Un momento dell'edizione scorsa

Coppa d’Oro delle Dolomiti al via: 70 anni di sfide ad alta quota. In gara anche Sticchi Damiani, presidente ACI

di Sergio Troise
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CORTINA - La chiamavano la Mille Miglia delle Dolomiti. Disputata tra il 1947 e 1956, è stata una delle corse più affascinanti della prima metà secolo scorso, sempre con piloti di grande prestigio al via, a cominciare da Tazio Nuvolari. Oggi la Coppa d’Oro delle Dolomiti è una gara di regolarità riservata alle auto d’epoca: conserva il fascino d’allora, anche se al volante delle storiche non ci sono campioni della velocità e funamboli del brivido, ma specialisti del cronometro.

L’edizione 2017, dedicata alle celebrazioni del 70° anniversario, si svolgerà da giovedì luglio 20 a domenica 23, con partenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo, che delle Dolomiti è la regina indiscussa. Alla gara sono ammesse 120 vetture costruite tra il 1919 e il 1961. Una categoria speciale, con classifica specifica, è riservata a 30 auto realizzate tra il 1962 e il 1965, ammesse al via “purché siano di particolare interesse storico o che si siano distinte per particolari meriti sportivi”. Una classifica a parte verrà stilata anche per le cosiddette “barchette”, auto sportive a due posti tipiche degli anni 50.

Il percorso di gara si snoderà su oltre 500 chilometri, suddivisi in due giornate. Il 21 luglio partenza da Corso d’Italia, a Cortina, per dirigersi sui tratti storici della Coppa, tra i quali il Passo del Pordoi, il Falzarego, Passo Rolle, Cimabanche, Misurina, Canazei, per poi dirigersi verso Belluno, con passaggio in Piazza dei Martiri davanti alla sede dell’ACI, fondatore della corsa.

Nella seconda giornata di gara, il 22 luglio, vero e proprio “festival di passi dolomitici” con la possibilità di ammirare anche alcuni tra i più rinomati luoghi turistici, quali Dobbiaco e Corvara. Durante la gara è previsto anche il passaggio a Sappada e in altri luoghi della prima guerra mondiale.

Tra i campioni del passato che hanno iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione, figurano Giannino e Paolo Marzotto, Piero Taruffi, Gigi Villoresi, Olivier Gendebien. Ma la prima edizione, disputata a luglio del 1947 sotto una pioggia torrenziale, fu vinta da Salvatore Ammendola, su Alfa Romeo 6C 2500 SS, seguito da Piero Dusio su Cisitalia 202 MM e Alberto Gidoni su Fiat 1100 S. Tra gli specialisti attuali della regolarità classica spiccano i nomi di Giovanni Moceri, Giuliano Canè, Andrea Vesco, Giordano Mozzi, tutti candidati alla vittoria sul filo dei millesimi di secondo.

Organizzata da Meet Comunicazione con la regia di Alessandro Casali e sotto l’egida di ACI Storico e ACI Belluno, la Coppa d’oro delle Dolomiti è con Mille Miglia e Targa Florio uno dei tre grandi eventi di regolarità classica nel calendario Internazionale ACI Sport /FIA ed è la seconda prova del primo campionato italiano Grandi Eventi Regolarità, che comprende anche Targa Florio Classica e Gran Premio Nuvolari.

Secondo il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani «l’evento di Cortina si conferma imperdibile nel calendario del motorismo storico, un appuntamento che offre la possibilità di vedere correre nell’affascinante scenario delle Dolomiti le auto protagoniste della nostra tradizione. Non potrò mancare – ha aggiunto il numero uno dell’ACI - al 70° anniversario della Coppa d'Oro, come concorrente, come appassionato e ovviamente come presidente di ACI e ACI Storico».
 

 

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Mercoledì 19 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 13:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA