Suzuki eVitara

Suzuki, esordio elettrico: eVitara è la prima auto a batterie globale della casa di Hamamatsu

di Nicola Desiderio
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Si chiama eVitara la prima Suzuki elettrica globale e, siccome la casa giapponese vuole molto bene all’Italia, ha deciso di presentarla a Milano nel corso di un evento spettacolare che ha puntato i riflettori sul primo dei 5 modelli a emissioni zero che Suzuki vuole introdurre da qui al 2030 in Europa. Nel frattempo, ad Hamamatsu hanno di ché fregarsi le mani, soprattutto in tempi come questi: nei primi sei mesi dell’anno fiscale – che nel Sol Levante inizia e finisce in marzo – la divisione auto cresce in volumi e fatturato e alla fine dovrebbe chiudere con 3,2 milioni di veicoli e l’equivalente di 35 miliardi di euro di ricavi con un margine operativo vicino al 10%. E tutto mentre in Europa cresce di oltre il 15% e dell’8% in Italia dove Suzuki piazza oltre un quinto (32mila su 148mila unità) di tutto quello che vende sul Vecchio Continente. Ecco perché la Suzuki vuole tanto bene allo Stivale dove le sue piccole e i suoi fuoristrada trovano clienti contenti e fedeli.

Peccato che dal 2025 i listini in italiani non conterranno più la Jimny e la Ignis, vittime delle regole europee sulle emissioni, ma Massimo Nalli non si scoraggia, se non altro, perché il male è comune. «Il problema è che, dovendo vendere una elettrica su 5 – afferma il presidente e amministratore di Suzuki Italia – le immatricolazioni delle vetture termiche saranno paradossalmente limitate da quelle delle elettriche. La nuova eVitara è comunque una vera Suzuki: è compatta, ha un sistema di trazione integrale in grado di affrontare anche le situazioni più impegnative e, in più, ha contenuti di stile e di cura dell’abitacolo che in una Suzuki non si erano mai viste». La eVitara nasce sulla nuova piattaforma Heartect-e nativa per auto elettriche, sviluppata insieme a Toyota, ed è lunga 4,27 metri, larga 1,80 e alta 1 e 63 con un passo di 2,7 metri ed uno stile e un abitacolo che sono effettivamente più sofisticati di quelli che siamo abituati a vedere su una Suzuki.

Le forme sono quelle del concept eVX presentato nel 2023: parafanghi allargati, paraurti dalla forma complessa insieme ai fari a Y, al gruppo ottico posteriore unico, alla finestratura che si inarca verso l’alto incorporando la maniglia della portiera anteriore e al tetto discendente danno alla eVitara un carattere deciso, ma anche protettivo grazie ai profili di plastica nera che circondano tutto il corpo vettura. Anche l’abitacolo rappresenta un bel salto in avanti. Alle superfici in nero piano, al metallo spazzolato e alle plastiche morbide si abbinano i sedili rivestiti in pelle liscia e traforata, tessuto e microfibra con combinazioni cromatiche vivaci. La corona volante tagliata in basso e l’illuminazione ambiente in 12 tinte sono altre novità assolute su una Suzuki così come la strumentazione che avvolge il pilota con i suoi schermi, ma senza esagerare con la digitalizzazione lasciando ancora tasti e manopole. Generoso lo spazio interno, modulabile con quello del bagagliaio (privo di portellone motorizzato), traslando il divanetto posteriore, e alti i livelli di sicurezza grazie alla scocca realizzata per oltre il 50% in acciaio alto-resistenziale e ad una suite di dispositivi di assistenza per la guida autonoma di livello 2. Per la propulsione, la eVitara può contare su una batteria con struttura cell-to-pack (senza moduli) con celle “blade” al litio-ferro-fosfato (LFP) che garantiscono affidabilità e sicurezza. La gestione termica a pompa di calore è integrata con la climatizzazione e il caricatore è da 11 kW in corrente alternata e fino a 150 kW in continua con la presa di ricarica posizionata dietro il parafango anteriore sinistro e la possibilità del V2G.

La versione con 49 kWh di capacità ha il solo motore anteriore da 106 kW e 189 Nm, la versione da 61 kWh ha invece 128 kW mentre quella bimotore a trazione integrale ha un’altra unità motrice al retrotreno da 48 kW per una potenza e una coppia complessive rispettivamente di 135 kW e 300 Nm. In tal caso, il guidatore può scegliere tra l’utilizzo della sola trazione anteriore per ottimizzare i consumi, lasciare all’elettronica la gestione dei due motori oppure inserire Trail per affrontare i tratti più difficili. Si può optare inoltre tra tre modalità di guida (Eco, Normal e Sport) e selezionare la “one pedal” che permette di rallentare e arrestare la vettura modulando il sollevamento del pedale dell’acceleratore. L’autonomia massima dovrebbe essere di circa 400 km, ma questi ed altri dati si sapranno prima dell’estate prossima quando la eVitara arriverà nei concessionari con un listino che dovrebbe partire da 35mila affiancando e non sostituendo la cara vecchia Vitara dotata di motori tutti elettrificati, mild-hybrid 48 Volt o full-hybrid a 140 Volt.

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Domenica 8 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA