La bellissima Ferrari Purosangue con le portiere aperte, quelle posteriori sono controvento

Ferrari, Purosange si nasce. Svelato il Cavallino più atteso: quattro sedili, quattro porte, una piccola rivoluzione

di Giampiero Bottino
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MARANELLO - Purosangue. Così si chiama l’ultimo gioiello della Ferrari, appena svelato in anteprima nella splendida cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa), davanti a circa 2.000 invitati, soprattutto clienti provenienti da ogni angolo del mondo e in larga parte pronti a rimpinguare una raccolta ordini già talmente corposa da indurre il management a ipotizzare – per i ritardatari – una lista d’attesa che potrebbe sfiorare i quattro anni, a fronte di un avvio delle consegne previsto per il secondo trimestre del 2023. Un interesse sorprendente persino per il Cavallino Rampante, pur abituato ai bagni di folla e alle aspettative esagerate, ma che trova giustificazione tra l’altro nella rivoluzione che questa vettura rappresenta nella storia del marchio. La Purosangue è infatti la prima Ferrari a quattro sedili e quattro porte (unica eccezione, la concept car Pinin realizzata nel 1980 da Pininfarina per celebrare i 50 anni di attività e rimasta un esemplare unico) destinata a uscire dalle linee di montaggio di Maranello con una cadenza che comunque non dovrà mai superare – è stato più volte ribadito in fase di presentazione – la quota del 20% della produzione totale, a tutela dell’esclusività del prodotto e del marchio.

Nonostante quello che l’inedita configurazione di carrozzeria in termini di volumi e proporzioni e la posizione di guida alta lascerebbero presagire, la nuova Ferrari lunga 4.973 mm non è (né vuole essere, a differenza di quello che alcune anticipazioni arbitrarie avevano ipotizzato) il primo Suv del Cavallino Rampante, ma il frutto di un progetto partito da un foglio bianco e basato su un presupposto irrinunciabile: creare un’auto sportiva senza compromessi, capace di offrire prestazioni e sensazioni di guida degne di una vera Ferrari, ma anche di destreggiarsi su fondi stradali più problematici come quelli che si possono affrontare d’inverno per raggiungere una stazione sciistica alla moda.

Merito della trazione integrale 4RM-S introdotta sulla Gtc4 Lusso e che la Purosangue ha ereditato nella versione evoluta sviluppata per la SF90 Stradale.  Per quanto riguarda il comportamento dinamico, in attesa di poterla mettere alla prova in pista e su strada, possiamo dire che le premesse sono più che convincenti, a cominciare dalla scelta del motore, il 12 cilindri 6.5 aspirato i cui 725 cv e 715 Nm di coppia massima consentono di superare i 310 km orari, con un’accelerazione 0-100 in 3,3 secondi e la compagnia di un sound esaltante.

A favore del temperamento giocano numerose soluzioni, dalle quattro ruote sterzanti al baricentro basso, per non parlare delle sospensioni attive Ferrari che rappresentano il debutto assoluto di una tecnologia proprietaria (sviluppata con Multimatic) la cui rapidità di reazione ottimizza le prestazioni in curva. Al comportamento impeccabile concorre anche la pressoché perfetta distribuzione dei pesi (49% all’anteriore, 51 al posteriore) determinata da un’architettura originale che segna un’ulteriore differenza rispetto ai Suv degli altri specialisti delle supercar sportive. Nel caso della Purosangue, infatti, il motore è in posizione centrale-anteriore mentre il cambio doppia frizione Dct a 8 rapporti è collocato posteriormente.

Una scelta che ha peraltro richiesto qualche sacrificio in termini di capienza del bagagliaio. Quello che abbiamo verificato di persona nel corso della presentazione statica è l’elevato comfort delle quattro poltrone singole. Quelli posteriore riscaldate, reclinabili e insospettabilmente comode, rappresentano a nostro avviso la vera sorpresa di un abitacolo nel quale la competenza e la creatività del team di design guidato da Flavio Manzoni hanno risolto al meglio una sfida del tutto nuova, creando uno spazio ampio e accogliente. E facilmente accessibile grazie alle porte posteriori che si aprono elettricamente controvento con un angolo di 79 gradi.

L’attenzione al benessere dei viaggiatori trova conferma non solo nei sedili anteriori con cinque tipologie di massaggio e tre livelli di intensità, ma anche nel sistema di controllo della qualità dell’aria alla debutto su un’auto del Cavallino. Un’altra novità assoluta per il brand, che implicitamente sottolinea la diversità di questo modello, si trova nel campo dell’assistenza alla guida, dove fa il suo ingresso l’Hill descent control (Hdc) che in discesa mantiene automaticamente la velocità impostata dal guidatore. Un simile mix di passione, esclusività e tecnologia ha ovviamente un prezzo: quello della Purosangue parte da 390.000 euro, esclusi optional e personalizzazioni.

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Sabato 1 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 03-10-2022 09:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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