La Starray è lunga 4,71 metri, ha uno stile più tagliente e d’impatto

Grande esordio di Geely, brand che ama l’Europa. Le due vetture iniziali sono l’elettrica EX5 e la plug-in Starray

di Nicola Desiderio
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MILANO - Geely, cinque lettere e una galassia che è esplosa nel 1997 allargandosi nell’universo dell’automotive e arrivando ad esserne una stella di prima grandezza. Basti pensare che nel corso degli anni il gruppo cinese ha fatto sue Volvo, Proton, Lotus e stabilito joint-venture sia con Renault (e con Aramco) per Horse Powetrain sia per Smart con Mercedes, casa della quale possiede il 9,7%. Nel portafoglio ci sono anche il 7,6% di Aston Martin, marchi inediti come Link & Co, Polar e Zeekr e il controllo della Benelli, mentre è in trattativa avanzata per rilevare il 25% di Menarinibus. I tentacoli di Geely sono dunque arrivati già in Italia ed è giunto evidentemente il momento di essere presente nel nostro paese con auto che portano il proprio logo.

Per farlo il gigante cinese non ha scelto la via commerciale diretta, bensì lo fa attraverso la Jameel Motors, gigante saudita della distribuzione auto a livello globale, con un team e un’organizzazione dedicate al nostro mercato e formate da professionisti esperti, come Marco Santucci. L’ex manager di Ford, Toyota e Jaguar Land Rover parla di “Italian flair” ovvero di tocco italiano: «Geely è un brand che già conosce l’Italia e le sue città – afferma il ceo di Geely Italia – e ne apprezza l’eleganza e lo stile tanto che ha un centro di design a Milano dal 2023». Le prime carte che la casa di Hangzhou si gioca sul nostro mercato sono due suv, la EX5 e la Strarray. La prima è lunga 4,61 metri, larga 1,90 ed è alta 1,76 con un passo di 2,75 metri e uno stile levigato quanto minimalista. La EX5 è basata sulla piattaforma GEA già utilizzata su altri modelli del gruppo e, tra le sue caratteristiche, c’è l’utilizzo per la scocca di acciai ultraresistenziali (fino a 1.500 MPa) e di un’architettura elettronica particolarmente avanzata che prevede due supercomputer, provvisti di microchip sviluppati insieme alla consociata Ecarx chiamati a governare l’intero veicolo con la possibilità di aggiornarlo continuamente over-the-air. Altro punto tecnologico importante è il sistema di propulsione a 400 Volt con motore anteriore da 160 kW e 320 Nm servito da una batteria da 60 kWh di capacità con struttura “cell-to-body” e celle “short blade” al Litio-Ferro-Fosfato (LFP), che permettono di ridurre gli ingombri e sopportano oltre 3.500 cicli che corrispondono a circa un milione di chilometri. L’autonomia è di 425 km e per la ricarica dal 10% all’80% bastano 28 minuti.

La sicurezza ha già ricevuto l’imprinting a 5 stelle EuroNCAP e di livello elevato è l’interfaccia uomo-macchina con sistema operativo basato su Android Automotive, strumentazione da 10,2” con head-up display e schermo centrale da 15,4” a risoluzione 2.5K con il contorno sonoro di un sofisticato sistema audio da 1.000 Watt e 16 altoparlanti. Raffinato l’abitacolo, con sedili rivestiti in pelle e provvisti di riscaldamento, ventilazione e massaggio, ricco di spazio anche per i bagagli, grazie ad un vano di carico da 461 e che può essere ampliato fino a 1.877 litri. Due gli allestimenti: Pro e Launch Edition che per 41.900 euro (3mila euro più dell’altro) include tutto quello che la EX5 può offrire a livello di dotazione. La Starray è invece lunga 4,71 metri, ha uno stile più tagliente e d’impatto e condivide tutte le prerogative tecnologiche e di allestimento della sorella tranne il sistema di propulsione che è un ibrido plug-in formato da un motore a benzina 1.5 da 100 cv e un elettrico da 160 kW con batteria da 18,4 kWh per un’autonomia ad emissioni zero di 83 km e oltre 900 km complessivi con un consumo medio dichiarato di 2,4 litri/100 km.

Qui i prezzi vanno da 34.900 a 37.900 euro e sono identiche le forme di garanzia: 8 anni per la batteria e di 6 anni per l’intera vettura che si estendono addirittura a vita per i primi mille clienti di una Geely in Italia. Un bel benvenuto che sottolinea il fine del costruttore cinese di posizionarsi in alto grazie ad un elevato livello di servizio, ad un centro di assistenza clienti controllato direttamente e ad una rete sul territorio formata inizialmente da 15 concessionari che diventeranno 60 entro la fine del 2026 con l’obiettivo di averne 100, completi di officina autorizzata, nel giro di 18 mesi.

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lunedì 6 ottobre 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA