la A6 Avant

Audi, la A6 Avant raddoppia. La wagon si rinnova con 2 interpretazioni che utilizzano piattaforme diverse

di Michele Montesano
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MILANO - Ci sono auto che, grazie alla loro storia, sono entrate di diritto nell’immaginario collettivo. Tra queste troviamo sicuramente l’Audi A6 Avant che, svelata nel 1994, è diventata un riferimento della sua categoria. La station wagon dei Quattro Anelli non conosce il passare del tempo anzi, generazione dopo generazione, ha saputo evolversi fino a giungere alla declinazione elettrica e-tron. Ma la A6 Avant resta fedele anche alle motorizzazioni termiche, ora ben supportate dalla controparte ibrida. Tra il brulicare delle persone che affollano il centro di Milano, in occasione della Design Week, la A6 Avant e-tron sembra arrivare direttamente dal futuro. Il suo stile, con la nuova firma luminosa Matrix LED e la calandra single frame ridisegnata, non passa di certo inosservato. Ad attirare la curiosità sono sicuramente le sue forme sinuose quasi disegnate dal vento, tanto che la A6 Avant e-tron presenta un CX di 0,24, oltre agli specchietti retrovisori digitali.

La station wagon tedesca, nonostante una lunghezza di 4,9 metri, si districa agevolmente nel traffico cittadino. Lo scatto ai semafori è fulmineo, la A6 Avant nella variante Performance dispone di una potenza di 280 kW (381 Cv) e una coppia di 565 Nm sempre disponibile sull’asse posteriore. La versione long range della A6 e-tron dispone di una batteria da 100 kWh che le permette un’autonomia fino a 720 km. Veloce anche la ricarica, tanto da garantire 310 km di percorrenza in appena 10 minuti di carica attraverso le colonnine HPC.
Il comfort è apprezzabile tanto sul pavé urbano che nei tratti autostradali, merito delle sospensioni pneumatiche adattive, oltre all’abitacolo che garantisce tanto spazio e sedute comode. Non manca il palcoscenico digitale, composto da un quadro strumenti da 11,9” e un touch screen da 14,5” per l’infotainment che è dotato di assistente digitale. Vantando una perfetta distribuzione dei pesi, la A6 Avant e-tron si dimostra incisiva anche sulle tortuose strade di montagna della Panoramica Zegna. L’Audi, grazie allo sterzo progressivo e all’ottimo telaio, si inerpica con disinvoltura tra i tornanti piemontesi mostrandosi estremamente agile.
Giunti sulla vetta è il momento di passare alla variante ibrida. Così simili ma tanto diverse, le A6 Avant a un primo sguardo possono sembrare identiche. Anche se a differire è soprattutto ciò che sta sotto la carrozzeria, osservandole l’una accanto all’altra l’occhio più attento può scovare subito alcune differenze. Lo stile, marcatamente sportivo, vede la calandra single frame che si estende fino al bordo inferiore del paraurti anteriore.

Nuova la firma luminosa, con fari Matrix LED affilati, da cui partono le nervature che vanno a delineare le fiancate muscolose. Il tetto, discendente verso il lunotto, enfatizza il posteriore dove troviamo la fascia luminosa che raccorda i gruppi ottici. Immancabile l’estrattore e il doppio terminale di scarico, così come alcune soluzioni aerodinamiche che le consentono di ottenere un CX di 0,25. Saliti a bordo, ritroviamo la medesima cura dei dettagli tipica di Audi e il palcoscenico digitale, che avvolge chi sta alla guida, disponibile anche l’head-up display e uno schermo da 10,9” davanti al passeggero anteriore. Con un passo di 2,92 metri lo spazio non manca anche per chi siede dietro, inoltre il bagagliaio offre una capienza che varia da 466 a 1.497 litri. Al lancio la A6 Avant è offerta con tre motorizzazioni tutte affiancate dalla tecnologia mild-hybrid plus a 48 Volt abbinata a una batteria da 1,7 kW che, erogando 24 Cv e 230 Nm di coppia, supporta il propulsore migliorandone l’efficienza e riducendone i consumi fino al 15%. Troviamo quindi il diesel 2.0 TDI da 204 Cv, proposto sia con trazione anteriore che integrale, e il V6 3.0 TFSI da 367 Cv esclusivamente con la trazione integrale Quattro. Inoltre, nel corso dell’anno, debutteranno anche le varianti plug-in.

Il diesel dotato di trazione integrale si mostra la soluzione ideale per il nostro viaggio di ritorno. Il telaio irrigidito e il bilanciamento leggermente spostato sull’asse anteriore (55/45) consente di affrontare al meglio i tornanti. Lo sterzo integrale, che vede le ruote posteriori sterzare in controfase alle basse velocità, consente un’ottima agilità nonostante la lunghezza di 4,99 metri. Anche in questo caso le sospensioni pneumatiche adattative si mostrano un’arma in più sia nei tratti guidati che in quelli autostradali, dove si percepisce l’ottimo lavoro di insonorizzazione effettuato dai tecnici Audi. Rientrati a Milano, la A6 Avant spicca nel traffico cittadino grazie alla sua imponente e aggressiva presenza su strada, tanto da garantire gli sguardi e la curiosità di automobilisti e pedoni. Che sia elettrica o ibrida, l’Audi A6 Avant si conferma ancora la station wagon di riferimento del segmento E. Già acquistabile, la versione e-tron è offerta da 68.000 euro, mentre la variante termica parte da 69.350 euro.

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sabato 3 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA