La nuova Renault 4 è ispirata nello stile all'omonima vettura prodotta tra il 1961 e il 1992 in oltre 8 milioni di unità, ma con propulsione esclusivamente elettrica. Arriva sul mercato all'inizio del 2025.

Renault 4 E-Tech, così la mitica “Quatrelle” rinasce elettrica e digitale al Salone di Parigi

di Nicola Desiderio
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La Renault 4 è ufficialmente rinata. La casa francese presenta infatti in questi giorni al Salone di Parigi la sua nuova elettrica con un’operazione che ha già visto la R5 e presto coinvolgerà anche la Twingo: far rinascere illustri modelli del passato e accoppiare il loro patrimonio di stile inconfondibile alla nuova forma di propulsione. Anche Scénic e Mégane, al netto dell’effetto nostalgia, hanno seguito questa logica.

Il legame stilistico della nuova R4 con quella nata nel 1961, prodotta fino al 1992 in oltre 8 milioni di esemplari e venduta in oltre 100 paesi dei 5 Continenti, è evidente. Tra gli elementi di spicco vi sono i fari tondi, incastonati in una calandra realizzata in un sol pezzo largo 145 cm e che ha al centro, per la prima volta su una Renault, la Losanga illuminata. Ci sono poi sui paraurti profili che evocano i rostri che erano presenti sulla vecchio R4, il lungo tetto, la coda che scende rettilinea e le luci posteriori a forma di pillola.

La nuova R4 nasce sulla piattaforma AmpR Small, la stessa della nuova R5, ed è lunga 4,14 metri, larga 1,80 e alta 1,57 con un passo di 2,26 metri. La sua tipologia è quella che oggi si definirebbe crossover, con un’altezza dal suolo di 181 mm e ruote da 18”. Un’immagine dunque un po’ diversa da quella leggera ed essenziale della vecchia R4, ma comunque fresca e compatta per traslare in forma contemporanea quella che fu definita “l’auto in blue jeans”, simbolo di libertà da vivere sia individualmente sia con la famiglia.

Nell’abitacolo si rivedono i canoni già visti sulla R5 e ispirati agli stessi anni durante i quali le due vetture erano i cavalli di battagli della Régie. Dunque sedili a petalo con fianchi accorciati per facilitare i movimenti del bacino e delle spalle, e plancia con un bordo evidente. Molti però gli elementi nuovi e improntati alla praticità e alla tecnologia come la strumentazione completamente digitale con il cruscotto su schermo da 7” o 10”, ma leggermente incassato nella cornice, e il display centrale da 10” per del sistema Open RLink.

Così come tutte le Renault dalla Mégane in poi, il sistema è Google Android con tutti i vantaggi in termini di velocità e familiarità di utilizzo, ulteriormente potenziati dall’assistente vocale Reno e da ChatGPT. Tramite i comandi vocali si possono comandare molte funzioni delle vetture, avere notizie sul mondo Renault e l’utilizzo della vetture oltre che informazioni e notizie di ogni genere. Reno ha inoltre una funzione proattiva cogliendo le occasioni per dare numerosi suggerimenti per migliorare l’esperienza di guida.

Si può anche controllare diverse funzioni da remoto e programmare il viaggio tenendo conto della rete di ricarica composta da oltre 800mila punti utilizzando dei servizi Mobilize. Completa infine la dotazione di sicurezza con i sistemi di assistenza alla guida di livello 2. Ci sono inoltre il Safety Switch, per personalizzare gli ADAS, il Safety Coach che fornisce suggerimenti per guidare più sicuri e il Safety Score che assegna un punteggio alla condotta di guida. Già noto il Fireman Access che facilita il lavoro dei vigili del fuoco in caso di incendio.

All’interno non manca lo spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli con un vano di carico da 420 litri, dei quali 35 sotto il piano per i cavi di ricarica, e la possibilità di abbattere lo schienale del sedile del passeggero anteriori così da poter ospitare oggetti lunghi fino a 2,2 metri o ricavare un tavolino. Il portellone, così come la vecchia R4, ha una soglia di carica molto bassa (solo 61 cm da terra) e ha la moderna comodità del portellone motorizzato. Ricca la scelta di colori, materiali e accessori anche per l’esterno per un totale di 670 possibili abbinamenti.

Anche in questo caso e nella intera parte industriale che sta dietro la vettura, c’è una grande attenzione all’ambiente. Il 75% dei fornitori sono entro 300 km di distanza per diminuire le emissioni e la vettura un tasso di riciclabilità dell’88,6% mere il 26,4% proviene è di origine bio o riciclata. Il tep dei sedili è da poliestere riciclato al 100% ed è riciclato anche parte del tetto apribile elettrico in tessuto. Il nuovo sistema di verniciatura Jetprint taglia le emissioni di CO2 si 331 tonnellate all’anno con qualità più elevata.

Due le versioni. Una con motore da 90 kW e batteria da 40 kWh ricaricabile a 11 kW in corrente alternata o 80 KW in alternata per un’autonomia di oltre 300 km; l’altra da 110 kW con batteria da 52 kWh ricaricabile fino a 100 kW ed autonomia di circa 400 km con una velocità massima di 150 km/h, uno 0-100 km/h in 8,5 secondi e un 80-120 km/h in meno di 7 secondi. In entrambi i casi, la chimica delle celle, fornite da AESC Envision è NMC (Nickel-Manganese-Cobalto) e il caricatore è bidirezionale e del tipo plug&charge.

A favorire l’efficienza il sistema integrato di gestione termica da 8 kW a pompa di calore che provvede anche all’abitacolo. Il recupero dell’energia è regolabile su tre livelli più, per la prima volta su una Renault, la “one pedal”. A migliorare il comfort ci sono il parabrezza stratificato e i supporti a doppia azione per il motore che è del tipo sincrono a rotore avvolte dunque privo di magneti e terre rare così da risultare più economico, leggero e meno impattante sia sull’ambiente sia in senso strategico e geopolitico.

Da segnalare il peso relativamente ridotto (poco più di 1.400 kg dei quali 300 kg imputabili alla batteria) e la capacità di trainare fino a 750 kg. Le sospensioni posteriori multi-link e lo sterzo è diretto (14,5:1) con un diametro di volta di 10,8 metri. Volendo c’è anche la versione orientata al fuoristrada leggero che mantiene la stessa altezza da terra (18 cm), ma gli pneumatici 4 stagioni e il sistema Extended Grip che facilità l’aderenza sui terreni a bassa aderenza e comprende il controllo della velocità in discesa.

La nuova Renault 4 sarà costruita, così come la R5, a Mauberge con batterie provenienti da Douai e motori da Cleon, Il suo arrivo sul mercato è atteso per l’inizio del 2025 con un prezzo che sarà sicuramente inferiore a 30mila euro, anche se non si sa di quanto.

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martedì 15 ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA