La Ferrari F80

F80, la supercar Ferrari. Quarant’anni dopo il primo modello della serie top arriva un nuovo capolavoro

di Piero Bianco
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Costa 3,6 milioni di euro e verrà prodotta in sole 799 unità (prime consegne dopo l'estate). Ha 1.200 cavalli, raggiunge i 350 km l'ora e vola in 2,15 secondi da 0 a 100, un missile. Basterebbero questi numeri per proiettare la nuova F80 nel pianeta esclusivo delle Supercar con il Cavallino sul cofano. Ma c'è molto altro nel Dna dell'ultimo gioiello Ferrari. «È come un’astronave, un progetto ipertecnologico senza citazioni nostalgiche e con un approccio futurista di rottura», enfatizza il responsabile del Centro Stile, Flavio Manzoni. Nei nuovi padiglioni dell’E-Building, il reparto avanzato concepito per assemblare ogni tipo di vettura (ma specialmente quelle elettrizzate e la futura full-electric in arrivo nel 2025) è stato svelato un pezzo inedito di storia, a cavallo tra tradizione e futuro.

La F80 arriva dopo leggende come GTO, F40, Enzo e, ultima, LaFerrari anche in versione Aperta che è stata la prima ibrida. Vetrine tecnologiche dedicate a clienti molto speciali che dal 1984 tramandano il top dell’innovazione grazie al naturale transfer di esperienze dalla Formula 1. «In questo caso abbiamo raggiunto l'eccellenza assoluta – spiega il responsabile tecnico Gianmaria Fulgenzi - per una vettura con motore a combustione interna e tecnologia ibrida di ultima generazione. Abbiamo portato il motopropulsore a un livello inimitabile. L’architettura è finalizzata alla massima performance, a partire dal telaio in fibra di carbonio, e sul fronte dell’aerodinamica, mai così estrema per una vettura omologata, siamo andati davvero oltre i limiti. Le nuove sospensioni attive garantiscono prestazioni ottimali anche in pista». Ecco svelato un altro “segreto”: la F80 si guida come una F1 (il sedile del passeggero è leggermente arretrato e l’intero cockpit è un guscio orientato al pilota che si trova quasi sdraiato) ma è utilizzabile anche su strada. «Una monoposto per due – spiega il responsabile marketing Enrico Galliera – che ha conquistato anche Charles Leclerc. Dopo averla provata mi ha detto: finalmente un sedile comodo. L’obiettivo era appunto concepire una vettura estrema ma anche versatile, per questo abbiamo scelto il motore di origine racing che oggi offre il meglio delle performance, il V6 turbo da 3 litri con un sistema ibrido evoluto a 800 Volt per ottenere potenze specifiche mai raggiunte prima». Il motore a combustione offre 900 cv e un valore di potenza specifica record di 300 cv/litro, ai quali vanno aggiunti i 300 cv erogati dal supporto delle batterie. Molti componenti sono figli della 499P che ha dominato le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans. Quello della F80 è il primo motore elettrico interamente progettato, testato e prodotto dalla Ferrari a Maranello per massimizzare le prestazioni e ridurre il peso.

La sistemazione dei due motori elettrici, posizionati in corrispondenza degli assali anteriore e posteriore, deriva direttamente dall’esperienza racing. L’e-Manettino, presente su tutte le Ferrari ibride, prevede tre configurazioni di guida, Hybrid, Performance e Qualify, ma non c’è la modalità eDrive già vista su SF90 Stradale e 296 GTB perché in questo caso non si può viaggiare a emissioni zero. La posizione Hybrid è quella standard all’accensione della vettura, finalizzata al recupero o mantenimento di energia per prolungare la capacità del motore e generare boost all’occorrenza. L’ala mobile è dotata di un sistema elettronico che ne gestisce il sollevamento e la regolazione dinamica dell’incidenza con cui si modulano carico verticale e resistenza. L'aerodinamica è ottimizzata anche dall’estrattore posteriore, dal fondo che non è piatto ma lavorato, dal triplano che ottimizza i flussi d’aria anteriori con l’S-Duct (canale di collegamento col telaio) per gestire il carico verticale fino a generare un valore record di 1.050 kg a 250 km/h. L’assale anteriore elettrico permette inoltre di avere 4 ruote motrici per sfruttare al meglio coppia e potenza; nuovi pure i freni con tecnologia derivata dalle competizioni per bloccare la vettura in soli 28 metri dai 100 km l’ora e in 98 dai 200.

Il linguaggio stilistico della F80 (lunga 4,84 metri, larga 2,06 e alta 1,13) è figlio delle nuova era e concede appena una citazione alla 12Cilindri nel frontale con i proiettori orizzontali “nascosti” all’interno di un visore, uno schermo nero con funzioni aerodinamiche e ottiche che rende la vettura molto originale. Per il resto, linee tese, coda tronca e componenti funzionali come i sei sfoghi d’aria sulla “dorsale” con muscoli poderosi ai lati. Con questa nuova Supercar la Ferrari soddisfa i palati dei più facoltosi clienti, ma costruisce anche un ponte tecnologico verso il futuro. Preservando il fascino adrenalinico dei suoi motori termici senza tuttavia trascurare la seduzione dell’elettrico. 

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Giovedì 24 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 20:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA