BRUXELLES - Lexus NX, seconda generazione per il suv che dal lancio nel 2014 è stato venduto in 1 milione di unità, 170mila delle quali in Europa dove copre circa un terzo delle targhe collezionate dal marchio premium del gruppo Toyota. La nuova NX è inoltre la prima ibrida plug-in di Lexus portando avanti il processo iniziato nel 2005 con la RX 400h ibrida, rilanciato all’inizio dell’anno dalla UX 300e elettrica e che proseguirà con altri 10 modelli da qui fino al 2025 coprendo il 50% delle vendite mondiali con modelli ad elevata elettrificazione.
La nuova NX nasce sulla base della piattaforma GA-K (la stessa della ES e della Toyota RAV4) ed è lunga 4.660 mm (+20), larga 1.865 mm (+20) e alta 1.640 mm (+5) con un passo di 2.690 mm (+30 mm). Cambiano le proporzioni con uno sbalzo anteriore più lungo di 7 e posteriore viceversa più corto di 17 mm. Notevolmente più larghe le carreggiate: di 30 mm quella anteriore e addirittura di 59 mm quella posteriore. Diventano più morbide le superfici e cambia anche il ruolo della calandra anteriore perché ha una forma più tridimensionale, una parte inferiore ancora più sviluppata ed è soprattutto più integrata con il corpo vettura. Altre due novità in coda. La prima è il profilo luminoso che unisce i due gruppi ottici a L, la seconda è la scritta Lexus al posto del classico marchio della L all’interno della ellissi.
Diverso anche l’abitacolo improntato agli ideali dell’ospitalità omotenashi e alla cura artigianale takumi della tradizione giapponese. Il posto guida segue invece il concetto tazuna, ovvero quello della briglia del cavallo, con la strumentazione digitale completata dall’head-up display e dal grande schermo del sistema infotelematico. Si va da 9,8” a 14” con Apple Carplay wireless, riconoscimento vocale attivabile con un “Hey Lexus!” e la navigazione in cloud. Completa anche la dotazione di sicurezza con dispositivi di assistenza capaci di riconoscere il 36% in più di situazioni di pericolo. Tra quelli più interessanti ci sono l’assistenza per l’evitamento dell’ostacolo, l’allerta per il traffico trasversale anche anteriore e il sistema che, in caso di presenza di auto, pedoni o ciclisti di lato della vettura, inibisce l’apertura elettrica delle portiere.
Per ottimizzare peso e resistenza, la scocca adotta acciai ad altissima resistenza, con carichi di rottura di 1.180 e 1.470 MPa, mentre parafanghi e cofano anteriori sono in alluminio. Le sospensioni sono anteriori McPherson e posteriori a doppio braccio oscillante mentre il baricentro è stato ribassato di ben 20 mm. Per i mercati globali sono previsti anche un 2.5 aspirato da 199 cv e un 2,4 litri turbo da 279 cv con cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale a trasferimento attivo della coppia, ma da noi arriveranno solo le versione elettrificate, entrambe con motore 2.5 aspirato a ciclo Atkinson e trasmissione a rotismo epicicloidale, come tutte le 17 milioni di ibride del gruppo Toyota (2 milioni di Lexus) prodotte dal 1997 in poi.
La 350h full hybrid ha 242 cv, dunque ha 20 cv in più rispetto alla RAV4 e ha anche la batteria gli ioni di litio che permette di allargare la finestra di azione ad emissioni zero, con una velocità di veleggiamento fino a 125 km/h e oltre il 50% della marcia ad emissioni zero. La 450h+ (sarà dunque il “plus” a distinguere le Lexus ibride alla spina da quelle autoricaricabili) ha invece lo stesso schema della RAV4 ibrida plug-in: 306 cv per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 6 secondi, anche se i dati di consumo (3 litri/100 km), di emissioni di CO2 (intorno ai 40 g/km) e di percorrenza solo in elettrico (63 km) sono meno roboanti della cugina, probabilmente per la presenza di un equipaggiamento più ricco che influenza sia la massa sia il consumo di energia. La batteria da 18,1 kWh è provvista di un caricatore da 6,6 kW ed è posizionata sotto il pavimento così da non influenzare né l’abitabilità, né il bagagliaio, né la capacità del serbatoio da 55 litri.
La nuova Lexus NX arriverà nella parte finale dell’anno e l’obiettivo di vendite per l’Europa prevede un perfetto bilanciamento delle due versioni, dunque la metà dovrebbe essere ricaricabile. Un piano ambizioso, ma non troppo considerando che Lexus vende già quasi il 100% di ibrido e dunque la sua clientela potrebbe essere già pronta, più di quella di altri marchi, a fare il salto verso la spina. Lexus in Europa ha venduto nel 2020 sul nostro Continente 71mila unità (-19%), sulle 719mila in tutto il mondo (-6%), e all’inizio dell’anno ha raggiunto un milione di pezzi sin dal suo lancio.