L'ammiraglia elettrica di Mercedes EQS

Mercedes, il piacere della guida elettrica sull'ammiraglia EQS con lo spettacolare Mbux Hyperscreen

di Piero Bianco
  • condividi l'articolo

NIZZA - Al volante della Mercedes EQS ti si spalanca un mondo nuovo: emozioni diverse, comunque intense. Il piacere della mobilità elettrica. L'ammiraglia ecologica della Stella è quanto di meglio si possa immaginare nel regno del lusso sostenibile. Tutto è proiettato in un pianeta hi-tech, senza rinunce a una guida brillante (a patto che si usino precauzioni per non rimanere "a secco"). Più che le prestazioni, in una vettura così sofisticata con listini che spaziano da 116 a 175mila euro, si va alla ricerca del comfort estremo. Garantito, anche, da interni che nulla invidiano alla Classe S termica, anzi addirittura li superano, e dalla possibilità di attingere a un bagaglio tecnologico spettacolare.

I sistemi di assistenza (con 350 sensori) comprendono il meglio della guida semi-autonoma, compreso il parcheggio da remoto e l'attention assist che monitora le palpebre contro i colpi di sonno. Sistemi predittivi, che ti avvisano, ad esempio, quando stai per incontrare un ostacolo invisibile magari dopo una curva: "attenzione fra un chilometro troverai un blocco del traffico", ti dice la EQS.

Rotta Milano-Montecarlo-Nizza con digressione sulle strade panoramiche della Costa Azzurra per ripercorrere, in chiave ultramoderna, le esperienze romantiche dell'imprenditore e diplomatico austriaco Emil Jellinek, che emigrò in Francia e creò a fine Ottocento una propria scuderia battezzandola Mercedes, come la figlia prediletta. Nacque così il nome della prestigiosa marca tedesca.

Il lusso oggi è cambiato, per questo la Stella ha inventato la gamma EQ (di cui EQS rappresenta il top) e ha creato un'ammiraglia basata su un'inedita piattaforma modulare puramente elettrica. E' la berlina di serie più aerodinamica del mondo (Cx 0,20) con linee sinuose e dettagli curati per gestire i flussi, ad esempio mini spoiler sui passaruota. Bellissima e spaziosa. Al volante però non si percepisce la mole non indifferente (5,21 metri di lunghezza per 1,92 di larghezza e 1,51 di altezza) grazie anche all'agilità di manovra agevolata dalle ruote posteriori sterzanti (angolo di 4,5° aumentabili a 10°).

Come tutte le elettriche, la nuova Mercedes esalta una coppia inebriante subito erogata: lo sprint è fenomenale. La vettura del test, la EQS 450+ ha una potenza di 245 kW/333 Cv ma in gamma troviamo anche la 350 da 215 kW/292 Cv, la 580 4Matic di 385 kW/523 Cv e per chi vuole esagerare perfino la AMG 53 4Matic da 484 kW/658 Cv. Trazione posteriore tranne che nelle versioni 4Matic, che grazie ai due motori sugli assali offrono il piacere aggiuntivo della trazione integrale.

Il mondo nuovo del luxury elettrico si percepisce al primo impatto. Ti avvicini e compaiono come per magia le maniglie, poi si spalanca la porta del conducente. La plancia è l'elemento più spettacolare. Sembra quella di un jet, dominata dall'Mbux Hyperscreen che crea un unico display widescreen con superficie vetrata a onda estesa per l'intera larghezza della vettura. Ci sono 3 display, quello del conducente da 12,3 pollici, il centrale da 17,7 e quello per il passeggero anteriore da 12,3 pollici: insieme creano una fascia di visualizzazione larga 141 cm. Uno show tecnologico, degno dei più sofisticati videogiochi. I comandi vocali, inoltre, regalano un ulteriore comfort di viaggio. Dici “Hey Mercedes” e puoi impartire ordini, chiedere informazioni e attivare tutti i sistemi oltre a quelli dell'infotainment con aggiornamento “over the air”. Altrettanto spettacolare, e prezioso nella guida, è l'head-up display che proietta sul parabrezza tutte le informazioni tramite un monitor virtuale di 77 pollici: così non ci si distrae mai, lo sguardo resta costantemente di fronte al guidatore. Comfort acustico massimo, senza il minimo fruscio, e cura ambientale: il filtro Hepa respinge virus e batteri per evitare che entrino nell'abitacolo.

La EQS promette un'autonomia eccellente di 782 km, quasi da record. Ma è un traguardo difficile da ottenere, perché si tende a premere un po' troppo l'acceleratore e non sempre si riesce a ottimizzare l'apporto della rigenerazione in frenata. "Nelle vetture elettriche c'è una differenza del 500% - spiega Eugenio Blasetti, manager Mercedes – sull'efficienza delle batterie tra la guida ideale in modalità eco e quella troppo brillante che qualcuno si concede". L'elettrico, insomma, è un mondo diverso e lo si gusta in pieno soltanto adeguandosi. Ci si abitua in fretta. Nel test di 340 km su percorso misto e con molta autostrada la riserva residua è stata del 30%, quanto basta per allontanare l'ansia. I 500 km "reali" di autonomia, insomma, sono una certezza. E comunque lungo il tragitto abbiamo usufruito di un punto-ricarica Ionity che (dopo qualche impiccio nel riconoscere la card prepagata) ha regalato in un quarto d'ora 100 km in più. La sosta precauzionale è una piccola fatica che va messa in preventivo, considerando anche che l'aggancio del cavo alla bocchetta di ricarica è piuttosto semplice. E' la stessa vettura, tramite l'MBux, a suggerirti dove effettuare il rifornimento e come raggiungere le colonnine rapide. Per gli elettro-scettici, in sintesi, un test è importante.

  • condividi l'articolo
Lunedì 28 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-03-2022 12:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA