La Ferrari 812 Superfast in pista a Fiorano

Meraviglia 812, la Ferrari più potente della storia. il V12 della Superfast arriva a 800 cavalli

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo
  • 961

MARANELLO - Dopo la passerella al Salone di Ginevra, è in arrivo la nuova 812 Superfast, la Ferrari stradale più potente e veloce di sempre. Se già state sognando, sveglia! Il prezzo è di 291.642 euro (più optional). Roba per pochi privilegiati. Ai quali è richiesto un sacrificio supplementare: attendere almeno diciotto mesi per la consegna. “Europa e Stati Uniti ne assorbiranno la maggioranza, subito dopo viene la Cina, poi gli Emirati e gli altri” spiega Nicola Boari, responsabile marketing del Cavallino. E aggiunge: “In genere il 40% dei clienti che si avvicinano a questo tipo di auto hanno già posseduto una Ferrari con motore a 12 cilindri. La fedeltà al V12 è una prerogativa dei ferraristi di lunga data, che spesso posseggono più d’una nostra vettura”.
 

Erede della F12berlinetta (e della sua derivata speciale F12tdf), la nuova Ferrari cela sotto al cofano anteriore un motore V12 6,5 litri aspirato con potenza di 800 cavalli in grado di spingere l’auto fino alla velocità massima di 340 km/h con passaggio da 0 a 100 in 2,9 secondi. Bella e aggressiva come soltanto le Ferrari sanno essere, la nuova regina di Maranello presenta alcune particolarità come il servosterzo elettrico (mai utilizzato finora sulle vetture del Cavallino) e il passo corto virtuale, ovvero le ruote posteriori sterzanti (in questo caso frutto della sperimentazione fatta sulla F12tdf). Altre chicche hi-tech sono il cambio F1 a 7 rapporti che riduce i tempi di passaggio marcia del 30%; il nuovo sistema di iniezione diretta a 350 BAR (fornito dalla tedesca Bosch); il nuovo collettore di aspirazione a lunghezza variabile (realizzato totalmente in casa); l’impianto frenante della Brembo che riduce gli spazi di arresto fino a 130 metri dalla velocità di 200 km/h.

Sono nuovi anche gli interni, “realizzati in modo da rendere l’auto confortevole e utilizzabile senza problemi sulle strade di tutti i giorni”, come tengono a sottolineare gli uomini di Maranello, ricordando anche che lo spazio per i bagagli, alle spalle dei sedili per guidatore e passeggero, varia da 320 a 500 litri. Questa Ferrari, insomma, è sì la più potente e veloce di sempre, ma è anche fruibile senza patemi, facile da guidare “a filo di gas”, e persino con il supporto dello stop/start per tenere sotto controllo le emissioni (-34%). E’ dunque una Ferrari lontana anni luce dalle magnifiche progenitrici del secolo scorso, come la quasi omonima 500 Superfast del 1964 o la mitica 365 Daytona del ’68. “La nostra storia è fatta di evoluzione continua, ogni progetto nasce con l’obiettivo di superare se stessi” spiegano ancora gli uomini di Maranello, confermando una volta di più la fedeltà allo spirito di Enzo Ferrari, il fondatore della casa di cui si celebra proprio quest’anno il settantesimo anniversario.
 

 

La nuova 812 Superfast è dunque l’ultimo anello di una catena che in epoca più recente è stata avviata con la 550 Maranello, proseguita con la 575, la 599 GTB, la F12berlinetta e la derivata F12tdf. Un gioiello dopo l’altro, aggiornato di volta in volta nello stile e nei contenuti, fino ad approdare a questo capolavoro destinato a segnare un altro capitolo fondamentale nella storia del Cavallino.

Il rischio era sacrificare qualcosa in nome del risultato finale. Invece il mix tra bellezza ed efficienza, potenza e guidabilità, è perfetto. “Ma ha richiesto un lavoro complesso - spiega Flavio Manzoni, responsabile del design -. In effetti ho potuto mettere mano allo stile solo dopo aver ricevuto direttive precise dai responsabili dell’aerodinamica”. Mai come in questo caso, dunque, forma e funzione sono figlie di un progetto integrato, frutto di un piano strategico che ha prodotto una berlinetta con carrozzeria fastback, con cofano lungo, coda tronca, parafanghi avvolgenti, in grado di esaltare fascino, grinta ed efficienza, senza cedere alla tentazione di montare antiestetici alettoni e vistose appendici.

Il lavoro è stato meticoloso anche per gli interni. Che sono “fuori dal coro”, distinguendosi per alcune caratteristiche tipiche del made in Maranello, a cominciare dal volante, che ospita comandi come gli indicatori di direzione. I sedili sono molto racing, dunque piuttosto rigidi e avvolgenti, ma con regolazioni elettriche (optional) utili a trovare la posizione ideale; la strumentazione privilegia il contagiri, grande e vistoso al centro dello sguardo di chi guida, mentre penalizza un po’ la navigazione. A beneficio del passeggero, come già sperimentato su altri modelli Ferrari, c’è un display supplementare che consente di “vivere” il viaggio con informazioni aggiornate su tutto ciò che riguarda la strada e la dinamica di marcia.
 

  • condividi l'articolo
  • 961
Lunedì 25 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 27-12-2017 10:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
1 di 1 commenti presenti
2017-12-26 07:54:38
Se non arriva a 1000 cavalli non la voglio.