La MG GTS è un coupé derivato dalla Cyberster ancora nella fase di prototipo. Le linee tuttavia sembrano già ben definite

MG GTS, il coupé derivato dalla Cyberster presentato al Festival of Speed di Goodwood

di Nicola Desiderio
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GOODWOOD – MG torna a idealmente a casa ed è al Festival of Speed di Goodwood come main sponsor per festeggiare i 100 anni del marchio con un’enorme scultura realizzata da Gerry Judah che campeggia nel giardino della residenza del Duca di March, dove si tiene la celebre manifestazione motoristica britannica.

Ai lati opposti di un lungo fuso, che evoca l'ago di una bussola lungo l'asse Est-Ovest, si staglia in aria ed è legato ad un cerchio attraverso fili, ci sono la celebre MG A del 1962 e la Cyberster dei nostri giorni rappresentando il percorso delle scoperte realizzate dal Morris Garages: dalla roadster “british” per antonomasia fino all’elettrica scoperta della nuova era sulle spalle del costruttore cinese SAIC. E in attesa di vedere finalmente la Cyberster sulle nostre strade dal prossimo novembre, la casa dell’Ottagono ha presentato a Goodwood anche la GTS.

Trattasi, in poche parole, della versione coupé della spider con capote in tela. Mostrata con carrozzeria verniciata nel classico verde inglese con i cristalli perfettamente neri per non mostrare gli interni, la GTS è ancora allo stato di prototipo, ma è praticamente definita in tutti i particolari. Quelli più qualificanti sono il montante superiore che si allarga man mano che si avvicina al fianco posteriore, la finestratura laterale che finisce a punta e il lunotto posteriore che fa quasi corpo unico con il tetto e si protrae fin quasi alla coda dove si trovano lo stesso spoiler, lo stesso estrattore e gli stessi gruppi ottici a freccia della Cyberster.

Un insieme sicuramente interessante e che il taglio netto nella coda, ricorda alcune auto britanniche degli anni ’60. Probabile che, vista l’assenza della capote, la GTS avrà anche due sedili posteriori. Apparentemente invariate appaiono anche le dimensioni con una lunghezza di 4,53 metri, una larghezza di 1,91 e un’altezza che dovrebbe crescere solo un po’, ma rimanere comunque intorno al metro e 30 cm. L’unica differenza sostanziale tra la GTS e la Cyberster dovrebbe essere nelle portiere che, invece di avere l’apertura verso l’alto, potrebbero avere quella tradizionale anche per ragioni tecniche legate alla presenza del tetto in metallo che imporrebbero un movimento più complesso.

Il concept tuttavia mostra le stesse portiere della Cyberster, con il sensore laterale e quello in prossimità del pulsante di apertura e chiusura elettrica. Dunque non è detto che i tecnici non ci facciano una sorpresa e propongano questa scenografica caratteristica anche sulla GTS definitiva. Molto dipenderà dal posizionamento che le si vorrà dare: parallelo o superiore a quello della Cyberster oppure inferiore con un prezzo ancora più basso della spider che in questi giorni viene lanciata nel Regno Unito con una soglia di attacco di 56mila sterline pari a circa 66.500 euro.

Logico, ma non scontato, che siano identiche anche le proposte che riguardano la batteria e i sistemi di propulsione. Per la prima c’è un’unità da 77 kWh, per i secondi si va dalla versione a trazione posteriore da 200 kW a quella bimotore a trazione integrale da 375 kW. Probabile che le prestazioni e l’autonomia siano superiori in virtù di un peso e di una resistenza aerodinamica inferiori. La Cyberster più potente accelera da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e ha un’autonomia di 443 km mentre l’altra chiude lo 0-100 in 5 secondi netti e con un pieno di energia percorre oltre 500 km. Ora non rimane che aspettare quali saranno le scelte definitive e se le previsioni in tema di soluzioni tecniche saranno confermate.

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Sabato 13 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA