La nuova Seat Leon

Nuova Leon, Seat cambia marcia. Look sportivo, grande connettività. C'è anche a metano, mild-hybrid e ibrida plug-in

di Cesare Cappa
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BARCELLONA - Il nuovo anno si apre all’insegna delle grandi novità per Seat. La casa spagnola da una scossa al mercato con una delle bandiere più celebri della sua produzione: la nuova Seat Leon. La vettura, giunta alla quarta generazione, è stata sviluppata sulla versione Evo del pianale Mqb. Una base nota che non ne ha limitato lo sviluppo a livello tecnologico. Mutano le forme e le proporzioni, tanto che la versione hatchback è ora lunga 4.368 mm (+86 mm), larga 1.800 mm (-16 mm) e alta 1.456 mm (-3 mm), con un passo di 2.686 mm, ossia 50 mm in più rispetto alla precedente. Anche la familiare ST (la Sportstourer) ha visto modificare il quadro dimensionale: ora presenta una lunghezza di 4.642 mm (+93 mm), una larghezza di 1.800 mm (-16 mm) e un’altezza di 1.448 mm (-3 mm). Station e cinque porte viaggiano di pari passo, garantendo sin dal debutto un ampio ventaglio di possibilità nell’offerta promossa dalla Casa spagnola.

Nonostante il pianale di appartenenza sia comune a quello precedente, sebbene evoluto, le dinamiche stilistiche rivelano una vettura decisamente innovativa rispetto alla terza edizione. Primo atto di questo mutamento sono ovviamente la sezione frontale e posteriore, ovvero quelle che certificano in modo più marcato il quarto atto di Seat Leon. L’auto appare più scolpita e armoniosa, puntando sempre l’accento sull’elemento sportivo. Una velleità che amplifica il potenziale e il valore della media di Martorell. Ecco perché grande importanza, quando si tratta di evoluzione, è riservata ai gruppi ottici, che hanno letteralmente il compito di “firmare” la nuova vettura. In particolar modo si segnala la rinnovata fanaleria posteriore, che a Martorell hanno chiamato “Cost to cost”.

Perché corre da una parte all’altra del cofano posteriore dell’auto. Un modus operandi che altre vetture del Gruppo hanno lanciato da tempo e che Seat ha rielaborato secondo le specifiche tipiche dello stile spagnolo. Anche a bordo i contenuti presenti e promossi della media catalana sono inediti. Chiara evoluzione dell’offerta passata, garantiscono un’esperienza di guida ancora più connessa. Nel senso che Leon è dotata di una Sim integrata, che le consente uno scambio d’informazioni con il mondo “circostante”.

Certo la scenografica a bordo è stata modificata in modo importante: il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici è coadiuvato da quello del sistema d’infotainment da 8,25 pollici, che salgono a 10 nella variante dotata di sistema di navigazione. Altrimenti si può sempre fare affidamento sui protocolli Android Auto e Apple CarPlay, presenti nell’apparato Seat Full Link. Nel caso della “Mela” non è necessario attaccare il consueto cavo alla porta Usb, perché si può impiegare una connessione wireless via Bluetooth o Wlan. Quanto alla presenza di Alexa nella disponibilità dei comandi vocali, con la nuova generazione si interrompe il rapporto con il colosso americano. Presenti il sistema gesture control, che permette di eseguire alcune operazioni semplicemente muovendo la mano difronte al display del comparto infotainment. La grafica dello schermo è stata elaborata dal Seat Digital Lab.

In tema di motorizzazioni, come da tradizione, l’offerta è ricca su ogni fronte. Diesel e benzina la fanno da padrone insieme alla consueta variante a metano, con la novità del modello mild-hybrid e di quello ibrido plug-in. I due propulsori con potenza inferiore, pari a 90 cv e 110 cv, sono i benzina TSI tre cilindri da 1.0 litri. Disponibili invece con potenza da 130 cv e 150 cv, le motorizzazioni 1.5 TSI. Al vertice della gamma si colloca il motore 2.0 TSI da 190 cv.

Sul fronte diesel vengono offerti tre propulsori, tutti 2.0 TDI, con potenze di 115, 150 e 190 cv. A definire la linea a metano ci pensa invece l’unità 1.5 TGI da 130 cv. Mentre le novità in prima assoluta nella sfera Leon derivano dalla tecnologia mild-hybrid, che utilizza un alternatore-starter a 48 V e una batteria agli ioni di litio a 48 V. Il sistema è disponibile per i motori benzina 1.0 TSI 110 cv e 1.5 TSI 150 cv. In seconda battuta, ma non meno importante, c’è poi la nuova versione ibrida plug-in di Seat Leon. Capace di un’autonomia nella sola modalità elettrica di circa 60 km, è equipaggiata con un pacco di batterie agli ioni di litio da 13 kWh e il motore benzina 1.5 TSI, a cui si somma la presenza del cambio DSG con doppia frizione.

La potenza complessiva del sistema ibrido è di 204 cv. Evoluti i sistemi di assistenza alla guida, che nel corso della stagione potranno fare affidamento sul Travel Assist. Ossia un pacchetto di dispositivi che rendono la nuova Leon una vettura di livello 2 nel ranking della guida assistita, capace di una guida semi-autonoma lungo le tratte autostradali. Restano poi confermati le denominazioni degli allestimenti: Reference, Style, Xcellence o FR. L’auto arriverà entro l’estate.
 

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Sabato 14 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 16-03-2020 10:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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