Omoda 5

Sbarca in Italia Omoda 5, il moderno crossover di classe media colpisce per i dettagli di qualità e il design gradevole

di Giampiero Bottino
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In Europa per l’Europa, in Italia per l’Italia. Uno slogan che la dice lunga sulla strategia del doppio brand Omoda & Jaecoo, espressione del colosso Chery che nel 2023 ha sfiorato gli 1,9 milioni di auto vendute, in crescita del 52,6% sull’anno precedente a fronte di ricavi aumentati del 50%. I due brand – il primo orientato a un target più giovane e “tecnologico”, il secondo che guarda alla fascia premium – rappresentano l’espressione più recente (almeno per ora) della sempre più attiva presenza automobilistica cinese nel Vecchio Continente. Si tratta di una strategia che punta alla piena integrazione con i mercati di sbocco non solo attraverso una capillare rete commerciale (i 40 dealer attivi oggi in Italia sono destinati a raddoppiare entro l’anno, per superare le 100 unità nel 2025), ma anche puntando sulla forte presenza locale sia sul piano della produzione, sia su quello della logistica, attrezzata in Italia per consegnare i ricambi al massimo entro 24 ore (48 nel caso delle isole) su tutto il territorio nazionale.

Di questa volontà di inserirsi a pieno titolo nella cultura automobilistica europea offre una dimostrazione significativa la Omoda 5, il primo modello a entrare nel listino che abbiamo potuto provare a Milano, dove ha sede il quartier generale italiano del marchio. Un test che a nostro avviso ha fatto giustizia di molti pregiudizi che ancora accompagnano l’auto “made in China”, mettendo in risalto l’attenzione che in fase di progetto è stata riservata ai gusti e alle abitudini degli automobilisti europei. Se dal punto di vista estetico l’esterno esibisce un frontale dominato da una calandra fin troppo ingombrante, seppur alleggerita dai piccoli inserti a forma di diamante che ne impreziosiscono la griglia, l’abitacolo ha favorevolmente impressionato per la sobrietà degli arredi e dei colori, per i rivestimenti morbidi, per l’impeccabile esecuzione delle cuciture bianche a contrasto con l’elegante nero carbonio degli interni, testimoniando di una meritevole attenzione ai dettagli, e per l’assenza dei gadget di dubbia utilità – non manca comunque la possibilità di scegliere l’illuminazione ambientale in un “panel” di 64 colori – che spesso caratterizzano le vetture cinesi.

Lungo 4.373 mm, Omoda 5 esibisce una silhouette filante e sportiva, accompagnata dalle classiche proporzioni da crossover che durante la presentazione sono state indicate – fornendoci un dato che non avevamo mai preso in considerazione – nel rapporto di 0,87 tra altezza e larghezza, e si caratterizza su tutte le versioni per i due display affiancati ad alta risoluzione da 12,3 pollici ciascuno: il quadro strumenti digitale e lo schermo del sistema di infotainment. Tra le soluzioni adottate per tutelare il benessere dei passeggeri, merita un cenno il sistema di purificazione dell’aria a ioni negativi con filtro Net Plus che mantiene sempre elevata la qualità dell’aria nell’abitacolo, comodo e accogliente per 5 persone e “completato” da un bagagliaio il cui volume è compreso tra 360 litri e i 1.075 che si ottengono abbattendo gli schienali posteriori.

Su strada, Omoda 5 ha esibito un eccellente equilibrio dinamico e buone prestazioni grazie ai 147 cv e 275 Nm di erogati dal 4 cilindri 1.6 Tgdi turbo a iniezione diretta di benzina, ben assistito dal cambio doppia frizione 7Dsgt a 7 rapporti. Questo motore era l’unico disponibile per il test, al quale invece non ha partecipato il “gemello” a propulsione 100% elettrica da 204 cv sviluppato sulla medesima piattaforma multi-energia T1X e accreditato di un’autonomia di 430 km grazie alla batteria da 62 kWh che si può ricaricare dal 30 all’80% in 28 minuti. La velocità massima è di 170 km orari rispetto ai 195 garantiti dalla motorizzazione termica. Se sotto molti aspetti il nuovo crossover Omoda si ispira alla filosofia europea, con qualche dettaglio che rappresenta un’escursione in territorio premium, il listino ne tradisce inequivocabilmente l’origine: i due livelli di allestimento Comfort e Premium costano infatti 27.900 e 29.900 euro e comprendono, dato non trascurabile, 7 anni o 150.000 km di garanzia. Per la versione elettrica viene ipotizzato, ma ufficialmente non confermato, un prezzo che potrebbe partire da 35.000 euro.

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Mercoledì 25 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA