Byd, ma il comfort acustico resta comunque estremamente elevato. Del resto anche il prezzo dovrebbe essere diverso. L'impressione è quella di un Suv molto ben riuscito. Il costruttore sta attendendo il responso dei crash test EuroNcap dai quali si aspetta le cinque stelle a testimonianza che dietro la prudenza nella comunicazione c'è la determinazione nel portare sul mercato una macchina in grado di superare i pregiudizi sulla qualità.

  • condividi l'articolo
Lunedì 29 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA