Junior, ecco la versione ibrida della compatta Alfa che sorprende. Look intrigante, interni moderni e personalità alla guida
Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
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COMO - Il pubblico presente all’edizione 2018 del Concorso di Eleganza di Villa d’Este ha attribuito la Coppa d’Oro all’Alfa Romeo 33 Stradale, un gioiello disegnato nel 1966 dal grande Franco Scaglione e prodotta - come versione omologata per la normale circolazione partendo dalla Tipo 33 da competizione - in soli 18 esemplari. Venduta nel 1967 a 9.75 milioni di lire, questa vettura ha un valore collezionistico che arriva a 10 milioni di euro. Un vero plebiscito, quello pubblico che ha assegnato la Coppa d’Oro Villa d’Este ad una delle più belle auto della storia dell’Alfa Romeo attribuendo alla 33 Stradale il doppio delle preferenze rispetto alla seconda classificata.
Dotata di un motore V8 di 2 litri sviluppato dall’Autodelta su progetto di Giuseppe Busso, la 33 Stradale disponeva di 230 cv, cioè 40 in meno rispetto a quella da corsa, che in rapporto alla leggerezza della costruzione (700 kg) consentivano prestazioni elevatissime. Prima vettura ad essere disegnata e prodotta con le porte ad apertura verticale, la 33 Stradale veniva costruita per conto dell’Alfa Romeo dalla Carrozzeria Marazzi, fondata nel 1962 a Caronno Pertusella (non lontano da Arese, allora sede dell’Alfa) da ex dipendenti della storica Carrozzeria Touring.