Auto e Moto d’Epoca 2024

Auto e Moto d’Epoca 2024, grande folla di appassionati entusiasti. Occhi puntati sui 7mila gioielli storici a 2 e 4 ruote esposti

di Giampiero Bottino
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Ospitando per il secondo anno consecutivo Auto e Moto d’Epoca, la Fiera di Bologna si riappropria del ruolo che spetta di diritto al polo espositivo collocato nel cuore della Motor Valley italiana, ma che sembrava aver abbandonato con l’addio – datato 2017 – all’indimenticabile, e ancor oggi rimpianto, Motor Show.

La risposta del pubblico che dal 24 al 27 ottobre ha affollato i 235.000 m2 del quartiere fieristico è stata a dir poco entusiastica, confermando che la passione per i motori è ben lungi dall’essere sopita. Per soddisfare le diverse preferenze, i visitatori che lo desideravano hanno potuto approfittare della scelta tra quattro percorsi: quello dedicato all’auto e forte di oltre 7.000 esemplari distribuiti tra 6 padiglioni e 4 aree esterne, quello delle moto concentrate in un unico padiglione di 15.000 m2, il Mondo delle classiche pensato per i cultori dell’heritage e il Percorso Ricambi rivolto ai collezionisti alla ricerca del pezzo “giusto” per la propria amata vettura.

Il tutto condito dalla massiccia presenza di associazioni e registri storici dei vari brand e dei modelli più significativi, di realtà istituzionali come l’ Automotoclub Storico Italiano (ASI) che nel proprio “Village” ha concentrato numerosi club di marca, ma anche di singoli modelli, proponendo una sorta di tour virtuale sulle strade del nostro Paese all’insegna del claim “Classiche in viaggio per il piacere del turismo lento”.

Sarebbe sbagliato, però, vedere nell’appuntamento bolognese solo il trionfo della nostalgia: molte e interessanti erano le proposte attuali. Emblematica in tal senso la presenza Mercedes che ha messo l’accento sulla sua leggendaria tradizione nel campo delle auto scoperte affidandone la testimonianza alla 300 SL Roadster serie 198, un gioiello assoluto datato 1957, alla 220 SE Cabriolet degli Anni 60, alla E 320 Cabriolet serie 124 nata nel 1984 e all’iper-tecnologica Cle Cabrio, ultima (per ora) tappa di un cammino straordinario.

Tornando alle presenze “istituzionali”, quella dell’Automobile club d’Italia ha puntato su un tema dal titolo intrigante: «Le auto della dolce vita: viaggio tra glamour e memorie». Facendo ricorso alle tecnologie più evolute, tra cui un dispositivo Apple non ancora disponibile in Italia, ha permesso di provare l’ACI Experience guidando, virtualmente ma con un realismo incredibile, tre protagoniste dell’epoca immortalata da Federico Fellini come la Triumph TR3A, la Giulietta Spider e una Cadillac convertibile.

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Domenica 27 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA