MG Ehs, sta per debuttare in Italia con un prezzo attorno ai 34.000 euro

Torna MG con un Suv “ricaricabile”: Ehs ibrida plug-in, una signora british molto orientale

di Mattia Eccheli
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AMSTERDAM - I dati che arrivano dal Regno Unito e dalla Norvegia sono confortanti. La cinese Saic, che ha acquistato il marchio britannico MG, ha avviato l’offensiva sul mercato europeo partendo dal nord, anticipandola nel 2018 con il lancio del veicolo commerciale elettrico Maxus Ev80. Con oltre 18.400 unità targate, Oltremanica MG è cresciuta del 40% del corso del 2020 (il mercato è crollato del 29%) con una quota di mercato dell’1,13% . In Norvegia, il Suv a zero emissioni Zs Ev è risultato l’ottava auto più venduta dell’anno con 3.720 esemplari. Si tratta di volumi che hanno consentito al marchio di raggiungere la tredicesima posizione assoluta. Il parente stretto plug-in, l’MG Ehs, sta per debuttare in Italia con un prezzo attorno ai 34.000 euro. La declinazione a benzina aveva superato i crash test EuroNcap, il programma europeo che valuta la sicurezza dei veicoi di cui fa parte anche l’Aci, con le cinque stelle, il massimo dei voti.

Lungo 4,754 metri (272 centimetri di passo), l’MG Ehs monta un sistema ibrido ricaricabile da 258 cavalli di potenza e 370 Nm di coppia con rigenerazione dell’energia in frenata. L’unità turbo a benzina da 1.5 litri e 162 cavalli (250 Nm) è abbinata a quella elettrica da 122 cavalli (230 Nm) e alla batteria da 16,6 kWh capace di garantire fino a 52 chilometri di percorrenza a zero emissioni. Come gli altri parametri, anche quello relativo all’autonomia è in linea con quello dei costruttori più affermati: non a caso, sul fronte delle emissioni MG fa parte del pool del gruppo Volkswagen. La trasmissione ha 10 marce: sei per il motore a benzina e quattro per quello elettrico. Il peso complessivo sfiora i 1.750 chilogrammi e la velocità massima è di 190 orari. Lo spunto da 0 a 100 km/h avviene in meno di 7 secondi.

I clienti europei e italiani sono destinati a sentire sempre più spesso il marchio MG, che non sarà una “meteora” automobilistica. Intanto perché Saic è una realtà solida – con 5,6 milioni di unità targate nel 2020 è il terzo gruppo cinese e fra i più importanti al mondo – e poi perché Matt Lei, numero uno della filiale del Vecchio Continente di MG, ha assicurato da Amsterdam che «siamo qui per restare». Con l’opzione plug-in, la società amplia la gamma offrendo un modello interessante per prestazioni e prezzo anche in quei paesi dove il processo di elettrificazione procede più lentamente. Disegnato, progettato e fabbricato in Cina, l’MG Ehs ha proporzioni classiche, di quelle che piacciono in Europa (segmento B). Offre cinque posti, un bagagliaio flessibile con una capacità compresa fra i 448 ed i 1.375 litri, un tetto panoramico di 1,2 metri quadri di superficie, un cruscotto digitale dalla diagonale da 12,3 pollici ed uno schermo tattile da 10,1 pollici.

Tra le funzioni di serie ci sono il blocco elettronico del differenziale, il carica batteria da 3,7 kW in grado di assicurare un rifornimento completo in un massimo di quattro ore e mezzo e l’integrazione sia a Apple CarPlay sia AndroidAuto. Il modello sarà a listino negli allestimenti Luxury e Comfort e potrà venire ordinato in quattro tinte esterne e due interne. Per sfatare i luoghi comuni sull’affidabilità dei prodotti cinesi, MG non solo assicura la disponibilità di una importante serie di sistemi attivi di assistenza alla guida, ma offre una garanzia che va ben oltre il “minimo sindacale” che è di due anni. Come avevano già fatto i corani di Kia, il costruttore britannico a controllo cinese arriva a 84 mesi. Andrea Bartolomeo, che dirige le operazioni di MG nel Belpaese dal quartier generale di Milano, sta lavorando alla rete di vendita: l’obiettivo è quello dei 30 concessionari entro la fine del 2021.

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Martedì 1 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 03-06-2021 19:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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