
Rolls-Royce Black Badge Spectre, quando la potenza per lo Spirito dell’Estasi non è abbastanza
La potenza non è mai troppa, anche per chi, a domanda specifica, fino a qualche decennio fa rispondeva con un laconico “abbastanza”. La Rolls-Royce infatti non dichiarava mai la potenza di una propria vettura ed oggi invece presenta la Black Badge Spectre, il modello più potente della sua storia con 485 kW pari a 615 cv, accompagnati da una vigorosa coppia di 1.075 Nm.
E alla faccia dei tradizionalisti, tale sorte è toccata al primo modello elettrico di Rolls-Royce che al suo secondo anno di produzione, è diventato il secondo più richiesto nel mondo e il più venduto in Europa. Sbagliava dunque chi riteneva impossibile che un marchio così tradizionalista come quello britannico potesse farsi accettare adottando la più controversa delle forme di propulsione. La Spectre invece è piaciuta per lo stile e per quello che ha sotto il suo immenso cofano solo metaforicamente.
La Black Badge poi ha una storia tutta particolare perché nasce proprio grazie ai suoi clienti. Alcuni di essi infatti ha fatto espressa richiesta a Goodwood di avere qualcosa di più pepato e, allo stesso modo, i tecnici della casa hanno deciso che l’unico modo per soddisfarli era partire proprio dai clienti, dalle abitudini maturate al volante della Spectre. Hanno perciò organizzato una “flotta clandestina” ossia un gruppo segreto quanto elitario di volontari grazie ai quali hanno raccolto dati di guida e di utilizzo.
Un bagaglio di centinaia di migliaia di chilometri che ha permesso di fare scoperte interessanti come, ad esempio, che chi compra la Spectre ha solitamente un garage composto da 7 vetture e se la guida in media per 4mila miglia (circa 6.500 km) all’anno, ma ci sono clienti che compiono percorrenze maggiori. A Dubai ce n’è uno che ha percorso oltre 8mila miglia in un anno e un altro in Slovacchia che 6 mesi dopo averla ritirata, ha già fatto 6mila miglia percorrendo da pendolare la strada che lo porta a Praga.
C’è poi un noto imprenditore britannico che utilizza la propria Spectre per percorrere la strada che divide Suffolk, dove si trova la sua azienda, a Goodwood, dove invece ha la sua sede la Rolls-Royce. Sono 300 miglia e l’altro dato interessante è che tre volte su quattro l’unico passeggero è il guidatore stesso e le restanti in due. Anche l’esperienza di ricarica sembra appagare il cliente della Rolls elettrica: la maggior parte delle ricariche viene fatta a casa e, in viaggio, mettendo insieme il rifornimento con una sosta per un caffè.
C’è anche un altro proprietario svizzero che, dopo aver apprezzato le doti di agilità della Spectre tra le strade di montagna nei dintorni della propria residenza abituale di Gstad, ne ha presa un’altra che tiene a disposizione a Monaco, per affrontare i famosi tornanti del Principato e le corniche della Costa Azzurra. E dall’analisi dei dati, i tecnici britannici hanno scoperto che i proprietari chiedono alla Spectre tutta la sua potenza in lassi limitati di tempo. Il tema era come soddisfare questa voglia di prestazioni al modo di Rolls-Royce dunque preciso controllabile ed intenso, ma senza apparente sforzo.
L’altro tema era come esprimere i nuovi contenuti prestazionali con uno stile adeguato e, in ogni caso, riconoscibile. Ecco allora la nuova tinta Vapour Violet, ispirata alle luci al neon che popolavano le insegne dei club negli anni ’80 e ’90 mentre il cofano è in Iced Black, ma c’è una palette di oltre 44mila tonalità pronta a soddisfare qualsiasi esigenza. Coi sono pi nuovi cerchi da 23” in alluminio forgiato con finitura parzialmente lucidata e finiture in nero anche per la griglia retroilluminata, la doppia R e l’immancabile statuetta della Spirito dell’Estasi.
Infiniti i particolari anche all’interno dell’abitacolo, ma l’aspetto più saliente sono i rivestimenti scuri con 5.500 stelle, il legno Bolivar scuro e il simbolo dell’Infinito applicato su diverse zone, compresa la pregiata palla bicolore applicata sui sedili, e che caratterizza i veicoli della Black Badge Family. Anche la strumentazione ha una grafica diversa e in cinque diverse tinte. Infinity è anche riferimento alla potenza espressa dai due motori ed è la modalità di guida durante la quale la Spectre scatena tutti i 485 kW e 1.075 Nm, un bell’aumento rispetto ai 430 e 900 Nm della versione “normale” con uno 0-100 km/h che si accorcia da 4,5 a 4,2 secondi.
Un tempo niente male per un’auto lunga 5 metri e mezzo e da 26 quintali di peso e che – inaspettatamente per una Rolls – ha un cx di 0,25 e può raggiungere 250 km/h. Per ottenere questo scatto c’è lo Spirited Mode che altro non è se non un launch control attivabile premendo contemporaneamente il pedale del freno e quello dell’acceleratore. Per governare questa Black Badge, lo sterzo ha un maggior carico al volante, le barre antirollio sono più rigide e anche gli ammortizzatori hanno una taratura diversa, così che anche il beccheggio è inferiore, ma senza intaccare minimamente l’effetto “tappeto volante” per le quali le Rolls-Royce sono famose.
Dovrebbero rimanere identici gli altri dati salienti, vale a dire la batteria con una capacità di 105 kWh e un caricatore in corrente continua che arriva fino a 195 kW. E il prezzo? Un particolare poco significativo per chi può permettersi il massimo del prestigio. Diciamo che la Spectre parte da 410mila euro, escluso ogni possibile optional o capriccio che questo tipo di cliente può legittimamente chiedere per personalizzare un oggetto che, come pochi altri, è capace di esprimere uno status, con un solo rapido sguardo per chi guarda e con una pressione sull'acceleratore per chi guida.